Buon giorno...
"Lo sa che cosa mi ha fatto pensare quel finale de 'La donna cannone'? A un abbraccio alla donna enorme..."
Ecco...il concerto di ieri sera può essere racchiuso tutto in questa frase...
Sicilia...terra magica...popolata da gente meravigliosa...
Anche ieri, come il giorno precedente, non c'è stata un'affluenza di pubblico enorme... Noi musicisti, persone serie, sappiamo che la qualità del "servizio", dell'esecuzione, deve essere la stessa...sia che ci siano mille persone sia che ci sia una manciata di anime...
Sarà questo contatto diretto con chi ci è venuto ascoltare...sarà il carattere dei siciliani...però questi concerti sono ricchissimi di emozioni...
Ieri sera, per esempio, il pubblico, su nostro invito (l'abbiamo fatto anche sabato), ha interagito con noi... E' intervenuto tra un brano e l'altro... Potete immaginare quanto sia gratificante per chi suona vedere e sentire che il pubblico è convinto, rapito da quello che hai prima creato e poi eseguito?
In un auditorium con mille persone questo non si può fare...ieri sì...ed è stato bellissimo...
Dopo "la canzone di Marinella", un signore ci ha fermati...stavamo per presentare il brano successivo...lui, un pediatra di fama internazionale, ha chiesto tempo: "dobbiamo riprenderci dall'emozione"... Da quel momento è iniziato un dialogo, parlato, suonato, ascoltato... Ogni brano era una sinfonia di note e parole... Che meraviglia...
Alla fine dopo che il dottore ha espresso le ultime bellissime considerazioni a nome di tutti gli ascoltatori (lo avevamo eletto "rappresentante del pubblico") un ragazzo, piuttosto giovane, mi ha fermato e mi ha detto la frase che ho già scritto all'inizio del POST: "Lo sa che cosa mi ha fatto pensare quel finale de 'La donna cannone'? A un abbraccio alla donna enorme..."... Ecco...con questo io mi sono sistemato tutto il resto del Tour...perché, vedete, sono le emozioni che arrivano a chi ci ascolta che regalano a noi, "musici erranti" in un mondo che spesso non sente, le sensazioni più profonde...
Il finale de "La donna cannone" l'avevo concepito come un "volare via" della protagonista... Su una progressione armonica eterea e in continua ascesa di terza in terza, il brano terminava con le due note "la" più estreme del pianoforte... Il "La" grave rappresentava la "terra"...la superficie su cui, di solito, i piedi stanno ben piantati... Il "La" acuto dava un suono alla donna cannone che, come raccontato nel testo di Francesco De Gregori", ad un certo punto "tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò"...
Questa la mia interpretazione nell'arrangiamento...
Quel ragazzo, di cui non conosco il nome, mi ha aperto gli occhi... Quelle mie due braccia che si aprivano per toccare le due note più estreme del pianoforte, in realtà, testimoniavano un abbraccio alla protagonista della canzone...
Un'altra signora, ieri, nel corso del concerto, ha detto a me e a Claudio la seguente frase: "voi avete dato un immagine alle emozioni...ci avete fatto vedere la Musica"... Il dottore, di cui vi ho già detto, ci ha paragonati a Sergio Leone quando, ancora prima di realizzare i propri film, affidava a Ennio Morricone l'incarico di comporre le Musiche su cui, successivamente, avrebbe girato le scene...
Vedere la Musica... Bello...
E in quell'abbraccio non considerato nella partitura sta tutto il mio viaggio in Sicilia... Perché, in fondo, credo proprio di aver voluto inconsciamente abbracciare quella donna così enorme e leggera che, ad un certo punto, ha deciso di dissolversi nella nostra fantasia più dolce...
Grazie Sicilia...
Il concerto attraverso il pianoforte...
Alle 15:40 eccolo...lo strumento arriva... Sarà buono?
Eccolo nel giardino d'inverno...vicino alla piscina...
Il posto ideale per un pianista Pesce...
Ci conosciamo...
Proviamo l'assieme...
Ok...lo strumento è aposto... Questo noleggiatore siciliano è "Toscano"...qualcosa stona...
Vediamo di dargli un'accordatina...
Ok...ora non ci resta che aspettare nascosti dietro ai vetri del giardino d'inverno...
Qualcuno del pubblico si interessa all'accordatura...
Non sono riuscito a scattare ho immagini del concerto... Non sono mica un polipo?...
Fortuna che c'è la bravissima Marilin Ruffino, External Consultant e nostra ottima collaboratrice in terra di Sicilia...
Rimangono anche alcuni scatti del dopo concerto...
...con tante belle parole...
...e mentre noi parliamo lui, il mio amico di un giorno, si mette a dormire...
E' stanco pure lui...
Sta "battendo i coperchi"...
Così com'è arrivato se ne va...
Forse lo rivedrò un giorno... Dovremmo tornare in Sicilia per un secondo Tour... Forse, pur tornando, non lo incontrerò più...
Mi affeziono sempre allo strumento...anche se lo vedo per poche ore... Ricorderò per molto tempo quel bel Yamaha C5, in ordine...ai bordi dell'acqua di una piscina azzurrissima...con la sua pinna nera...come quella degli squali...anzi no...come quella dei delfini...
Buona giornata...
Nessun commento:
Posta un commento