Buon giorno...
Ieri vi ho chiesto di fare uno sforzo... Immaginare...in un giorno di festa di un mese d'estate...quasi un lavoro per chi ama non pensare almeno nel periodo del meritatissimo riposo...
Nessuna/o era obbligato a farlo... In queste pagine nessuno è obbligato a fare niente (tranne votarle...ah ah ah ah ah)...
Torniamo seri...
L'immagine su cui vi ho chiesto di riflettere era questa... MARGHY, nei COMMENTI, ha scritto cose molto belle...e vere...
Che cosa ci avete visto? Nulla? Ognuno ha la fantasia che si merita... Io, e con me credo molti altri (per esempio Marghy), ci ho visto una farfalla... Lo ammetto...da qualche giorno le farfalle sono diventate uno dei Leitmotiv delle mie giornate... Ho pure ritrovato la mia farfallina portafortuna a cui tenevo tanto... Sarà un segno?
Avete notato, poi che ne è comparsa una animata anche nel BLOG, in alto a destra, subito sopra i pesciolini? Credo che riproduca un esemplare di Iphiclides podalirius...quella farfalla bellissima che incontriamo sempre nelle nostre campagne...
Quelle nuvole in cielo indiscutibilmente ricordano una farfalla... come a dire...la natura imita se stessa ma non limita se stessa...ci suggerisce i suoi aspetti irrinunciabili per una vita degna di essere vissuta in armonia con il mondo che sempre più violentiamo...
Ma questo è un altro discorso...magari lo approfondirò in un altro POST...devo stare nel tema...altrimenti rischio di "andar per farfalle"...
Amo le farfalle perché ogni volta che le incontro, e sono tante, mi fanno pensare... Che pensieri possono far nascere? Belli e brutti...comunque intensi...
Una farfalla è al tempo stesso elegante, bellissima...ma anche fragile... Ecco una farfalla mi ricorda il nostro intimo essere...un mondo meraviglioso fatto di colori ma sempre in bilico verso lo sgretolarsi...
Una farfalla vola, è leggera, compie evoluzioni...come noi, come fa la nostra anima... La bellezza della farfalla dura poco... Quanto? Poco, troppo poco, pochissimi giorni da quando inizia il suo ciclo di uovo che si trasforma in bruco, in pupa (che strano nome, vero?) e, finalmente, in farfalla...
Pochi giorni, forse qualche settimana...poi quel mucchio di colori armonizzato in aquilone in miniatura svanisce nel nulla... Noi non ce ne accorgiamo perché, nel frattempo, altre farfalle sono nate, pronte a morire...
La farfalla ci ricorda e ci riassume in pochi istanti quello che è il senso della vita di noi tutti esseri viventi...
Però ci racconta anche una bella favola...quella di un essere brutto, come il bruco (che poi, a dire il vero, ha una sua bellezza intrinseca) in grado di trasformarsi in pochi istanti in un capolavoro di armonia...
Allora c'è speranza...
Poi c'è il dualismo tra la farfalla diurna e quella notturna. Quest'ultima è meno affascinante...ci fa quasi ribrezzo, a volte... Quelle grosse sembrano quasi pipistrelli... Si armonizzano con la notte, rifiutano i colori accesi, vivi e stupendi delle sorelle del giorno... Eppure l'abito da sera, per noi umani, è più sfavillante di quelli di tutti i giorni... Ma nel mondo animale tutto ha un senso... Se la falena si veste di scuro avrà i suoi buoni motivi... A me le due farfalle, ancora una volta, ricordano il nostro io... Solare, proprositivo...e, al tempo stesso, chiuso, intimista...ai confini con il cupo e drammatico autismo...
E poi ci sono le farfalle metaforiche, nello stomaco e nel cuore ... Le prime le considero positive... Sono quelle che ti formicolano dentro quando hai o fai qualcosa che ti piace... Quando vai sulle montagne russe...quando sei innamorata/o... Quelle nel cuore, invece, ti agitano... Ecco...quando hai paura...quando soffri uno stato di pena hai le farfalle nel cuore... Ed è difficile cacciarle...
Ora vi racconto una storia di questi giorni...
