Buon giorno...
Ieri vi ho indotte/i (o condotte/i) a pensare mediante l'aiuto di una semplice fotografia scattata da me un paio di settimane fa...questa...
Le parole della cara amica Grazia mi hanno aiutato a ordinare i pensieri...
Le parole della cara amica Grazia mi hanno aiutato a ordinare i pensieri...
Difficile?
Può essere...
Un tronco in riva al mare...
Un tronco nudo, spogliato del suo ricordo di componente vivo del nostro pianeta...
Un tronco in riva al mare...
Un tronco nudo, spogliato del suo ricordo di componente vivo del nostro pianeta...
Possiamo considerare quel tronco al pari di un cetaceo spiaggiato?
Sarà arrivato dal mare?
L'avrà spogliato il mare?
O l'uomo?
Troppo perfetto per essere frutto del mare e del mondo...
O forse è così preciso nelle sue spoglie mortali proprio perché l'uomo non si è interessato a lui...
Non so...
Non riesco a trovare risposte... Ammesso che sia importante avere certezze su un argomento come questo....
Io sono fatto così... Incontro una persona...un oggetto e il mio cervello mi pone mille domande... O sono io che le pongo a lui?
Ma io e il mio cervello siamo la stessa "cosa"?
Perché, a volte, mi sento di essere un altro nei panni di me stesso... Altre volte mi sento semplicemente me stesso nei panni di un altro uomo incontrati sul mio cammino...
Ma il tronco...cosa c'entra?
Forse sarebbe meglio "troncare" il discorso...
Però mi pare giusto spiegare a chi mi legge come e cosa penso... Non tanto chi sono... Perché quello non l'ho ancora capito neppure io...
Quello che penso lo posso più o meno riassumere in queste pagine...
Quello che sento lo esprimo con la mia Musica...
Diciamo che queste parole, insieme agli altri milioni di frasi scritte in questi tre anni, un mese e diciotto giorni di BLOG, dovrebbero servire a far capire meglio il mio vivere quotidianamente immerso in domande, la maggior parte delle quali fortuite... Domande in cui inciampo semplicemente vivendo...
Quando ho visto quel tronco, per esempio, ho fatto i ragionamenti che vi ho riassunti poco più sopra... Quelli ed altri... Per esempio ho pensato che quel cilindro nudo, pallido, mi ricordava il noce del "Battesimo di Cristo" di Piero della Francesca.
A questo punto quel legno è diventato quasi "mistico"...
Un legno nudo, senza gambe né braccia... Avrà patito quando glieli hanno tagliati? Perché io credo che anche le piante soffrano quando sono maltrattate...mutilate... Al contrario credo che godano dei piaceri della vita... Un sole tiepido, la rugiada...la luce...
Le piante della casa in cui vivevo da ragazzo, quella dei miei genitori, hanno sempre goduto di ottima salute... Credo che anche le innumerevoli ore di esecuzioni al pianoforte nei miei anni di studio abbiano giovato loro...
... Vedete?
... E' bastato un semplice tronco ben levigato...abbandonato...su una spiaggia che amo...per farmi volare in pensieri che da qualche parte dovevano pur essere nascosti...in questa mia testa...
...
Quel giorno,
lo ricordo come fosse ieri,
ero in giro tra i miei pensieri...
che mi volavano attorno...
finché l'ho incontrato...
Sembrava disteso
attratto da un pallido sole...
solo...
isolato...
pareva offeso
da quel suo stare immobile...
Quel legno nobile
ha attratto la mia attenzione...
Quanti anni hai?
Gli chiesi senza esitazione...
Non rispose.
Parlarono per lui i suoi anelli...
me li propose, tanti...belli...
Li contai...
Giovane non sei...e non offenderti...
Un po' mi assomigli, col tuo arrenderti...
Avevo anch'io tanti anelli...
Li ho tolti...
non ne avevo molti...
Eppure, come per te i tuoi anni,
scandivano il peso degli affanni...
Senza di loro, ora, sono più leggero.
Ti chiedo, o dolce viaggiatore,
e sii sincero...
Hai tu, dopo il tuo perderti per ore,
deciso di arenarti sulla riva
del mio fraterno e delicato mare?
