Buon giorno...
Care lettrici e cari lettori...vi avviso che mi sto per piangere addosso... Nulla di grave, non temete... Questo POST avrei dovuto scriverlo il primo agosto ma quel giorno dovevo concludere il discorso sul vecchio violinista nella metropolitana di Madrid... Ieri, poi, imperava il discorso sulla sentenza Mediaset e il problema delle carceri italiane...
Oggi, finalmente, posso occuparmi di agosto...
Qual è il discorso che pertiene al mese più caldo dell'estate?
Il solito trito e ritrito tormentone non solo estivo ma che mi salta in testa ad ogni estate...
Spiego meglio...
Quando arriva il primo giorno di agosto il mio primo pensiero non è: "è iniziato il mese più caldo dell'estate" ma: "il prossimo mese è già settembre!" Da qui una sequela di ragionamenti a catena del tipo: "tra un mese esatto sarà settembre, il mese in cui inizia l'autunno"... Bellissima stagione, per carità... Tra l'altro l'autunno è il periodo dell'anno in cui sono nato...
Però, vedete, a me questa storia che ogni anno arriva l'autunno proprio non va giù...
L'estate, per me, è come una grande, una lunga unica domenica... Voi sapete bene cosa penso della domenica...e, d'altra parte, era un pensiero che ben più autorevolmente di me aveva già espresso Giacomo Leopardi... Si attende per giorni la domenica ma il bello, il meraviglioso sta nel sabato...nel giorno prima... Perché il sabato c'è l'attesa...il bello che deve venire... Alla domenica, invece, c'è l'assunzione della consapevolezza che la festa sta finendo...l'indomani tornerà il lunedì che, peraltro, ha i suoi aspetti belli...beh...diciamo interessanti...
Così è l'estate...magnifica...calda...
...con giornate interminabili e un sole che ti scortica ogni velleità dinamica...ma è pur sempre l'anticamera dell'autunno...
Il primo giorno di agosto, quando mi fermo a pensare, mi dico: "un mese fa sì che era bello...era il primo luglio, capisci? Due lunghi mesi davanti a te, fatti di tutto il bene possibile"...
Ora inizia il countdown verso il primo settembre... Meno trentuno...meno trenta...meno ventinove...inesorabili scivolano via, uno dietro l'altro, i giorni dell'estate...come le ciliegie di giugno...
Di solito quando penso a queste cose è sera...i pensieri accelerano di sera perché, inevitabilmente, mi trovo a constatare che le giornate sono molto più corte... Una parabola ascendente, quella della luce del giorno, che incomincia il 21 dicembre e, bradisisticamente, ci porta a godere della massima esposizione alla luce del sole il 21 giugno... Da lì, ogni giorno, un lento stillicidio che ci porta via minuti preziosi di luce, giorno dopo giorno...
Quante metafore legate alla vita...quante volte ho già scritto di questo...quanto ne parlerò ancora... Chissà se più si avvicinerà l'autunno della mia vita più ci farò caso... Sembra strano pensarci più di così...spero, anzi, di dimenticarmi piano piano di questa malinconica evoluzione delle stagioni e della vita...
Per oggi cercherò di distrarmi... Un CD nuovo mi attende...corro da lui...lontano dai miei pensieri...
Buona giornata...
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