Buon giorno...
Giorni cupi quelli di oggi con un nuovo papa che sta per arrivare... Morto un papa se ne farà un altro...anzi due...visto che il papa uscente è vegeto e vivente... Che strana situazione...un papa per ogni stagione...come due vie crucis per una stazione... Chissà dove andremo...se andremo avanti o indietro...nel nome di San Pietro e dei suoi discendenti...
Intanto a Roma uno stuolo di cardinali è arrivato...pronto a votare per il nuovo porporato che scalerà il papato... Chi sarà? cosa farà? Cosa dirà? Italiano o straniero? Papa bianco o papa nero? Lo aspetta il mondo intero...
In attesa del verdetto che tra poco sarà letto vi consiglio la lettura di una storia, un'avventura... I paffuti cardinali, silenziosi ma cordiali, sono là dietro alla porta...pure in questa Storia storta...
Le messe dimesse...
Voi direte: "come potrà essere una messa dimessa?" Una messa, per il fatto stesso di essere una messa non può essere dimessa!" Eh, lo so...voi ragionate bene...ma non con il senno della storia storta...che lontano vi porta solo se vi lasciate guidare nel farneticare...
Dunque attenzione... Non pensiate che la messa dimessa sia l'ultima funzione celebrata dal papa prima del suo abbandono del trono di Pietro...
No, care lettrici e cari lettori, la messa dimessa è un'altra cosa... Ma partiamo dall'inizio... Dio creò il mondo...e per ultimo creò l'uomo... Eh..no...non così dall'inizio... Partiamo dall'inizio di questa storia storta...
In assenza di papa tutti i cardinali vennero nella città eterna... Almeno lei eterna lo era, fortunatamente... Nessuno degli alti prelati si perse perché tutti conoscevano bene i punti cardinali... E poi...vi immaginate se gli uomini di chiesa perdessero la bussola?
Ad ogni buon conto tutti quei paffuti cardinali si trovarono nel luogo prevosto, PARDON, preposto all'elezione del nuovo papa... E incominciarono a parlare e bla bla bla di qua...e bla bla bla di là...e sua santità di su...e sua santità di giù... Finché un suono di tromba li richiamò all'ordine...al proprio ordine... Chi era gesuita, chi francescano...chi carmelitano scalzo... Questi ultimi si riconoscevano perché avevano dei geloni ai piedi non indifferenti...infatti partecipavano alle discussioni anche loro... Come detto, ecco il suono della tromba: PA-PA, PA-PA, PA-PA-PA-PA-PA-PA... Urka che squillo! Calò un silenzio di tromba, PARDON, di tomba... E lì, di tombe, ce n'erano tante davvero! Il Camerlengo, presentò il programma dei giorni successivi... Il primo impegno importante l'avrebbero avuto a tavola. Era infatti giunto il momento della prima cena... Sempre meglio dell'ultima cena, pensò qualcuno sornione... Naturalmente i cardinali, spirituali fin che volete, erano, sino a prova contraria, esseri umani... Si rendeva quindi necessaria una buona mangiata... Come prima portata fu presentata una serie di prelibatezze chiamate "l'antipasto dell'anticristo", con un ottimo San Daniele e un gustoso San-guinaccio e un trionfo di capesante, tutti innaffiati da ottima San-gria... Il cuoco, un frate domenicano che lavora solo nei giorni festivi, cercò di presentare piatti di ogni parte del mondo...per non offendere nessuno...
Passarono presto ai primi... Qualcuno non poté fare a meno di esclamare "beati gli ultimi!"... E arrivò un enorme vassoio carico di cappellette alla San-toreggia! Che buoni...il pranzo procedeva da Dio... Ma nulla poté battere un fritto mistico di proporzioni bibliche! Avrebbero bevuto volentieri un brut...ma i quei giorni di santo offizio no si poteva avere nulla di brut... Quindi innaffiarono il tutto con un delizioso Don Perignon! E siccome qualcuno gridò, come detto, "beati gli ultimi", ecco gli ultimi...i dolci... Una Saint Honoré, una torta Paradiso accompagnate da un delizioso Vin Santo... E dopo il caffé, ci bevvero dietro una bella SaNbuca... Come dite? Si dice SaMbuca? Oh beh...ma questa è una storia storta...tutto si raddrizza come più aggrada... Quindi la San-buca arrivò a deliziare le pance prominenti dei larghi prelati che non si osarono chiamarla "ammazzacaffè"...perché gli uomini di chiesa non ammazzerebbero neppure una mosca...figuriamoci il caffè... Anche se qualcuno affogò volentieri un chicco di caffè, comunemente chiamato "mosca", dentro la saNbuca...
Alla fine di questo pranzo i cardinali erano più morti che vivi... Furono assaliti da un abbiocco inconsueto... Già si prefiguravano una lunga dormita sino al giorno dopo... Ma l'inflessibile camerlengo proruppe in un fragoroso "Eh no! Ora non si può. Ora ogni cardinale dovrà recitare una lunga messa!"
Apriti cielo! Nessuno volle pronunciarsi ma a ognuno di loro venne un diacono per capello! Una rabbia perpetua che non cessava! Ma il camerlengo continuò: "dobbiamo procedere col vento in poppa perché entro il 19 marzo dobbiamo eleggere il santo padre... Altrimenti come facciamo a festeggiare la festa del papa(')?"
Tutti furono riuniti nella Cappella Sistina... Si stima che ci fossero quasi duecento cardinali... Ma sembravano quattrocento...perché, dopo la cena, si erano allargati di molto...
E così, mostamente...PARDON, MESTAMENTE, ogni cardinale si recò nella chiesa in piena elaborazione dei contenuti alimentari appena introiettati, accusando il camerlengo di cattiva gestione della loro digestione... Incominciarono la celebrazione che non fu proprio una messa della Madonna... La fecero corta....poche parole, una predica stringata...insomma, per farla breve, il popolo di fedeli assistette basito a un sacco di messe dimesse... Ma tutti pensarono che i retti cardinali avessero molta fretta di chiudersi con clave per nominare il nuovo pastore...
In breve, sul tetto della Cappella Sistina, venne alzato il comignolo per le fumate... E a coloro che osavano fare illazioni sui cardinali che celebrarono messe dimesse solo perché avevano alzato troppo il gomito, questi gli alzarono il mignolo...perché a un alto prelato non si addice l'alzata del dito medio...
Buona giornata...
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