Dalla mia finestra, in questi giorni, vedevo sempre "duettare" intorno a un cespuglio di lavanda una coppia di Iphiclides podalirius... Belle, armoniose...veloci e lente...a seconda dei momenti... Così agitate che spesso, vedendole con la coda dell'occhio, le scambiavo per un estraneo che si aggirava in cortile...
Dalla mia finestra, in questi giorni, vedevo sempre "duettare" intorno a un cespuglio di lavanda una coppia di Iphiclides podalirius... Belle, armoniose...veloci e lente...a seconda dei momenti... Così agitate che spesso, vedendole con la coda dell'occhio, le scambiavo per un estraneo che si aggirava in cortile...
Ieri mi sono avvicinato... Sapevo che questa mattina avrei fatto il POST sulle farfalle...mi piaceva fare loro qualche scatto...
Ho incominciato da lontano...e loro, imperterrite a volare alla ricerca di polline... Mi sono avvicinato...sempre di più... Una di loro mi ha colpito di più... Era armoniosa...ma strana...
Mi sono avvicinato... Quando ho raggiunto una distanza minima ho fatto la scoperta... Alla farfalla mancava una coda e parte dell'ala posteriore destra...
Sapete? Ci sono rimasto proprio male... Come le prime volte che incontravo persone con handicap importanti... Non me l'aspettavo, proprio come in certi momenti della vita in cui sono venuto a contatto per la prima volta con le menomazioni altrui...
Ho pensato che fosse un segnale ulteriore... La farfalla sembrava dirmi: "si può essere armoniosi anche senza avere parti di noi"... Lei volava leggera incurante delle proprie parti mancanti... Io mi sono affezionato al suo essere incompleto... Mi sono ulteriormente avvicinato... Lei non ha avuto paura... mi è volata intorno... Ci siamo sfiorati...
Poi sono tornato in casa...e ho continuato a guardarla...come si fa con i bambini quando li lasciamo da soli a giocare e a fare le prime scoperte...
C'è sempre un senso in quello che succede...
Mi congedo da voi con due poesie... La prima l'ho già pubblicata...precisamente nel POST mattutino dello scorso 5 novembre. E' di Bruno Lauzi... Appartiene a una raccolta di sue poesie che lui stesso mi regalò una sera che l'accompagnai al pianoforte... Era già malato, e gravemente, di Parkinson... La poesia s'intitola "La mano" e parla di una mano farfalla...
La mano
La mia mano farfalla
bestiola spaventata
frullo d'ali improvviso
di preda impallinata
di rifugio in rifugio
di taschino in taschino
ha una sola speranza:
che voi dimentichiate
le sue dita agitate
che riempion la stanza
mentre s'inventa il vento
o vi racconta il mare...
Nata per lavorare
sul palco della vita
per farsi perdonare
arranca inutilmente,
eppure l'ho avvertita:
faccia quel che si sente,
io la continuo a amare,
pur se perdutamente.
L'altra poesia, più breve, è di Tonino Guerra, poeta, filosofo, sceneggiatore, sognatore...scomparso lo scorso anno, il 21 marzo...quando nasce la primavera... Di lui vi ho parlato pochi giorni fa quando ho pubblicato il cortometraggio del regista russo Andrey Khrzhanovsky dedicato a Federico Fellini...
La sua breve poesia è questa...
La farfàla
Cuntént própri cuntént
a sò stè una masa ad vólti tla vóita
mó piò di tótt quant ch’i m’a liberè
in Germania
ch’a m sò mèss a guardè una farfàla
sénza la vòia ad magnèla.
a sò stè una masa ad vólti tla vóita
mó piò di tótt quant ch’i m’a liberè
in Germania
ch’a m sò mèss a guardè una farfàla
sénza la vòia ad magnèla.
La farfalla
Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.
(Tonino Guerra, da “I scarabocc”)
Buona giornata...
Ciao Maestro, sai cosa sto notando visitando il tuo blog e il profilo FB?
RispondiEliminaMolte volte scrivi di sensazioni, paure, debolezze e noto che ciò scatena i sentimenti di molti lettori-lettrici e penso che questo blog sia "un luogo incontaminato" lontano dai canoni odierni della nostra società talvolta asettica, dove tutti RIESCONO a scrivere di se stessi e del proprio IO.
Bravo e grazie davvero!