O forse ti ha portato alla deriva
altra persona, taciturna e schiva,
che, incurante della tua linfa ancora viva
ti ha reso fragile vittima di un destino non voluto.
Io mi sento un po' come te,
involuto...
supinamente spiaggiato come se
aspettassi che un'altra onda del mare
venisse a prendermi senza risposte e senza sapere
dove farmi andare...
Buona giornata...
L'avrà spogliato il mare?
O l'uomo?
Troppo perfetto per essere frutto del mare e del mondo...
O forse è così preciso nelle sue spoglie mortali proprio perché l'uomo non si è interessato a lui...
Non so...
Non riesco a trovare risposte... Ammesso che sia importante avere certezze su un argomento come questo....
Io sono fatto così... Incontro una persona...un oggetto e il mio cervello mi pone mille domande... O sono io che le pongo a lui?
Ma io e il mio cervello siamo la stessa "cosa"?
Perché, a volte, mi sento di essere un altro nei panni di me stesso... Altre volte mi sento semplicemente me stesso nei panni di un altro uomo incontrati sul mio cammino...
Ma il tronco...cosa c'entra?
Forse sarebbe meglio "troncare" il discorso...
Però mi pare giusto spiegare a chi mi legge come e cosa penso... Non tanto chi sono... Perché quello non l'ho ancora capito neppure io...
Quello che penso lo posso più o meno riassumere in queste pagine...
Quello che sento lo esprimo con la mia Musica...
Diciamo che queste parole, insieme agli altri milioni di frasi scritte in questi tre anni, un mese e diciotto giorni di BLOG, dovrebbero servire a far capire meglio il mio vivere quotidianamente immerso in domande, la maggior parte delle quali fortuite... Domande in cui inciampo semplicemente vivendo...
Quando ho visto quel tronco, per esempio, ho fatto i ragionamenti che vi ho riassunti poco più sopra... Quelli ed altri... Per esempio ho pensato che quel cilindro nudo, pallido, mi ricordava il noce del "Battesimo di Cristo" di Piero della Francesca.
A questo punto quel legno è diventato quasi "mistico"...
Un legno nudo, senza gambe né braccia... Avrà patito quando glieli hanno tagliati? Perché io credo che anche le piante soffrano quando sono maltrattate...mutilate... Al contrario credo che godano dei piaceri della vita... Un sole tiepido, la rugiada...la luce...
Le piante della casa in cui vivevo da ragazzo, quella dei miei genitori, hanno sempre goduto di ottima salute... Credo che anche le innumerevoli ore di esecuzioni al pianoforte nei miei anni di studio abbiano giovato loro...
... Vedete?
... E' bastato un semplice tronco ben levigato...abbandonato...su una spiaggia che amo...per farmi volare in pensieri che da qualche parte dovevano pur essere nascosti...in questa mia testa...
...
Quel giorno,
lo ricordo come fosse ieri,
ero in giro tra i miei pensieri...
che mi volavano attorno...
finché l'ho incontrato...
Sembrava disteso
attratto da un pallido sole...
solo...
isolato...
pareva offeso
da quel suo stare immobile...
Quel legno nobile
ha attratto la mia attenzione...
Quanti anni hai?
Gli chiesi senza esitazione...
Non rispose.
Parlarono per lui i suoi anelli...
me li propose, tanti...belli...
Li contai...
Giovane non sei...e non offenderti...
Un po' mi assomigli, col tuo arrenderti...
Avevo anch'io tanti anelli...
Li ho tolti...
non ne avevo molti...
Eppure, come per te i tuoi anni,
scandivano il peso degli affanni...
Senza di loro, ora, sono più leggero.
Ti chiedo, o dolce viaggiatore,
e sii sincero...
Hai tu, dopo il tuo perderti per ore,
deciso di arenarti sulla riva
del mio fraterno e delicato mare?
O forse ti ha portato alla deriva
altra persona, taciturna e schiva,
che, incurante della tua linfa ancora viva
ti ha reso fragile vittima di un destino non voluto.
Io mi sento un po' come te,
involuto...
supinamente spiaggiato come se
aspettassi che un'altra onda del mare
venisse a prendermi senza risposte e senza sapere
dove farmi andare...
Buona giornata...
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