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sabato 21 aprile 2012

Le emozioni sincere...del piccolo...

Buon giorno...

L'altro ieri, su questo BLOG,  ho recensito il bel CD del gruppo DEIMOS, di Acqui Terme. In quell'occasione ho parlato della provincia, dei piccoli centri ai margini apparenti delle grandi città...
Io sono cresciuto, vivo...e credo proprio che morirò, in provincia...anzi, anno dopo anno, restringo il mio campo di vita (non di lavoro)...in centri sempre più piccoli...
Quando ero più giovane vivevo sognando la grande città, come opportunità di lavoro...come punto di partenza per conquistare il mondo...Vuoi fare i film? Vai a Roma...Le pubblicità? Trasferisciti a Milano!
Col tempo non rimpiango più le opportunità perse di abitare quei mostri di cemento...
Le volte che mi sono avvicinato al mondo del cinema, mi sono sentito un "pesce fuor d'Acqui"...non mi sono sentito integrato fra tutti quei romani...Facendo il "pendolare" non si riesce a entrare nei sistemi del cinema (soprattutto) italiano, ossia, non si riesce a farsi "paraculare"...Devi stare lì...sul posto, far finta di essere pieno di lavoro...Se proprio non batti un chiodo, alle feste "in", alla domanda "cosa stai facendo?" ti conviene rispondere "momentaneamente sono in Standby"
Per quanto riguarda le pubblicità, invece, vi dico che non ho mai visto in faccia un committente, o un cliente, o un titolare di casa di produzione...Io me ne sto a casa mia, ricevo telefonate, mail, compongo, invio, ricevo i "feedback", correggo, rispedisco...e, alla fine, ecco la mia musica in TV...
Risultato: quanto è bello stare a casa propria e fare il lavoro che si ama! Certo, se non ci fosse stata tutta  questa tecnologia, addio casa in provincia, in campagna, tra i caprioli e i fagiani!
Col tempo, avendo visto parecchio mondo per lavoro, ho capito che, chi vive nelle megalopoli, per sopravvivere, si crea un microcosmo nel suo piccolo quartiere...che diventa un piccolo paese...con la differenza che non c'è verde...non c'è pace. Al contrario c'è diffidenza verso il prossimo, indifferenza, noncuranza....
Ma, allora, non è meglio vivere in un piccolo paese e godere ancora di un'umanità d'altri tempi?
Vi dico questo perché ieri pomeriggio, come ogni venerdì, sono andato a fare le prove con i ragazzi di Murisengo, piccolo paese, carino e sorridente...
Stando con quei bambini/ragazzini, non posso non notare la grande diversità che c'è con quelli delle grandi città. I primi sono più spontanei, più divertiti e divertenti...e, soprattutto, più uniti...Le bimbe delle elementari sono molto unite e affiatate con le ragazze delle medie con cui condividono lo stesso edificio...Non ci sono scalini sociali, né anagrafici...Tutti si vogliono bene...si aiutano...
Volevo fare una fotografia a questi miei giovanissimi compagni di viaggio..ma sono esageratamente minorenni...non credo di poter pubblicare i loro volti senza l'autorizzazione dei genitori...
Allora ho fatto questo scatto alle loro mani...un insieme colorato di  dita che si sfiorano e che si uniscono nella realizzazione dello stesso obiettivo...crescere...bene...



Non esiste luogo in cui un epicureo di buon senso
possa trovarsi meglio che in una piccola
città di provincia...

Karen Blixen, Sette storie gotiche

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