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sabato 14 aprile 2012

Buon giorno...e buon sabato...

Mi sveglio presto anche il sabato...
...grande o piccolo che sia, un artista non può fermarsi...
Esistono alcune urgenze...
...Quelle emotive: bisogna mettere in musica le emozioni vissute...
...Le scadenze...i debutti, i concerti...
...Le commissioni... i lavori, magari meno altisonanti, ma remunerativi...
Per uno come me che, alla sua discreta età, ha deciso per la prima volta di mettersi in gioco ed esporsi mediaticamente, diventa importantissimo cogliere tutte le occasioni. Non sono un ragazzino ma sono animato da un entusiasmo sempre nuovo, sempre giovane. Ogni volta che mi commissionano una pubblicità (immaginatevi quando mi chiedono di commentare un film), mi sembra di trovarmi di fronte a un miracolo...mi emoziono sempre...non mi stanco mai di questo lavoro, sempre diverso, sempre meraviglioso...
Quando scrivo per me stesso, perché ne sento l'urgenza, rimango sempre incredulo nel momento in cui mi "arriva" un tema che mi piace completamente...Ogni volta che compongo, "soffro"...perché non è facile finire un brano, con coerenza, con proprietà di linguaggio, con costante tensione emotiva...Qualche nota "fuori posto" e perdi il tu ascoltatore...Qualche nota non perfetta e il tuo pezzo non sta in piedi...Come una sequenza brutta in un film, o un buco di pochi secondi in un programma radiofonico...Pochi secondi e il pubblico ti lascia...
Solitamente, quando una composizione mi convince al 100%, viene apprezzata con sincerità anche dal pubblico...A volte mi arriva un tema...che non riseco a completare...Ripongo il pentagramma "nel cassetto" (che oggi si chiama "File") e il tema riposa mesi, anche anni...Poi un giorno qualsiasi, mentre sto facendo tutt'altro...magari davanti a un "banale" e scientificamente dimostrabile arcobaleno, mi arriva il seguito...Mi dico..."questa è la parte mancante di quel brano incompiuto, senza titolo...o con un titolo in bilico tra l'essere e il non essere ancora"...E quando diventa qualcosa, mi consola...e spero che possa essere d'aiuto anche a chi l'ascolterà...anche se so che non potrà cambiarli, non potrà modificare le loro storie... semmai, accompagnarle...sottolinearle...
Le note girano nell'aria, nella testa delle persone, nei tramonti, nelle albe, negli arcobaleni...girano per tutti, grandi o piccoli artisti...competenti o inesperti ascoltatori...Basta solo catturarle e dare loro una forma...

L'artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini [...]
L'arte non è una forza, è soltanto una consolazione.

Thomas Mann, L'artista e la società

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