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sabato 2 novembre 2013

02/11/2013 Sabato mattino... PENSIERI SERI... Io non vado al cimitero il giorno dei morti...

Buon giorno...


Inizio questo POST facendo un'affermazione che potrebbe rendermi impopolare: io non vado al cimitero il giorno dei morti...
Voi direte: "ma come? Un musicista sensibile come te, che parla sempre di cose profonde (quando non scrive le PESCIADI...s'intende) non si dedica al culto dei propri cari defunti il giorno dei morti?"
La mia risposta è: "Sì...esatto... Avete proprio detto giusto!"
Sarà meglio spiegare l'ovvio...



Ormai, se mi leggete con frequenza, sapete che ho un ricordo di mia madre molto intenso e profondo... Lo stesso sentimento, benché attenuato dal grado di parentela e di intimità affettiva, lo provo per gli altri componenti della mia famiglia che non ci sono più...
Ricordo ognuno di loro ogni giorno... Ovviamente ci sono momenti in cui la loro immagine è più viva... Dipende da tante circostanze e da quello che ho dentro in quel momento... Una cosa è certa: mia madre è sempre con me in ogni cosa che faccio, penso, disfo e anche in quelle che devono ancora arrivare...
Recentemente mio padre ha realizzato il sogno della sua vita...o della sua morte (dipende dai punti di vista): quello di realizzare una cappella di famiglia... Sapete che per molti è consolante l'idea di avere le proprie spoglie mortali tumulate per l'eternità nello stesso posto in cui riposano quelle dei propri cari E' stato così sin dai tempi antichi... Pensate solo al culto dei morti degli antichi egizi...alle piramidi...a tutto ciò che veniva tumulato insieme al defunto...
Pensate a tutta la letteratura sepolcrale... Da Foscolo a Leopardi, da Parnell a Blair...all'antologia di Spoon river di Edgar Lee Masters (e quindi all'album "non al denaro, no all'amore né al cielo" di Fabrizio De Andrè)...
Io non sono così attaccato alla fisicità del nostro scomparire... Non mi interessa molto sapere dove sarà il mio corpo...piuttosto smanio dalla voglia di sapere se qualcosa di me aleggerà in qualche dimensione e si ritroverà con le persone che ho amato di più...
Trascendendo (è proprio il termine giusto) da queste considerazioni parareligiose o parapsicologiche, andrò a dirvi, finalmente, perché non mi recherò al cimitero oggi... In effetti mi rendo conto di non avervelo ancora scritto...
Il motivo è semplice. Odio le mode, odio i posti affollati, odio il conformismo, le feste comandate, odio il gregge, odio i binari sociali, odio le convenzioni, le convinzioni... Insomma...odio fare quello che fanno gli altri e quando le fanno gli altri... 
Uhm...forse non sono stato tanto chiaro... Ci riprovo. Odio andare al cimitero il giorno dei morti perché in quel giorno (come, d'altra parte anche in quello dei santi) ci vanno tutti... No, mi spiace... Non mi va...
Da quando è mancata mia madre vado al cimitero tutti i giorni che posso... Sia chiaro... Passa anche una settimana senza che io varchi il cancello del camposanto della mia città...tuttavia, nel periodo in cui non sono oberato da impegni, vado anche tutti i giorni...
Le mie visite sono veloci, fulminee... Come quando si va da una mamma che abita non lontano da noi... Si passa, "solo" per vedere se sta bene...giusto il tempo di un caffè... Rapide incursioni, due parole e un abbraccio... Fare questo, tutti i giorni, è meglio di una medicina per una mamma (o per un papà...e anche per un nonno)...
Mi sono abituato ad andare da mia madre con lo stesso spirito (uhm forse il termine spirito è un po' forte, visto l'argomento) di quando era in vita... Vado, vedo se è tutto a posto, cambio l'acqua ai fiori e alle piante, do uno sguardo agli altri parenti e via...fuggo verso i miei problemi...
In quei dieci minuti in cui entro nel cimitero lascio fuori dai suoi cancelli tutti i guai del mondo...il mio...ovviamente... Laggiù, in quel posto in cui "vivono" più anime di quante ne girino per la città dei vivi, sento il silenzio...ascolto il mutismo dell'altra dimensione... Sapete...nei giorni "normali" al cimitero non c'è mica molta gente... I visitatori si contano sulla punta delle dita di UNA mano... 


Non si sente nulla se non qualche uccellino che intona il proprio requiem...qualche suono prodotto dallo svolazzo di qualche nastro che abbraccia i mazzi di fiori... Poco altro... A volte si avverte il calpestio di alcuni piedi sulla ghiaia... Poche volte mi capita...
In quella dimensione "ferma" io sto bene... Sono fermo anche io... Quando esco dal cancello e vado verso la macchina il mondo si presenta di nuovo a me... Il rumore delle portiere della mia auto che si aprono già m'infastidisce... Pensate un po'...
In questi giorni il cimitero si trasforma in una metropoli di vivi e di morti... Una sovrapposizione di dimensioni che non mi piace... Solo per parcheggiare devi stare in fila come in autostrada ad agosto... 


Per le strade del cimitero incontri chiunque... Non è raro iniziare discorsi simili a quelli che si fanno nei giorni di mercato... E poi c'è la passerella dei viventi, vestiti di tutto punto...quasi a illustrare la futura collezione autunno inverno della famiglia pinco pallino, e dei defunti, agghindati come dei damerini...vestiti di fiori di ogni specie... Eleganti nelle loro corolle profumate... Ecco...da lunedì mi toccherà innaffiare anche molti di quei vasi che sono così belli in questi giorni...
Nei prossimi giorni li vedrò in buona parte sfiorire...seccare...sparire... A qualcuno, per qualche giorno, darò da bere...poi, se non ci penseranno coloro che li hanno portati, sarà la loro fine... Ma io non avrò tempo di pensare a loro... Avrò solo quei pochi minuti per sostare in silenzio in quella dimensione eterea e invisibile di cui oggi farò a meno...dimensione a cui oggi rinuncerò volentieri preferendo passeggiare nel bosco  che parte dalla mia casa e va altrove... 


Perché, crescendo, o - se preferite - invecchiando, ho imparato a incontrare chi non c'è più in ogni angolo della terra...



Buona giornata...

3 commenti:

  1. Bellissimo articolo! Complimenti!

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  2. Buongiorno maestro. Sono sulla sua stessa lunghezza d'onda x quello che riguarda il giorno dei santi/defunti. Anche io non vado al cimitero in queste ricorrenze: mi sembra una "festa" pagana. Durante l'anno vado quasi tt i giorni e, essendo un piccolo cimitero, non incontro nessuno. Quando c'è la nebbia avverto una sensazione di disagio e anche di paura ma, vado ugualmente perché ne ho bisogno. Ma in questi giorni è pazzia: mi sembra di vedere un esercito di "zombi" .....ciarlieri, superficiali, baci e abbracci, "i miei fiori sono più belli", "hai visto come è invecchiata" , ecc . Faccio fatica a capire e non mi identifico in questa farsa. Trascorra una buona giornata. SE

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  3. E' confortante sapere che non sono l'unica aliena su questo pianeta....

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