Buon giorno...
Indubbiamente questo è un periodo infernale... La fatica è pazzesca... L'anno scolastico sta volgendo quasi al termine... Si è tutti più stanchi... Io non sono distrutto dall'attività didattica mattutina...o meglio...non solo... E' tutto il resto che mi devasta: i concerti, le lezioni di pianoforte, gli spettacoli, i concorsi... Decine di iniziative che mi tengono impegnato anima e corpo...e cervello (ammesso che l'anima non coincida con il cervello) tutto il giorno e la notte...
Questa sera debutterà lo spettacolo BIBBIDI BOBBIDI BOH?! a Murisengo, a una quarantina di chilometri di distanza da Casale Monferrato... sono ansioso e voglioso allo stesso tempo...
Ma oggi non parlo di questo... Oggi vi racconto un pensiero che mi ha attraversato corpo e anima (e/o il cervello, vedi sopra) l'altro ieri sera quando molti giovani pianisti si sono alternati alla tastiera per far ascoltare a un mondo di genitori, zie/i, nonne/i fratelli e sorelle quello che hanno imparato nel (e del) mondo dei suoni...
E mentre questi giovani pianisti suonavano, si alternavano, dai più piccoli ai più grandi...io viaggiavo dentro le mie emozioni...
Bimbi di cinque-sei anni, ragazzi di 18-19 anni (in mezzo tutte le altre età)...tutti tesi, emozionati, felici di esserci...e le note che sono uscite da quel pianoforte non sono state affatto male... Anzi... Ci sono stati momenti di grande Musica...
E mentre ognuno dava il proprio contributo alla riuscita di quell'incontro io mi dicevo: "allora ne vale davvero la pena"... Vale la pena saltare i pranzi, andare su e giù per le strade d'Italia, dormire poco, stressarsi, agitarsi, arrabbiarsi... Vale proprio la pena...se questo è il risultato...
D'un tratto mi sono sentito padre di tanti giovani esecutori... sensazione che provo anche quando i miei allievi casalesi calcano le scene del Municipale o in-cantano il pubblico con voci straordinarie...
Ecco...tutto oggi sembra avere più senso... Perché vedendo questi giovanissimi pianisti capisco che sono nato per la Musica, sto vivendo per la Musica e la mia vita ha un senso...
Ascoltavo le note uscire dalle mani di queste/i bimbe/i e ragazze/i, propaggini esterne di un animo profondo e sensibile che alberga in ognuno di loro...mi emozionavo...trepidavo con loro... Il mio cuore batteva all'unisono (può un ritmo essere all'unisono?) con il loro...
...Poi mi è venuto da pensare a tutte le crisi che ci attraversano...da quella economica a quelle sociali, morali, religiose, culturali... L'Italia va a rotoli ma non fallirà...perché ci sono loro...questi ragazzi che tengono viva la cultura e la Musica... Allora dal più piccolo al più grande...dal principiante al più esperto, tutti questi ragazzi sono robustissimi pilastri del nostro futuro...
E io, che tanto ho studiato, tanti sacrifici ho compiuto, tanta fatica ho fatta, mi sento come un contenitore che travasa ciò che ha al suo interno in altrettanti piccoli recipienti... E questa restituzione mi arricchisce... Perché il travaso del sapere si rigenera... E' una sorta di trapianto di parte di te che non si esaurisce con l'atto del donare ma si rigenera ogni volta...
Fiero di essere nato per dare il mio piccolo contributo affinché la Musica ci sopravviva ripenso a ognuna delle note suonate l'altra sera e sorrido...e la gente che m'incontra non capisce...o capisce quello che vuole...
... Non importa...
Non bisogna per forza cercare di interpretare il sorriso di chi è felice...
Buona giornata...
A più tardi...
Grande Enrico! Un nodo alla gola per l'amore che hai per il tuo lavoro e per gli altri...sempre! Ti auguri una Grande Giornata!
RispondiElimina