Buon giorno...ammesso che lo sia...
Da qualche giorno è uscita la pessima notizia, almeno per noi docenti dei Licei Musicali italiani, relativa al prossimo reclutamento dei docenti di strumento e delle materie musicali nel nuovo corso di studi liceale.
Le notizie, come detto, non sono affatto buone per noi docenti che da anni spendiamo le nostre risorse intellettuali, economiche e professionali per far "decollare" le nuove scuole, quelle, per intenderci, a cui è passato il testimone della formazione strumentale dei giovanissimi esecutori...
Com'è noto i Conservatori sono diventati Università... A questi, quindi, i giovani musicisti accederanno solo ed esclusivamente dopo il quinquennio liceale. E' impensabile che un giovane strumentista si avvicini alla pratica esecutiva dopo il liceo scientifico o classico senza aver prima praticato lo studio dello strumento. Il liceo musicale, quindi, diventa il corso ideale per i futuri musicisti, in grado di dotare gli stessi delle conoscenze ottimali in ambito musicale e, allo stesso tempo, nell'ambito di cultura generale, in grado, pertanto, di fornire gli strumenti necessari per accedere anche a ogni indirizzo universitario extramusicale.
In alternativa ai licei musicali, i futuri musicisti potranno procurarsi le necessarie certificazioni frequentando i corsi preaccademici dei conservatori (piuttosto costosi) o delle scuole di Musica e Accademie convenzionate con gli stessi (corsi altrettanto onerosi). L'iscrizione al Liceo Musicale risulta quindi essere la soluzione migliore per i futuri esecutori e compositori.
Fin qui tutto bene...
Capita, però, che recentemente il Miur abbia definito le nuove classi di concorso per l'accesso alle cattedre di strumento, di Storia della Musica, di Teoria, Analisi e Composizione e di Tecnologie musicali nei Licei Musicali. Insieme a queste sono stati redatti i criteri per il reclutamento del personale docente. Tutto questo si può leggere nel D.P.R. del 14 febbraio 2016, n 19.
Ed ecco il punto: dopo il durissimo lavoro svolto da noi docenti (alcuni di noi sono utilizzati da più di un quinquennio nei nuovi licei), dopo le numerosissime ore di lavoro extracurricolare, non retribuite e motivate solamente dalla grande passione che da sempre anima noi musicisti, dopo le centinaia di pagine di arrangiamenti e composizioni originali scritte per le orchestre e per le diverse formazioni da camera dei licei italiani, dopo i concerti, anche prestigiosi, tenuti nei teatri italiani, le lezioni spinte spesso oltre il limite orario, noi insegnanti ci troviamo sbattuta in faccia la porta di accesso alle nuove cattedre. Come si legge dal D.P.R citato, pare infatti che ai futuri concorsi di abilitazione, i docenti utilizzati sino ad ora nei Licei Musicali (gli unici veri artefici del successo dei nuovi corsi di studi) non potranno partecipare...e questo perché già in ruolo nelle loro cattedre di appartenenza (la maggior parte sono insegnanti delle medie a indirizzo musicale).
In definitiva, non solo il Miur non ci dà la possibilità di avere un corridoio preferenziale (come pareva fino a poco tempo fa) ma ci preclude anche la possibilità di "giocarcela" alla pari con gli altri colleghi non di ruolo e con analoghi titoli di studio (e, quasi sicuramente, con meno esperienza didattica della nostra)...
Davvero sarà così?
Davvero chi ci governa commetterà i soliti e drammatici errori nell'ambito della cultura e della didattica nazionale?
Davvero i sindacati permetteranno questo scempio?
Davvero l'Italia è questa?
Cliccando qui sotto potrete leggere tutto sul D.P.R in oggetto... Ho attinto dal quotidiano della scuola on line "La tecnica della scuola"...
Dalla stessa rivista ho linkato la lettera che i dirigenti dei Licei Musicali hanno scritto al Miur in difesa dei loro docenti e dei loro licei... Li ringrazio davvero di cuore!
