Buon giorno...
Ieri era domenica...una domenica di sole e di molto lavoro...
In una breve pausa rubata alla mia velleità di finire tutto ciò che avevo previsto di fare, mi sono voluto concedere mezz'ora di relax... Trenta minuti...non di più... Mi bastavano per tirare il fiato e sentirmi libero da questo laccio che mi stringe il collo e non mi fa respirare...
Sono stato al sole...trenta minuti...non di più...ho dormicchiato... Avete presente quella sensazione nella quale state riposando ma vigilate sul vostro riposo...sentite ogni suono che vi gira intorno ma, allo stesso tempo, con i vostri sogni siete altrove?
Ecco...io ero in quello stato di grazia, lontano dallo stress che pur mi era accanto, pronto ad assalirmi di nuovo appena mi fossi svegliato...
Il rumore più nitido e bello? Il suono delle api che facevano rifornimento di nettare dai fiori del prugno selvatico non lontano da me... Un suono di bordone che la natura mi spediva dritto nelle orecchie, giusto per accompagnare il mio sonno leggerissimo...
E mentre io ero lì, lontano da me stesso eppure vicinissimo, ho espresso un piccolo pensiero che vi riassumo ora...
Ieri quell'arietta leggera, non calda, non fredda...direi acerba, accompagnata da un tenero sole che ha voglia di esplodere ma, per questioni di calendario, non può ancora dare il suo massimo, non era diversa da quella che ti accarezza e ti consola al termine dell'estate... A settembre, forse, il clima è diverso da quello che ci ha fatto sorridere ieri? No...è lo stesso... Eppure la nostra predisposizione a essere sereni è diversa...alle porte dell'autunno...
Stessa temperatura...stesso sole...eppure tutto è diverso... In autunno ci sono altri colori...più rossi... Ci sono le foglie sugli alberi...stanche...quasi esauste...provate da mesi di sforzi compiuti per restare aggrappate alla propria ragione di vita... A marzo è tutto diverso...è tutto in divenire... Nessuna foglia ancora disegnata sugli alberi... Al loro posto qualche tenero virgulto che colora di un verde leggero i rami... Al loro posto tanti fiori...bianchi...rosa...profumatissimi...
A settembre è la fine di un ciclo...a marzo l'inizio... E noi, questo inizio, lo sentiamo, lo vogliamo, lo desideriamo... Allora ho capito perché ieri ero sereno e a settembre lo sono meno... Perché ieri ero di fronte alla vita che nasceva... A settembre, indirettamente, involontariamente...inconsapevolmente (più o meno)...avvertiamo che quella fine di un ciclo richiama l'inesorabile fine di cicli ben più ampi e importanti...
Allora ieri, in quella mezz'ora di pace, trenta minuti, non di più, ho sentito che nascevo...di nuovo...
Buona giornata...
È vero, Maestro: questo momento è già troppo bello così...! ff
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