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domenica 10 novembre 2013

10/11/2013 Domenica mattina... PENSIERI SERI... I luoghi delle piccole cose...

Buon giorno...

E' notizia di questi giorni che le due sale cinematografiche della mia città, Acqui Terme, rimarranno (si dice) temporaneamente chiusi...
Il Cristallo e l'Ariston (quest'ultimo col nome blasonato evocativo di un cinema-teatro sanremese di altro, e alto, lignaggio) non sono...non erano...un granché... Tuttavia hanno sempre rappresentato un punto di riferimento per gli acquesi... C'erano dei momenti TOP in cui non si poteva prescindere dal cinema... Per esempio nei giorni di  Natale...e in altri punti nevralgici di un anno vissuto in provincia...


La mia infanzia è stata scandita dai film visti all'Ariston, al Cristallo...ma anche al Garibaldi, un teatro, piccolo, non bello architettonicamente, ma pur sempre un TEATRO...che per l'occasione calava il maxi schermo e ci faceva divertire in quei pomeriggi del fine settimana di noi quindicenni... Ora al posto del Garibaldi c'è un parcheggio multipiano che, a dirla proprio tutta, non so neppure se funziona... Sembra ci siano delle anomalie e, di conseguenza, da un bel po' di anni, nessuna automobile entra ed esce dal quel "mostro" di cemento... 


Al Garibaldi io me la godevo proprio... C'era una vecchina fuori dal cinema che vendeva caramelle gommose a basso prezzo... Non potevo immaginare di andare a vedere un film senza quelle goloserie antidenti... Era l'epoca di Saturday Night Fever...la fine degli anni settanta, per darvi un riferimento cronologico più preciso...
Ancora prima, e lì ero davvero bambino, passavo i miei pomeriggi domenicali al Cinema Italia...una struttura oratoriale dove, peraltro, si vedevano film per ragazzi: maciste contro tutti, un maggiolone tutto matto, la papera dalle uova d'oro e putiferio va alla guerra... Quest'ultimo, un film del 1968 dei fratelli Gavioli, raccontava la guerra all'ultimo sangue tra formiche gialle e rosse...  Non ci andavo da solo all'Italia... Mi accompagnava mio padre... Ero troppo piccolo...


Di quattro cinema, col tempo, ne sono rimasti solo due... L'Ariston e il Cristallo... Ora neppure questi... I proprietari della società dicono che hanno temporaneamente chiuso i battenti a causa della crisi e a causa del dilagante sviluppo della tecnologia. I due cinema, infatti, sono attrezzati, com'è giusto che sia, per proiettare i film mediante le tradizionali "pizze"... Oggi, con l'avvento del digitale, tutto è computerizzato... Ci vanno altre apparecchiature per proiettare le pellicole...queste apparecchiature costano... La società sta valutando l'investimento...


Il dato di fatto, però, è inequivocabile: le piccole cose della nostra vita stanno pian piano scomparendo, sopraffatte da "megaliti" luminosi e asettici... I cinema di provincia, dove stavi al caldo con i tuoi pensieri, i tuoi amici, la tua fidanzatina (e qui potrebbe tornare il discorso del buio dell'altro giorno), sono stati soppiantati da fredde e omologate multisale in grado di proiettare contemporaneamente  decine di film... 


Una "mecca" per i giovani dell'era digitale, abituati alle luci, al frastuono, alla "plastica"...  Mega macchine fabbrica poc corn ti invogliano a prendere chili in mezzo a quei Kilowatt di luci sprecate... A darti il colpo di grazia ecco le tonnellate di caramelle... Un intero negozio, sfavillante di gomme colorate, ti accoglie... Nulla a che vedere con la vecchina di quei tempi che, lentamente, tirava indietro il vetro e liberava i piccoli scompartimenti del suo carretto per darti cinquanta lire di caramelle...sucai, gemme di pino...more...


