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mercoledì 8 maggio 2013

08/05/2013 Mercoledì mattino... PENSIERI SERI... Non c'è differenza...

Buon giorno...


Ieri ci sono stati due funerali... Quello di Giulio Andreotti, uno dei più importanti statisti dell'Italia postbellica, e Amalia, una nostra amica...un'amica della nostra grande "famiglia" del sapere: l'Istituto "Balbo - Lanza" di Casale Monferrato... Era una collaboratrice scolastica...
Giulio è morto sottovoce...a fare clamore ci hanno pensato i media e la politica... Si è subito scatenata la "querelle" tra gli estimatori e i detrattori... "Sarà la storia a giudicarlo", ha detto Giorgio Napolitano, il nostro rigenerato Presidente della Repubblica.


Amalia è morta sottovoce ma nessuno ha tentato di svegliarla con clamori e strombazzamenti... La sua comunità, che poi era la scuola, la nostra scuola, si è stretta intorno a lei... I colleghi, i docenti, gli alunni con in testa il dirigente scolastico, hanno condiviso un lutto silenzioso e doloroso...
Giulio ha rifiutato i funerali di stato... E' stata una sua scelta... Piano piano si era fatto da parte... Lui, abituato a essere potente tra i potenti, era scivolato via dai clamori... In questi ultimi anni ogni tanto ci pensavo: "ma che fine ha fatto Andreotti?" Mi chiedevo mentre guidavo... Ora lo so...come un capo indiano si era preparato a morire da solo, nella sua casa... Ma uno come Giulio non può morire inosservato... Uno come lui fa rumore anche quando si spegne... Amalia no... Amalia se n'è andata velocemente e precocemente...ma silenziosamente... Ci aveva salutati, noi docenti e personale A.T.A., nel primo collegio docenti dell'anno scolastico in corso, il primo settembre... Il nostro dirigente leggeva...lei, in piedi, sull'uscio dell'aula magna, ascoltava e tratteneva le lacrime... E' una delle ultime volte che l'ho vista... Da allora arrivavano, ogni tanto, sue notizie... quasi sempre era il nostro dirigente a portarcele...
Ieri i due funerali...uno trasmesso in radiocronaca diretta, manco fosse una partita di calcio, l'altro vissuto dalla nostra "comunità"...silenziosa e triste...
Giulio ha attraversato quasi un secolo d'Italia... Novantaquattro anni...quasi tutti spesi in politica... L'Italia l'ha vista crescere...anzi...l'Italia l'ha cambiata lui...
Amalia non ha fatto neppure metà della sua strada... Quarantadue anni sono pochi per mettersi in viaggio con Giulio...
"Ma perché lo chiama Giulio?" Mi sembra di sentire la domanda di qualcuno di voi... Semplicemente perché la morte, se da una parte porta via le persone, dall'altra le avvicina...le rende più "umane"... Andreotti per me era una pagina patinata...un politico acuto e sarcastico lontano anni luce da me... Ora tutto quello è rimasto nei libri di storia... 


Ora c'è un uomo, Giulio, che è passato altrove... Uno dei tanti di quest'anno 2013 pieno di addii... 
Amalia...beh, lei era già "terrena" da viva...ora, semmai, assume un'importanza maggiore...sale di grado...e spero che salga anche in Paradiso... Ma poi...esisterà? Perché Amalia l'inferno lo ha toccato con mano in questa nostra, in questa sua, breve vita... Quarantadue anni di sofferenze... Non ha avuto un'esistenza facile...MAI! Lo sappiamo bene noi che l'abbiamo conosciuta...e ci teniamo strette le sue vicende umane...
Giulio...beh...lui ha condotto una signora vita... A parte i processi, le accuse trasversali, a parte quel potere che, secondo lui, logora chi non ce l'ha ma, certamente, sfianca chi lo detiene...a parte tutto questo Giulio ha avuto molta fortuna...
Sarà servita questa sua fortuna? E ora? Ora dov'è? E Amalia? Saranno insieme? In qualche posto? Non è che poi anche altrove c'è una situazione simile a quella raccontata da Paolo Villaggio  in uno dei tristissimi film di Fantozzi?
'A livella, secondo Totò, dovrebbe azzerare le differenze... Di fronte alla morte diventiamo tutti uguali... Ma siamo sicuri? Perché Giulio, ma in questo caso è meglio chiamarlo per nome e cognome, Giulio Andreotti si è guadagnato la sua "fetta" di immortalità... In tutto il mondo si parlerà, bene o male, sempre di lui...
Amalia no...non si è procurata nessun passaporto per la memoria collettiva... Ci siamo noi a ricordarla...nulla più...
Ieri, al suo funerale, c'eravamo e l'abbiamo accarezzata...anche con la Musica... Amalia amava la Musica... Da anni faceva parte degli "A.T.A. DOC", il gruppo composto da collaboratori e docenti della nostra scuola che ogni anno si esibisce nello spettacolo di fine anno...


Credo che la sua foto al microfono durante uno dei recenti spettacoli al Municipale sia uno degli ultimi regali ricevuti da lei in questa sua breve vita... Mi immagino il suo sorriso nel riceverla dalle mani del nostro preside...


Se ne ricorderà ora?
...Chissà...
La morte è un fatto troppo privato, troppo soggettivo...inutile interrogarsi troppo... Ognuno di noi scoprirà com'è quando sarà il suo momento...
Allora chiudo questo POST...
Ciao Amalia...se vedi Giulio salutamelo...anzi no...non sa neppure chi sono... 
...Un abbraccio...

Buona giornata...




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