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domenica 1 dicembre 2013

01/12/2013 Domenica mattina... PESCIADE...La neve e la pala...

Buon giorno e...buona domenica...


Sembra incredibile...sino a qualche giorno fa ci si lamentava, o quasi, delle temperature decisamente poco invernali...
Clima caldino...poca pioggia...quindi nessuna umidità... Gli alberi che sì, erano diventati "rossi" come il fuoco, ma non perdevano le foglie...
Poi, per magia, arriva lui, dicembre...e si porta dietro, forse meglio dire avanti - visto che è successo il 30 novembre-, il clima più consono all'inverno...


Nel nostro enorme libro tutto da scrivere che è la nostra vita, l'arrivo di dicembre rappresenta una grande voltata di pagina... VROM...e il foglione è andato a sinistra del libro... 
Che poi...VROM sarà il rumore che fa il foglione ideale, e idealizzato, della nostra vita? Ho forse sarebbe meglio scrivere VORSH...o FRRR...o SBASCH...
Non è importante l'onomatopea della voltata di pagina della nostra vita... E' importante il concetto... Finisce un mese, ne arriva un altro e la vita, piano piano, va avanti...


Vi avviso fin da subito che non ho nessuna voglia  di fare un POST  triste...anche perché quest'anno, più degli ultimi appena passati, avverto un certo spirito natalizio che non voglio farmi turbare dai pensieri che spesso entrano con prepotenza nella mia testa e rovinano la festa... Azione molesta, che...lancia in resta...a ogni disturbo d'umore si presta...


Vedete? Mi sta già scattando il vizietto della rima...pure quando scrivo in prosa, usanza giocosa, che bene si sposa, con questa mania sfiziosa di assonare ogni cosa...
Nulla...oggi va così...mi scappa la rima... E pensare che lo scorso anno, il primo dicembre, avevo citato la canzone del lungometraggio d'animazione "Anastasia"..."Quando viene dicembre"..e ci avevo fatto sopra un bel po' di considerazioni "filosofiche"...
Ora, con questa storia della rima dovrò per forza fare una poesia... Ma su cosa? Su dicembre? Uhm...ne ho già comunque parlato lo scorso anno... Allora sulla neve? Uhm...potrei...
... E se fosse sulla spalatura della neve? Impresa ardua...faticosa...quasi come lo spalare un metro di neve... 
Tanto più che mi viene da usare il dodecasillabo... Vediamo un po' se questa mattina, di buon'ora, sono ispirato... 
Ma non potevo dedicarmi al più consueto endecasillabo?
Ma non potevo dormire?



Spalando s'impara...

Sapete che dico in questa mattina
nel giorno di festa che ormai si avvicina?
Affermo convinto che il dolce riposo
è assai funestato da un manto nevoso!

Tu pensi: "domani non faccio un bel niente"
e sogni di stare lontan dalla gente.
Sei ben ben deciso a restar sul divano,
l'idea ti accarezza e ti sfiora pian piano.

Ti alzi ti rechi veloce nel bagno
e prima di fare qualsiasi bisogno
ti viene un'idea perlomeno bislacca
guardare là fuori e non fare la cacca.

"C'è tempo, con calma stamane non cedo
un sano cazzeggio al mio corpo concedo".
Così, soddisfatto tu vai alla finestra
e, con un'azione alquando maldestra,

spalanchi le porte e tutte le ante,
e dalle finestre escon fuori, ma tante,
parole un po' accese ed imprecazioni
"ma porca miseria che gran due cogl...ni!

Di festa doveva venir giù la neve
che rende ogni cosa leggera ma greve?"
E io che ho paura dell'acqua che bagna,
e che per sfortuna risiedo in campagna,

mi vedo costretto a dover rinunciare
a tanto dormire e al molto mio oziare.
Addio bei propositi di stare in panciolle
costringo il mio fisico, piuttosto molle,

a uscire di casa e, pala alla mano,
combattere contro un gigante da nano...
Un colpo, poi altri, mi faccio un po' pena
ad ogni spalata si spacca la schiena.

Mi metto a parlare a me stesso a gran voce
col cuore che batte assai più veloce:
"Dai povero, sveglia, e fatti coraggio
la neve non scende da dicembre a maggio!"

E colpo su colpo scolpisco un sentiero
e mentre scolpisco mi nasce un pensiero:
"apprendo un mestiere che non amo fare
si tratta purtroppo del duro spalare.

Lavoro che serve soltanto a me stesso,
un sacco di ore buttate nel cesso.
Eppure se avessi dovuto pagare
qualcuno chiamato al mio posto spalare

avrei speso soldi del mio patrimonio
un danno notevole, un gran pandemonio.
Allora, diciamolo, è certo assai meglio
non stare a dormire e restare sveglio.

Inoltre a fare 'sta grande fatica, 
del corpo mio flaccido non certo amica,
capisco una massima neppure assai rara
La neve c'insegna: spalando s'impara.


Buona giornata...

  










1 commento:

  1. Ah troppo bella !!! Mi tocca insegnarne qualche pezzetto ai bambini...come al solito!!! :-)

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