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venerdì 16 agosto 2013

16/08/2013 Venerdì mattino... IMMAGINANDO... Con la faccia a terra...

Buon  giorno



Un nuovo "immaginando"...dopo le feste ferragostane... Una nuova immagine... Questa...


Che cosa leggete in questo scatto che ho effettuato un mese e mezzo fa?
Impresa ardua, non c'è che dire... Una testa...forse una maschera...e in lontananza dei piedi... Mah... Sapete...mentre vi propongo questo scatto penso che anche per me è impegnativo pensare...ma più che altro immaginare...
Molte delle fotografie che scatto nascono da un impulso che arriva casualmente...mentre cammino... Potenza della tecnologia... Una volta non era mica possibile!
Pensate all'ottocento...agli scatti di Nadar... Chi era? Ma sì dai che lo conoscete! Gaspard-Félix Tournachon, giornalista, caricaturista, persino aeronauta...ma, soprattutto, pioniere della fotografia... Artista che ha attraversato quasi tutto l'ottocento essendo nato nel 1820 e morto nel 1910... Ebbene... Nadar di certo per fare uno scatto non impiegava un secondo... Quanto tempo ci metteva? Tanto...tantissimo... Ma erano altri tempi quelli... Il modello posava il tempo necessario...tanto...nessuno correva a quei tempi... E poi...quei modelli erano abituati alla lentezza del ritratto pittorico... La fotografia su lastra sarà sembrata un fulmine di guerra a quei tempi...
Pensate anche solo alle epoche più recenti...agli anni sessanta, settanta, ottanta...insomma a quel periodo, che io ricordo molto bene, che precedette la fotografia digitale...  Si scattava le fotografie su pellicola...allora... Una volta finito il rullino si correva dal fotografo ansiosi di vedere il risultato delle nostre prodezze all'obiettivo... Che delusione la maggior parte delle volte! La metà delle fotografie erano mosse... Delle restanti, due si salvavano...le altre...beh...meglio lasciar perdere...
E poi i costi...tra rullino e stampa ci si svenava...
Oggi qualsiasi telefono può immortalare scene di vita...
Per questo in rete proliferano tutte queste fotografie con ogni soggetto... Per questo oggi molti fatti drammatici, esilaranti, rari, strani, curiosi sono immortalati e trasmessi al mondo attraverso i social network...
C'è la corsa allo scatto facile... La gara a chi ne fa di più... Nella smania di fare fotografie si perde un po' il senso del soggetto... Che importa poi della qualità... Con il digitale si può replicare...una due cento mille volte... Il digitale ti da sempre un'altra chance... Ma l'arte, però, è un'altra cosa...
Io stesso se avessi ancora una macchinetta con pellicola annessa sarei molto più parsimonioso nell'effettuare scatti... Invece, con il mio inseparabile iPhone, immortalo ogni cosa che mi sembri degna di nota... Uhm...dire "degno di  nota" sa troppo di musicale... Allora dirò  che, con il mio inseparabile iPhone, immortalo ogni cosa che mi sembri degna di considerazione... Non  cerco per forza l'arte in quello che faccio... Non sono un fotografo... Cerco l'emozione del vissuto di quel momento... Quello che mi colpisce credo possa essere d'impatto emotivo anche per le mie care lettrici e  i miei cari lettori...e allora le fermo nel tempo...nell'atto stesso in cui mi viene incontro...
Come questo volto a terra...apparentemente abbandonato... Un volto sull'asfalto, territorio dei piedi...non delle facce...
E allora...pensa...pensa...pensa... Il pensiero incomincia a girare tra le pieghe del mio cervello...e poi rimbalza fuori da me...per incontrare voi, scambiare qualche punto di vi(s)ta e tornare a riposare in una fotografia semplice, mal realizzata...ma sincera...
Aspetto le vostre considerazioni... Nel frattempo...buona giornata...

A dopo...

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