Buon giorno...
Ultimo giorno di un anno così e così... Bello per certi aspetti...brutto per altri... Non vi sto a elencare le cose positive e negative del 2013... Molte le abbiamo in comune, io che scrivo e voi che leggete... Altre sono del tutto nostre...personali...
Chiudo con un "Pensiero serio" che scaturisce da una fotografia...anzi...da una cartolina...questa...
Ricordate?
Per forza...era soltanto ieri mattina...
Quei bimbi di un tempo erano felici...almeno in quella fotografia... Sono certo che lo erano più di noi... Nonostante tutto... A quei tempi c'era sicuramente la guerra...il regime...forse...la fame... eppure, anche ascoltando i racconti dei nostri vecchi, a quei tempi si era più sereni...si rideva di gusto... Oggi non c'è nulla di smodato...di smisurato se non la volgarità...il frastuono... A scuola io non vedo mai alunne e alunni così allegri...
Oggi i ragazzi sono molto più "evoluti"...più veloci...crescono prima e, allo stesso tempo, mantengono una fase adolescenziale protratta in un tempo lunghissimo...infinito...
Oggi i giovani sono veloci...sarà merito dei computer...della tecnologia...ma sono anche molto più fragili...troppo fragili...troppo ansiosi... Veloci, precoci...feroci...atroci nel loro farsi del male con le loro psicosi di giovani donne e uomini che crescono in una società "malata"...
Ma non è questo il POST per parlare di questo... Lo farò un'altra volta... Anche perché, in base al patto stipulato con me stesso, mi manca ancora un quarto d'ora ed è finito il mio tempo...
Per "raccontare" la cartolina di ieri mi servirò, ancora una volta, delle parole degli altri... In questo caso prendo a prestito i pensieri del grande scrittore Daniel Pennac e dal suo "Diario di scuola", edito da Feltrinelli...
"Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova una sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica ... Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini ... E alcuni colleghi ... non sopportano di dover dirigere la banda del paese. Sognano tutti la Filarmonica di Berlino..."
Mi piace tanto questo passo...
Certo torna proprio utile a coloro che vivono di scuola... La metafora degli strumenti musicali, tutti utili nonostante la loro diversa funzione all'interno di un'orchestra, ci deve far riflettere... E, come ho scritto, non deve far pensare solo noi insegnanti... Ma anche i genitori, i datori di lavoro e tutti coloro che vivono in una società variegata e fantasticamente dissimile come la nostra e tutte le altre del mondo...
Non aggiungo altro...bastano queste parole... Più di tutte bastano quelle del grande scrittore francese, come sempre all'altezza della situazione...
E' riuscito a dare colore e calore alla metafora dell'orchestra...a dare importanza a chi suona il triangolo...
Aggiungerei che proprio quest'ultimo, costretto dalla partitura a stare montagne di battute, decine di minuti, in attesa del suo momento, è maggiormente in grado di ascoltare gli altri, di mettersi in ascolto, in sintonia... Certamente più di un primo violino che, molto narcisisticamente, e aggiungerei egoisticamente, pensa al suo suono, alla sua melodia e quasi mai (anche se non è detto) al "tutti"...
... Per il resto...fate vostra la metafora di Pennac e trasferitela nel vostro mondo...alla ricerca dei vostri suonatori di triangoli...dei vostri scacciapensieri...
Buona giornata...
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