Buon giorno...
Ieri notte ho interrotto temporaneamente il mio lavoro e ho guardato la trasmissione "Linea notte" di Rai 3... Al termine l'inviata Giovanna Botteri, ha dato una notizia che mi ha toccato molto... In definitiva la storia è questa: molte decine di balene si sono spiaggiate a Puponga Beach, in Nuova Zelanda. Si sono arenate in poca acqua e non hanno mai cercato di uscire dal pasticcio...
I volontari, un centinaio, si stanno adoperando per salvare il maggior numero di esemplari possibile... Una quarantina dovrebbero sopravvivere... Per altre è stata, o sarà, la morte certa...
I volontari, un centinaio, si stanno adoperando per salvare il maggior numero di esemplari possibile... Una quarantina dovrebbero sopravvivere... Per altre è stata, o sarà, la morte certa...
L'impresa è ardua a causa della stazza dei cetacei (diverse tonnellate) e, come detto, a causa della volontà di quegli animali di restare in quel luogo.
Tralasciando la questione relativa al fatto che si tratti di un gruppo di balene, o di balene pilota o, come ha scritto un lettore polemico de "La Repubblica" online, che si tratti di globicefali, ovvero delfini, quello che mi ha colpito profondamente è stata la motivazione dello spiaggiamento di massa...
Peraltro il fenomeno è sempre più frequente...pare per i motivi di inquinamento...soprattutto elettromagnetico...
Peraltro il fenomeno è sempre più frequente...pare per i motivi di inquinamento...soprattutto elettromagnetico...
Il caso di cui sto parlando ha dello straordinario... L'intero gruppo ha deciso di fermare la propria corsa nell'oceano per non abbandonare una compagna, impossibilitata a proseguire il cammino...
Le forze l'avevano abbandonata costringendola a ripiegare verso la riva... Le decine di balene (o di delfini...ma cosa cambia?) hanno scelto di non lasciarla e di stare con lei...a costo della perdita della loro vita...
Ed è andata a finire proprio così... Più della metà degli animali è già morta...le altre pare siano riuscite a prendere il largo, obbligate dai cento volontari che si sono trasformati in angeli custodi dei generosi animali...
Può un angelo volare sulle onde del mare? Di fronte a certi "miracoli" della nostra terra, della nostra vita, tutto diventa possibile...
Può un angelo volare sulle onde del mare? Di fronte a certi "miracoli" della nostra terra, della nostra vita, tutto diventa possibile...
Sentendo quella notizia, che francamente mi ha commosso, ho subito pensato quello che, certamente, starete pensando anche voi: e noi esseri umani? Molto spesso noi non ci comportiamo così... Spesso isoliamo il diverso, lo emarginiamo, lo sbattiamo fuori dal "branco"...ci compiacciamo della nostra crudeltà...
E allora?
Allora le conclusioni tiratele voi...
Io mi limito a dire che se noi esseri umani ci ispirassimo maggiormente alla natura e agli altri suoi abitanti forse il mondo andrebbe meglio...anche per noi...
Invece dobbiamo accontentarci di queste belle favole che ci fanno sognare e ci fanno piangere di tenerezza...salvo poi dimenticarcene appena rientrati nel nostro mondo "civile"... Il mondo è strano...bellissimo e crudele... Io sto dalla parte di quelle balene (o delfini...ma cosa cambia?)...e voi?
Buona giornata...
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