Buon pomeriggio...
Oggi, per l'ascolto del sabato, vi posto il Concerto per Clarinetto e Orchestra in La maggiore, KV622, di Wolfgang Amadeus Mozart. Si tratta di una delle ultime opere del grande compositore. Il suo catalogo è cronologico. Sappiamo che il suo ultimo lavoro, La Messa da Requiem, incompiuta, porta il numero KV 626... Va da sé, pertanto, che il concerto in questione risulti essere la quintultima composizione del corpus compositivo di Mozart, morto precocemente a trentacinque anni ma miracolosamente prolifico...
Il concerto fu scritto per il clarinettista Anton Stadler... Ai tempi il clarinetto era ben diverso da quello attuale... Si chiamava corno di bassetto e aveva chiavi e modalità esecutive diverse. Tuttavia, ancora oggi, questo risulta essere uno dei brani preferiti dai clarinettisti moderni... Soprattutto per la grande maestria con la quale Mozart porta a spasso lo strumento nel suo esteso registro... Il clarinetto è uno strumento altamente espressivo... Questo concerto mette in luce tutte le sue caratteristiche... Il tono dolce, malinconico, quello grottesco, quello spiritoso.
Vi propongo l'esecuzione al Teatro La Fenice di Venezia, nell'ambito della stagione 2010-2011, 'Nel segno di Mahler'.
Si tratta della versione ricostruita per clarinetto di bassetto, accompagnato dall'orchestra da camera senza oboi, trombe e tromboni. Mozart sapeva fin troppo bene che quegli strumenti avrebbero dato fastidio alle frequenze del clarinetto....
Al clarinetto di bassetto troverete Vincenzo Paci
Al clarinetto di bassetto troverete Vincenzo Paci
Sorreggerà il solista l'Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Diego Matheuz...
Ancora due parole...
Nei tre movimenti si attraversano molti climax...
L'Allegro iniziale, in La maggiore, inizia con disimpegnata leggerezza e soavità ma finisce spesso ad attraversare momenti di introspezione e malinconica tristezza. La fa da padrone un virtuosismo impegnativo.
Wolfgang Amadeus Mozart - Allegro dal Concerto per clarinetto e orchestra KV 622
L'Adagio, in Re maggiore, si snoda in un canto dolcissimo e di un lirismo estremo...tanto da ricordare la voce umana... Bellissimo...
Il Rondò finale, in La maggiore, conclude con allegria l'intero concerto... Le malinconiche parentesi del primo movimento e il canto spiegato ed emotivo del secondo sono solo un ricordo. Ora c'è spazio solo per la festa...
Ascoltatelo con devozione...rilassatevi e fatevi cullare... La giornata sarà migliore...dopo...
A questa sera...
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