Inutile dire che sono davvero senza parole...ma non senza speranza... Non può sempre andare male a questo paese che naviga da troppo tempo nella più profonda ignoranza e insensibilità...
Qui sotto linko la pagina Facebook del Comitato per la tutela dei docenti con servizio nei Licei Musicali...
Questa presa di posizione del Miur sarebbe l'ennessimo oltraggio a quei docenti che da anni lottano per difendere la loro professionalità e il loro posto di lavoro...
Spendo ancora due parole per raccontarvi le mie vicende scolastiche fin qui vissute...
Dopo i primi anni di insegnamento frammentario, dal 1989 al 1991, ho iniziato a lavorare con continuità nelle scuole italiane dall'anno scolastico 1992 - 1993. Un anno nella scuola media...poi in conservatorio... Prima ad Alessandria...poi a Milano... Per insegnare in quelle scuole prestigiose ho rinunciato agli incarichi annuali di docenza di pianoforte nella scuola media a indirizzo musicale della mia città.
Nell'anno scolastico 1995-1996 sarebbe arrivata la cattedra annuale di Armonia e Contrappunto al conservatorio di Palermo se non fossi passato di ruolo di Musica nei neonati licei Socio-psico pedagogici (mi ero aggiudicato il concorso ordinario, insieme a quello per le scuole medie, nel 1990).
Le mie scelte sono sempre state sfortunate.
Se avessi accettato la cattedra di pianoforte alla scuola media della mia città sarei passato di ruolo con il concorso riservato nella stessa disciplina. In questo caso avrei potuto insegnare pianoforte nei Licei Musicali. I miei tre diplomi di conservatorio, la mia Laurea in Musicologia e i miei insegnamenti in conservatorio non sono stati infatti ritenuti sufficienti per accedere a tale insegnamento.
Se avessi accettato la cattedra annuale a Palermo sarei passato di ruolo (con concorso abilitante riservato) nei conservatori. Ai tempi, però, da precario del conservatorio, avevo ritenuto che passare di ruolo nella scuola di istruzione secondaria di II grado relativamente vicina alla mia città fosse davvero una grande fortuna (chi poteva immaginare che il conservatorio avrebbe fatto di lì a poco una mega "sanatoria" dei docenti precari?).
Sono rimasto venti lunghissimi anni nella mia adorata scuola di Casale Monferrato... Lì ho visto svanire la mia cattedra, insieme al liceo socio-psico-pedagogico... A quel punto sono diventato un docente "senza terra"... Grazie alle mie lauree, e alle altre mie abilitazioni, sono stato "riciclato" come docente di Storia dell'Arte, materia che insegno tutt'ora, dividendomi tra le materie musicali al liceo musicale e quelle artistiche al liceo artistico, naturalmente in due città diverse (e neppure più a Casale Monferrato, da cui sono stato "sradicato" da un giorno all'altro e senza preavviso)...
Ora, mentre mi vedevo proiettato in un futuro di docenza stabile e soddisfacente come docente di Storia della Musica e di Teoria, Analisi e Composizione al Liceo Musicale "Saluzzo - Plana" di Alessandria, arriva il D.P.R del Miur che parrebbe, ancora una volta, interrompere il mio cammino...
La mia passione si fermerà? La mia voglia di trasmettere si attenuerà?
No...quelle cose le ho dentro di me... Quello che cambierà sarà il mio modo di vedere l'Italia e le sue istituzioni...
Se la vicenda prenderà quella piega iniqua e insensata non escludo di andarmene da questo paese... Da tempo sto considerando ipotesi di lavoro oltre confine... Le ho sempre messe da parte per amore della mia famiglia, dei miei allievi e del mio lavoro di insegnante... Credo che l'eventuale evoluzione negativa (che, ovviamente, non mi auguro) di questa vicenda che vi ho appena descritto contribuirà ad allontanarmi, per sempre, dall'idea di una vita didattica in questo paese sfortunato...
Chi vivrà vedrà...
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