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domenica 3 novembre 2013

03/11/2013 Domenica mattina... PENSIERI SERI... Il Vuoto...

Buon giorno...


Questa mattina mi sono svegliato (e non fate il solito coro "o bella ciao, bella ciao, bella ciao...ciao...ciao") e mi sono detto: "e oggi...cosa scrivo?"
Sarà perché il POST di ieri mattina è andato così bene che oggi ho l'ansia da prestazione? Voglio dire...il POST di ieri, quello sui cimiteri affollati nei giorni dei Santi e dei morti, è stato letto e riletto da centinaia di voi che avete commentato tantissimo...in queste pagine e su Facebook...
Quel tema era molto sentito da me... Voi, lettrici e lettori sensibili, lo capite sempre quando i miei pensieri nascono dal mio profondo sentire e rispondete di conseguenza...
E oggi? Oggi mi sento vuoto... 
Già il vuoto. 


Ma voi...sapreste definire il termine vuoto?
Intendo dire...sapreste dare una definizione vostra che non sia quella del dizionario?
Il vuoto è una condizione fisica o esistenziale? Terrena...terrestre...o universale? Come lo potreste descrivere il vuoto? Che colore gli date?


Prima di iniziare questo POST il mio foglio virtuale era bianco... Se lo avessi pubblicato senza alcuna parola voi l'avreste visto verde... Ma forse il vuoto...certi vuoti...sono trasparenti...
"Ho lasciato il foglio in bianco"... Ecco un modo di dire che descrive un vuoto fisico...quello del foglio di quaderno...


Vuoto a rendere... Quante volte lo avete visto scritto sulle bottiglie? Oppure...vuoto a perdere... Anche questa, come l'altra, è una frase che ricorreva frequentemente in quei tempi in cui giravano moltissime bottiglie di vetro...
Ma il nostro vuoto...quello che, inesorabilmente, riempie i nostri pensieri...quel vuoto si può/deve rendere o perdere? 


Un vuoto che riempie i nostri pensieri... E' un ossimoro della nostra esistenza... Ma la nostra esistenza è un continuo ossimoro in bilico tra l'allegria...la tristezza...l'euforia...i toni bassi...a tratti cupi...
Il vuoto...
Meglio il vuoto interiore o la rabbia? Meglio il vuoto o l'indifferenza? Meglio il vuoto o la noia? 
Io credo che qualsiasi sentimento o stato d'animo, anche indesiderato, sia meglio di un vuoto esistenziale...
Almeno che il vuoto non sia voluto ed evoluto... Perché se il vuoto lo cercate...allora è un'altra cosa... 
Il vuoto può essere assimilato al silenzio? Una casa senza suoni è una casa vuota? 


Non è detto...anzi...non credo...
Il vuoto assoluto è difficile da descrivere perché è immateriale...o forse no... Il vuoto assoluto è difficile da descrivere perché è difficile da trovare...
Non viviamo in una società sottovuoto...e noi non siamo trasparenti...o liofilizzati... 
E qualcosa dentro di noi si muove sempre... E quando diciamo: "mi sento svuotata/o"...o "provo un vuoto infinito"...nel dirlo riempiamo quel vuoto teorico con pensieri e sensazioni...


No...alla fine di questo POST devo convincermi che il vuoto assoluto non esiste... Perché nel pronunciare questa parola la riempiamo già di significati...
Così, questa mattina, appena sveglio, ho immaginato il mio vuoto...


 ...e l'ho infarcito di parole...come si fa con i bignè... Ho messo in pratica la mia teoria... Il vuoto è un termine astratto...rimane tale solo sino a che non lo si immagina...o non se ne parla... 


Nel momento stesso in cui pronunciamo il suo nome lo animiamo e lo riempiamo di quei significati che prima gli giravano attorno senza penetrarlo...
...Chiudo allora più sereno...o forse no... Chiudo allora normale...né pieno...né vuoto...consapevole che la mia esistenza si riempie ogni secondo che passa... 


E il mio essere è un contenitore inesauribile...come la sacca di una zampogna che inspira ed espira l'aria del mondo... Si gonfia tronfia...si sgonfia, com'è giusto che sia...ma non si svuota, comunque, mai del tutto...



Buona giornata...

1 commento:

  1. Il vuoto è accogliente, c'è spazio per altro / l'altro.

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