E così, tra un odore pregnante di poc corn e il frastuono del consumismo, ti tuffi nella sala 3, o 4, o 5, o chissà...per vedere, molto probabilmente, un film adeguato al puzzo di leccornie liofilizzate...
La stessa fine hanno fatto, e stanno facendo, i negozietti... Quelli che vendono la verdura, i piccoli commestibili, i calzolai...e via dicendo...
Oggi i grandi magazzini, giganteschi  e colorati come le multisale cinematografiche, ti offrono tutto... Entri, fai la spesa, la manicure, ripari le scarpe, duplichi le chiavi, sviluppi le fotografie...beh...diciamo che le stampi (il digitale impera ovunque)... Tutto là dentro...


Nessun rapporto con l'essere umano... Sì', per la carità, se hai bisogno un addetto lo incontri tra gli scaffali e una mano te la da'  sempre... Poi ci sono le cassiere...gentili ma frettolose... e meno male...con le code che ci sono!
Invece, ai miei tempi (e ai tempi di tutti coloro che hanno la mia età o di più), c'era un negozio per ogni spesa... E dentro c'era sempre una persona...VERA... E quella persona ti stava ad ascoltare...e tu ascoltavi lei... Andavi dal macellaio di fiducia che ti raccontava il pedigree di ogni capo che ti vendeva a fettine... Dal giornalaio acquistavi le riviste e commentavi le notizie... Altro che Mentana!


Quando dovevi riparare le scarpe ti recavi dal tuo calzolaio di fiducia il quale, guardando accigliato le tue scarpe del cuore, scrollava la testa dandoti poche probabilità di recupero... Ma poi, quasi sempre, avveniva il "miracolo"... Il chirurgo della suola aveva un'intuizione e ti restituiva gli amati mocassini perfettamente ristabiliti...
Non vi dico dal verduriere... Là si poteva instaurare una vera e propria conferenza che partiva dalla qualità del radicchio di Verona e finiva nei meandri più reconditi della tua psiche e della tua vita privata... E al dialogo tra acquirente e venditore si aggiungeva sempre qualcun altro... Avventori che arrivavano e non potevano esimersi dal dire la loro...
Io credo che se ci fossero ancora molti di quei negozietti ci sarebbe molta meno gente negli studi degli psicologi...


Ma la nostra vita corre...corre...corre... La tecnologia pure...e si lascia indietro ognuno di noi con le nostre necessità e la voglia di parlare a persone che, in quei negozietti, c'erano sempre!
Così, dopo un film in una sala proiezioni uguale alle altre decine della multisala, dopo una spesa compiuta di fretta e senza una parola se non quella della cassiera, che col sorriso ti ha appena detto: "ha la carta per i punti?", non ti resta che sperare di incontrare il benzinaio e augurarti che, nel corso del rifornimento, faccia almeno una considerazione sulle ultime partite del campionato di calcio...
... Macché...i distributori hanno eliminato quasi tutti i garzoni... Solo Self Service... Altre luci fredde, pompe dell'ultima generazione, adatte all'ultima generazione dell'uomo... Un bancomat...una tastiera touch screen...e, se tutto va bene...un bigliettino...un piccolo presente?...Semplicemente la ricevuta...ma è già qualcosa...



Buona giornata...


2 commenti:

  1. Buongiorno maestro per molti di musica per me di vita.I tuoi brevi racconti mi avvolgono sono pregni d'umanità,Quell'umanità che si va via via spegnendo in molti di noi soppiantata dalla vita robotica che siamo costretti a vivere,non c'è più tempo per esprimerla. I bambini che giocano rumorosi per la strada litigandosi una biglia,i ragazzini seduti sugli scalini a scambiarsi figurine Panini,Gli adolescenti alle prime gite fuori porta con il mangiadischi impacciati per le prime pulsioni amorose.Gli uomini e le donne che non conoscono più il corteggiamento, non hanno più nulla da scoprire l'uno dell'altra.Tutto si risolve nel sesso. Tutto è andato perduto.

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  2. Ma che bello questo post! Tante belle "fotografie"... Leggendo si possono vedere quei posti e rivivere quei ricordi. Condividiamo tutto in pieno :)
    mn e mamma di mn

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