Buon giorno...
La serata di ieri, quella di Halloween per intenderci, con le sue maschere, i suoi bimbi festanti e vogliosi di dolcetti, con la voglia di divertimento a tutti i costi, ha ispirato una delle mie poesie pescesche...
Non sopporto quasi nessuna festa... Questa poi... Tenete presente...e lo sapete...che questa è una celebrazione "laica" prettamente statunitense... Noi italiani sino a qualche anno fa non sapevamo neppure bene cosa fosse...
Il commercio, si sa, ha le sue regole... Mancava nel nostro calendario una festa commerciale che potesse far vendere qualche costume di carnevale fuori stagione, qualche petardo prodromico dei festeggiamenti di capodanno...
Mancava un tassello che potesse far monetizzare in un mese "morto" come quello di novembre... E così, dopo la festa della mamma, del papà, dei nonni, dei fidanzati, dei single, dei puttanieri (perdonatemi lo sproloquio), e chi più ne ha più ne metta, ecco Halloween... Non bastava la festa dei morti?
E allora...ecco la mia breve poesia... Ho pensato a quale fosse lo schema migliore col quale scrivere la mia poesia sul dolcetto e scherzetto... Beh...quale meglio del Sonetto? Ho optato, manco a dirlo, a quello del DOLCE STIL NOVO...ossia quello con le quartine con la rima incrociata ABBA ABBA...
Lo schema originario era composto, infatti, da due quartine a rime alterne: ABAB ABAB, seguite da due terzine che potevano rispettare i seguenti schemi: CDC DCD...oppure...CDE CDE...o ancora...CDC ECE...
Quello con le quartine a rima baciata me lo riserverò per San Valentino... Semmai...
E allora...ecco a voi il sonetto, dolcetto, scherzetto, nello stile del dolce, anzi, "dolcetto" stil novo scherzoso...vezzoso...magari noioso ma pieno di pregi... Pur pieno di fregi, nel giorno più morto...il detto sonetto è assai corto!
Sonetto del
Dolce scherzetto
In sul finir di ottobre, caldo e bello
orde di fanciullini assai vogliosi
han corso per le strade minacciosi
nascosti dalla maschera e il mantello.
Su forza vai da questo, prendi quello!
E corrono su e giù pei manti erbosi
in cerca dei dolcetti più gustosi
tenendo nella mano un gran cappello.
Al giovane, all'adulto ed al vecchietto,
vien detto un perentorio "forza, sgancia!"
E tutti tiran fuori un bel dolcetto
Che i bimbi fan ballare nella guancia
infine della festa lo scherzetto
il giorno dopo ahimé...che mal di pancia!
Confindo in un sicuro gradimento...se no per me sarebbe tradimento... Ora depongo dalla penna i versi...che scritti qui giammai verrano persi... Basta risate e pure suoni forti... Oggi non è dei vivi ma dei morti... Allora taccio e piano vi saluto...procedo con i passi di velluto... A tutti, ai mosci e anche ai più gagliardi, dico, ciao, ci vediam più tardi!
Buona giornata...
ahahaha grazie per avermi regalato un inizio di giornata col sorriso! :)
RispondiEliminao come direbbe il poeta:
'Le tue parole o versator perfetto
e ancor mi duole questa o l'altra guancia
mi han procurato un benevolo effetto:
sane risate a larga pancia! '