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sabato 24 agosto 2013

24/08/2013 Sabato mattino... PENSIERI SERI... Fantasia...

Buon giorno...


Ogni volta che mi accingo a scrivere il POST del mattino  mi viene paura di non avere nulla da scrivere... La cosa più difficile è avere di fronte un foglio bianco, anche se virtuale, e dover incominciare a riempirlo...


Vale per la prosa, per la poesia, per il BLOG, per la Musica... Per ogni aspetto che ha in qualche modo a che fare con la creatività...
Insomma...sia quando inizio a scrivere i miei POST sia, soprattutto, quando compongo, ho sempre paura di entrare "in riserva" e di non aver più scorte di fantasia...
Fantasia...già la parola, al solo pensarla, ti colora l'orizzonte della tua vita... Tu dici "Fantasia" e ZAF...ti vedi uccellini cinguettanti e farfalline intorno alla testa...e colori che ti fanno festa...


Avete mai pensato alla fantasia? Beh...la fantasia non bisogna pensarla...bisogna averla...coltivarla come un campo di papaveri...o di girasoli... Ma forse i papaveri, i nostri, perlomeno, non si coltivano neppure... Insomma...avete capito cosa voglio dire... La fantasia non è illimitata... Io credo che si nasca dotati di un bel budget di fantasia, come in certi giochi elettronici che vi assegnano dei bonus o delle vite all'inizio del GAME... A mano a mano che cresciamo spendiamo quella fantasia che, piano piano, si assottiglia...come le nevi dei ghiaccia perenni... Ogni anno che passa ci depriviamo di una fetta di fantasia... Uhm...la fantasia non è una torta... Più che una fetta di fantasia dovrei dire che perdiamo una parte della nostra fantasia...


Lo vedete no? Basta guardarvi intorno... Un bimbo piccolo ha un "capitale" fantastico pressoché illimitato...o, perlomeno, difficile da quantificare... Li vedete i bimbi... Un ramo può diventare un manubrio di una moto lo la cloche di un'astronave... Un cubetto di legno diventa senz'altro un veicolo, terrestre o spaziale...dipende da quanto carburante fantasioso sta usando il bimbo... 


Ieri ero in coda al supermercato... Davanti a me, seduta nel carrello, c'era una bimba bellissima e biondissima... Si chiamava Allegra...un nome bellissimo e di buon auspicio... Ebbene, Allegra, ha fatto tutto un discorso a se stessa e con se stessa e tutto un ragionamento che non facevano una grinza... A essere sincero io non ho capito nulla...perché Allegra parlava in astratto...parlava la lingua dei fantasiosi...non quella degli adulti che sono finiti nella dimensione sbagliata...quella del raziocinio...
Nasciamo immersi nella fantasia...quella della mamma che fa progetti per noi e con noi... La mamma che, in gravidanza rinvigorisce quella fantasia che, come in tutti gli adulti, si era un po' affievolita... E noi, nel grembo materno, ci carichiamo di fantasia a ritmo del battito del cuore di chi ci sta creando... Poi nasciamo...un paio d'anni di incubazione e poi, la nostra fantasia, si apre dentro di noi ed esce nel mondo...attraverso parole, gesti, sorrisi, occhi stralunati...disegni...


Poi, anno dopo anno, questo nostro capitale prezioso si riduce... Dobbiamo lasciare posto nel nostro serbatoio del sentire... Posto per gli interessi privati, per l'amore, per il rancore, per l'arrivismo, per la rinuncia, per i lutti, per le preoccupazioni, le ambizioni, le umiliazioni, le presunzioni... 


La corsa a diventare qualcuno ci fa perdere il contatto con quel qualcuno che è dentro di noi... Quel qualcuno che è il bimbo che dovrebbe essere sempre sveglio e pronto a entusiasmarci...
Non tutti gli adulti sono fatti uguali... C'è il signore di mezza età che non riesce più a vedere i colori neppure contemplando un tramonto... 


A parte che ci sarebbe da eccepire sul fatto che il suddetto signore il tramonto lo contempli...forse lo subisce passivamente...tutto lì...
C'è invece il signore che è sempre curioso e pronto a provare cose nuove... C'è poi quello che immagina...immagina e sogna...e crea immagini irreali, irrituali...
Io credo di appartenere a quest'ultima categoria... 


Sarà perché i filosofi dicono che la fantasia è ciò che conduce alla creazione artistica...sarà che sono affetto dalla Sindrome di Peter Pan... Sarà che sono un po' matto...però io sogno a occhi aperti e immagino ciò che la realtà non contempla...o la vede diversamente...


Allora io, e chiudo, posso solo dire a tutte/i voi che dobbiamo quotidianamente fare esercizio di fantasia...perché la fantasia allarga il cuore, gli orizzonti...tiene in ordine il cuore e spettina il cervello... 


La fantasia ti fa creare o ti fa dire parole belle alla gente...la fantasia ti fa amare...in modi nuovi ogni giorno...la fantasia non ti fa invecchiare...la fantasia ti fa vivere...o, per essere più precisi (e sono sicuro di quello che scrivo), ti fa vivere meglio...e molto più felicemente...


Buona giornata...

1 commento:

  1. Maestro, ha di nuovo, scritto delle cose bellissime. La fantasia, secondo me, è purezza d'animo, di cuore, di mente: è l'innocenza, Lei lo ha descritto molto bene perché è agevolato dalla sua grande sensibilità e amore x la gente, per i suoi interessi...La sua frase: " ...la fantasia spettina il cervello..." è unbelievable!!! E' musica e colore. molte tks. Silviaenrica

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