Care lettrici e lettori fedeli, il conteggio di Net-parade,ogni mese, parte da zero. E' mia intenzione posizionare il mio BLOG nel punto più alto possibile delle classifiche. Per farlo ho bisogno del vostro aiuto. Cliccate sul banner qui sopra. Non occorrono dati personali, basta cliccare su "sì, confermo il voto"...SI PUO' FARE OGNI ORA! GRAZIE!

domenica 14 luglio 2013

14/07/2013 Domenica mattina... PENSIERI SERI... Dove va a finire il tempo?

Buon giorno...


Ieri l'ho promesso...oggi lo mantengo... Parlerò del tempo che se ne va...che poi è una costante dei miei pensieri... Quante volte ne ho già scritto? Ho perso il conto... E' uno dei pensieri fissi...ma di chi no lo è?


Il tempo... 
Ieri mi chiedevo questo...e (mi) cito letteralmente: "Ci sarà un deposito dei giorni perduti...no...non perduti...andati?  Perché i giorni che passano non si devono perdere per forza... Si possono spendere, vivere (che poi è un po' la stessa cosa), rincorrere... Allora diciamo così...dove vanno a finire i giorni che se ne sono andati, uno dietro l'altro?"


Incomincerò col postarvi una bellissima canzone di Vinicio Capossela: "Il paradiso dei calzini"... 

Vinicio Capossela scrive, e canta: 


Dove vanno a finire i calzini 
quando perdono i loro vicini  
dove vanno a finire beati  i perduti con quelli spaiati 
quelli a righe mischiati con quelli a pois 
dove vanno nessuno lo sa 
Dove va chi rimane smarrito 
in un'alba d'albergo scordato 
chi è restato impigliato in un letto 
chi ha trovato richiuso il cassetto 
chi si butta alla cieca nel mucchio 
della biancheria
dove va chi ha smarrito la via
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano tutti vicini
nel paradiso dei calzini..
Chi non ha mai trovato il compagno
fabbricato soltanto nel sogno
chi si è lasciato cadere sul fondo
chi non ha mai trovato il ritorno
chi ha inseguito testardo un rattoppo
chi si è fatto trovare sul fatto
chi ha abusato di napisan o di cloritina
chi si è sfatto con la candeggina
Nel paradiso dei calzini..
nel paradiso dei calzini
non c'è pena se non sei con me
Dov'è andato a finire il tuo amore
quando si è perso lontano dal mio
dov'è andato a finire nessuno lo sa
ma di certo si trovera' la'..
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano uniti e vicini
nel paradiso dei calzini
non c'è pena se non sei con me
non c'è pena se non sei con me

Vale la pena ascoltarla... Vi suggerisco questo LINK nel quale la meravigliosa canzone (che, in verità, ricorda un po' il simpatico motivetto di Braccio di ferro) è accompagnata dalle belle immagini di più autori caricate da Annalisa Mancuso e tratte dalla pagina Facebook "La pagina dei panni stesi"...
Dopo tutto questo discorso sui calzini voi vi e mi chiederete: "ma il tempo...cosa c'entra?"


C'entra perché la mia domanda di partenza era la stessa della canzone: dove va a finire il tempo? Ma proprio tutto il tempo...quello vissuto, quello perso, quello guadagnato, quello subito, procrastinato... Esiste un deposito del tempo? Sì, lo so...il tempo è immateriale... Però lo si tratta come se fosse una "cosa"... Mi dai il tuo tempo? Oppure...ti do il mio tempo... E ancora...non trovo il tempo... E poi, scusate, non esiste la banca del tempo? Ma il tempo, una volta che è volato via, dove va?
Da sempre l'uomo cerca di fermare il tempo... Lo faceva con le statue, con i quadri...poi ha imparato a fotografarlo...a filmarlo...
Uno scatto fotografico non è forse una testimonianza del tempo che è stato? 


Però questi "sistemi", artistici fin che volete, sono statici...sono un appunto emozionale... Io fotografo, filmo, me stesso, le persone che mi stanno a cuore... Nei loro volti, nelle loro azioni "imbalsamate" su pellicola (ora è tutto digitale...ma è lo stesso) c'è solo il ricordo di quel tempo che ora non c'è più...
Ma quel tempo...dov'è andato? Dove viene stoccato? Galleggia nell'aria imprigionato dall'atmosfera? O parte come un missile e va altrove...ma un altrove lontanissimo...lontano anni luce...
O si sposta solo un po'...in un'altra dimensione...vicinissimo a noi ma irraggiungibile...


Se la scienza ogni giorno ci insegna che non c'è limite a nulla...che l'immaginazione non riesce a stare al passo con quello che esiste sul serio nel cosmo, allora perché non poter credere che anche il tempo, il nostro tempo passato continui a esistere, a galleggiare...e non solo nel nostro ricordo?
La scienza ci dice che se avessimo un telescopio potentissimo, così potente da poter inquadrare da vicino la terra da un luogo lontano milioni di anni luce, noi potremmo vedere ancora i dinosauri pascolare beati (ma poi, pascolavano? Ed erano beati?)... L'immagine delle stelle che ogni sera contempliamo in cielo non è attuale ma è antica di milioni di anni...tanto è il tempo che impiega a raggiungerci...
Allora il tempo passato è raggiungibile? E' Replicabile?


Ci conviene?
Pensate un po'... Da un lato potremmo ritrovarci nel tempo in cui c'erano ancora i nostri cari, i nostri amori importanti...dall'altro non potremmo evitarci i periodi brutti, drammatici... Ogni tempo, bello e brutto, passa e va... Certo il tempo bello corre molto più velocemente di quello brutto...è la legge del nostro cervello... La durata psicologica delle cose belle è diversa da quella dei brutti momenti... Ogni tempo, bello e brutto, se si posiziona in una dimensione da noi (eventualmente) raggiungibile diventa ripetibile...
Ci conviene? Chiedo ancora una volta...
Intanto che penso (e scrivo) queste cose continuo a domandarmi: ma dove va a finire il tempo? Dove lo posso ritrovare? Rimarrà solo fissato nel nostro cervello (e quindi nel nostro cuore)? Ma se è vero, ed è vero, che il nostro cervello è usato per un'infinitamente bassa percentuale della sua potenzialità non potrebbe essere proprio lui il mezzo per ritrovare il nostro tempo?


Sono domande troppo grandi per me...per tutti, credo...
Sono domande troppo grandi da porsi in una domenica mattina di piena estate... E' allora non pensateci troppo neppure voi... Anzi...scusate se vi ho fatto perder tempo dietro alle mie elucubrazioni... 


Uscite, andate a divertirvi...siete ancora in tempo...

Buona giornata...


  •  



Nessun commento:

Posta un commento