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mercoledì 25 aprile 2012

Il tempo che divora ogni cosa...

Buon giorno...

Meno tre...
Soli tre giorni mi separano, ci separano, dallo spettacolo...la clessidra segna inesorabile il passaggio del tempo...


Metafora dello spettacolo...e, purtroppo, della vita...


Ci chiediamo spesso, come diventeremo, quanto vivremo, chi incontreremo...intanto la clessidra manda giù polvere da un bulbo all'altro... Montagne di minuti, ore, giorni, mesi, anni passano da un bulbo all'altro...e sul tuo corpo...e tu non ti arrendi...cerchi di restare giovane..oppure no, ti arrendi...
Io combatterò per rimanere come sono...non come ero, non come sarò...ma come sono... E lotterò per far sopravvivere la mia musica a me stesso...mi impegnerò allo spasimo...mentre la clessidra, con fare bradisismico, farà il suo lavoro per farmi diventare ciò che non voglio essere...
E' una lotta impari che io, per il momento, sto combattendo ad armi pari...il tempo non mi vince...e ci metterà molto a farlo...lo farà...ma avrà vita dura...
Panta rhei...nessuno lo può negare...ma io nuoterò contro la corrente del tempo...fin che potrò...


Il ritratto di Alessandro ha resistito...per un po'...



Le bidelle, per qualche giorno, sono state compassionevoli. Hanno lasciato riposare il mio volto sotto i libri di musica di studentesse gentili che non l'hanno profanato...
...Poi...panta rhei...
...Anche lo straccio della più riguardosa bidella, anche le gomme delle più solerti studentesse...anche i gomiti di chi, altrettanto meticolosamente, si prodiga nel sottolineare, chiosare, glossare, i libri di testo...
E così, il volto...cambia...sul banco sono diventato quello che potrei diventare ma che non vorrò mai essere...




No...questo avverrà solo sul banco di scuola...il tempo non mi avrà...così...mai!


Tempus edax rerum
Il tempo che divora ogni cosa

Ovidio, Metamorfosi,  15, 234

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