Buon giorno...
Eccomi qui...a farvi lavorare... In che modo? Ma è semplice, signora, la sua domanda è abbastanza banale... Ho solo un modo per farvi lavorare..quello di costringervi a immaginare?
Si può obbligare qualcuno a immaginare? Direi di no...perché l'uomo immagina costantemente...pensa sempre...anche quando fa altro...anche quando deve stare concentrato su un'attività...
Avete presente, no? Mentre svolgete un lavoro il vostro cervello parte e deambula in ogni dove del vostro vissuto o della vostra vita ancora da vivere...
A me capita molto spesso anche quando faccio i concerti... Non so se è un bene o un male...tuttavia, mentre sto eseguendo un brano, mi capita di pensare a quello che viene dopo nel programma...e mi dico: "mamma mia...la prossima composizione mi farà dannare!" Oppure penso: "che bello domani inizia la primavera"...o altre cose che con il concerto non c'entrano nulla...
Quindi...il problema non è farvi immaginare...lo fate già in autonomia...semmai è farvelo fare su un'immagine particolare...
Questa mattina ho scelto questa...
Uhm... "Sento" qualcuno perplesso...
Ma che diavolo sono quei fili? Le corde di una maxichitarra? Un recinto di fili elettrici per le mucche? I fili di lana al microscopio?
Un gigantesco pentagramma?
Non occorre per forza indovinare... Ognuno veda ciò che vuole...e pensi a quello che gli pare...
Immaginare è un esercizio che, se svolto con regolarità, conduce a risultati notevoli...
Quindi...non domandatevi cosa sia quella processione di righe ma, piuttosto, se questa vi possa portare da qualche parte...
Vi aspetto...non tenetemi sulla...corda...
Buona giornata...
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