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sabato 18 gennaio 2014

18/01/2014 Sabato pomeriggio... L'ascolto del sabato... Quando i grandi scrivevano le "canzonette"...

Buon pomeriggio...


Oggi vi propongo più ascolti dello stesso brano... Si tratta del valzer "Je te veux" di Erik Satie. Siamo portati a pensare che i compositori cosiddetti "colti" siano sempre intenti a creare Musica nel loro ambito... Invece è risaputo, e dimostrato da centinaia di casi, che i grandi compositori si sono sempre concessi il "lusso" di debordare in quella che possiamo definire Musica "Leggera"..o di "consumo"...o d'"intrattenimento"...
Pensate a Leonard Bernstein e al suo continuo stare in bilico tra i generi... Pensate a George Gershwin e a tutte le sue meravigliose Song... Ma possiamo dimenticare tutti i grandi autori romantici? Forse i loro Lieder non erano canzoni per voce solista e pianoforte da fruire in salotto, in compagnia di amici?
Certo i cicli di Schumann non sono paragonabili a "La canzone del sole" di Lucio Battisti... Tuttavia il principio è quello.


Per tornare a Satie, dovete sapere che il nostro scrisse "Je te veux" in quel periodo in cui imperava il gusto per le canzoni per i cafè chantant... Era in pieno sbocciare la Belle époque con tutto quello che si portava dietro... 
Parigi era un crocevia di stili, di influenze, di "contaminazioni"... arrivava il Jazz d'oltreoceano, la Musica orientale che tanto ha coinvolto anche Claude Debussy... Prendeva forma la Tour Eiffel simbolo, prima, dell'exposizion Universelle, poi, di Parigi e dei francesi...
Satie per inclinazione assorbiva stili e idee e li trasformava in opere nuove... Così anche questo semplice valzer, strofico con un chorus, diventa un simbolo di quell'epoca. 


Scritto sulle parole di Henry Pacory, fu dedicato a una donna che condivise molte emozioni con il compositore: Paulette Darty.
Fu scritto verso il 1897. Ne esistono diverse versioni. Quella per pianoforte e voce (pubblicata nel 1903), la più eseguita, quella per pianoforte solo, quella per orchestra di fiati, quella per voce e orchestra...a testimonianza del successo che il brano incontrò in quell'epoca fatta di godimento e di paillettes...

Vi propongo l'ascolto del brano per solo pianoforte...

... Ecco la versione eseguita dal vivo dalla pianista Chihiro Arai...




A seguire la versione per voce e pianoforte offerta dal soprano Sigune von Osten, accompagnata da Armin Fuchs...


Ed ecco una versione "Live" proposta dalla grandissima Jessye Norman, accompagnata al pianoforte da Elisabeth Cooper...




E chiudo con la versione discografica del soprano Measha Brueggergosman e della BBC Symphony Orchestra...



Buon ascolto...

A questa sera...



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