Buon giorno...
Ecco il pensiero serio... Ve lo aspettavate, vero? Ormai è una regola... Ad ogni "immaginando" segue un "pensiero serio"...
Lo scatto su cui vi ho chiesto di riflettere ieri è questo:
L'ho effettuato l'altro ieri... Nel POST di ieri mattina vi ho spiegato che amo camminare, farmi incontrare dalla vita... Così giovedì, di buon mattino, ho incontrato loro...
Parto subito da un COMMENTO di PATRIZIA che, tra gli altri pensieri, ha scritto:
"...Queste due macchie di colore sono bellissime e per un certo verso pare vogliano indicare la ancora forte differenza tra i due sessi, tra religioni e paesi diversi dal nostro... Mi hanno colpito il piccolo-grande uomo vestito di tutto punto, in modo occidentale e la sua mamma, con l'abito tipico delle sue origini che, per ora, vigila, accudisce e controlla il suo bimbo... Due mondi opposti, l'occidente e l'oriente, due generazioni, il bimbo e la signora, due colori così fortemente diversi, due modi di vedere il futuro, in un solo scatto, in un momento di vita quotidiana. Per me è un messaggio positivo, un esempio di normalità, che può esistere anche tra popoli diversi, tra età diverse, ma, attenzione tutto ciò è possibile solo se c'è amore, (la mano del bimbo in quella della mamma come tra qualunque essere umano), la volontà di cambiare un sistema ingessato, obsoleto e razzista..."
Ottime parole...
Dovete sapere che io sono molto contento della nostra "multietnicità"... Trovo che incontrare uomini, donne, bambini di ogni razza nella propria città mentre si cammina sia un po' come viaggiare...
Sapete...tanti anni fa, più di venti, passavo qualche tempo sulle navi da crociera in qualità di pianista... Non potevo e non volevo farlo in pianta stabile... Mi piaceva farlo in estate, quando me lo potevo permettere... Ventidue ani fa, proprio in questi giorni, ero imbarcato sulla "Eugenio Costa", nave ormai sparita da ogni mare e da ogni porto...
Le cose che mi sorprendevano ad ogni crociera erano: il cambio di clima e il cambio di "umanità"... Da un giorno all'altro...
Alla sera suonavo, poi andavo a dormire...al mattino mi affacciavo dal ponte della nave sul porto di arrivo e vedevo persone con abiti diversi da quelli del giorno prima...con abitudini completamente differenti... Anche il clima era diverso...più caldo, più freddo...secco...umido... Anche gli odori... Quell'anno sono passato dal clima torrido del Marocco alle temperature invernali della Groenlandia...
Oggi che il "panorama umano" è notevolmente cambiato anche nelle città piccole come la mia mi sembra davvero di attraversare il mondo con una semplice camminata...
L'altro ieri, ormai lo sapete, mi sono imbattuto in questa mamma con bimbo... Lui era piccolissimo...ma piccolo davvero...di altezza e di età... Eppure sembrava proprio un ometto... Ho fotografato madre e figlio di schiena... Non mi sarei mai permesso di fare altrettanto dall'altro lato... Il bimbo era vestito di tutto punto, con tanto di cravatta...direi all'occidentale... Lei, la mamma, era invece, elegantissima, nei sui abiti tradizionali... Patrizia ha visto giusto... In quella mano del bimbo nella mano della mamma c'è tutto... C'è la cura, la difesa, l'amore che ogni bimbo deve ricevere dalla sua mamma e ogni mamma deve dare al suo bimbo... Un giorno, fra molti anni, il rapporto cambierà... Sarà lui che si dovrà occupare di chi l'ha protetto negli anni della crescita...
Poi mi ha attraversato una seconda riflessione... In quel vestito occidentale del bimbo c'è tutta la voglia di quella donna, di quei popoli, di vedersi riconoscere una cittadinanza italiana senza dover aspettare lustri, senza dover fare code su code in vari uffici della burocrazia nazionale... Quel bimbo, in tutta probabilità, è nato in Italia... Altrettanto facilmente non sarà cittadino italiano... Lo "Ius soli" in Italia non c'è... Per la verità si acquisisce la cittadinanza dello stato in cui si nasce solo in una trentina di stati al mondo... Figuriamoci in Italia!
E' una lunga e tortuosa storia questa... Eppure...basterebbe vedere il rapporto che c'è tra madre e figlio per capire che gli esseri umani sono DAVVERO tutti uguali, senza distinzione di razza, provenienza e cultura... Può cambiare la lingua, l'abbigliamento, il modus vivendi, la religione...ma quel magico rapporto tra madre e figlio è universale...
Il giorno prima di scattare la mia fotografia ho incontrato al supermercato una nutrita schiera di famiglie straniere... In questo periodo sono davvero tanti i cittadini non italiani che vivono, anche solo per pochi giorni, nella mia città... Ho studiato il comportamento di madri e figli... Incredibile! Vi chiedo... Ma sono solo io che mi sorprendo o capita anche a voi? I bimbi di tre-quattro-cinque anni...ma anche più "vecchi" (forse era meglio scrivere "più grandi") interagiscono TUTTI allo stesso modo con la mamma... Dal nord al sud del mondo... Stessi approcci, stessi giochi...stesse intonazioni di voci... Cambia la lingua...ma i gesti sono universali... E' come se esistesse un immenso codice genetico che dirige i sentimenti di madri e figli nella stessa direzione...
Come le piante che, negli stessi giorni di primavera, ovunque si trovino, mettono le foglie...o i fiori che aprono le loro corolle nello stesso momento...o i frutti che nascono dai fiori degli alberi...
Cambiano le lingue, ho detto, ma non il nome "mamma", declinato in mille accenti ma sempre uguale nella sostanza... Cambia il colore della pelle, dei capelli...ma non il modo di saltellare del bimbo intorno alle gambe della madre...non il modo di guardarsi negli occhi...lei, la mamma e lui, il figlio...
Più incontro scene di questo tipo, e ne vedo decine a ogni isolato, ogni giorno, più capisco che è ora di finirla di pensare al mondo come il quartiere che fa capo alla nostra palazzina...
Quelle mani...quel bambino...quella mamma sono nostri...ci appartengono... Inutile negarlo...inutile fuggire...inutile nasconderci dietro al nostro dialetto che pure va salvaguardato come un bene prezioso... Inutile fare resistenza... Vincerà la nuova "Pangea" dell'umanità...ci sarà un unico popolo un'unica razza...quella dell'UOMO!
Buon giorno...
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