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domenica 29 dicembre 2013

29/12/2013 Domenica mattina... PENSIERI SERI... Il giorno pigro...

Buon giorno...



Domenica... Giorno di festa...in un periodo di feste continue... C'è di che stare tranquilli. Nessuno si sentirà in colpa se non farà assolutamente nulla in questa giornata...
Io, e lo sapete, ho sempre provato sensi di colpa nei giorni in cui ho cessato ogni tipo di lavoro e mi sono riposato... Sono stato uno stolto! La domenica, per me, ha da sempre rappresentato il giorno in cui, libero da impegni, potevo lavorare sodo per comporre, studiare il pianoforte, terminare i lavori arretrati... E in quel super lavoro mi sono sempre crogiolato...


Voglio augurarmi che il limitare il mio tempo al BLOG sia anche un modo per iniziare a dedicarmi qualche spazio per il dolce far niente...che può significare dormire, suonare, passeggiare, cazzeggiare...insomma...tutto quello che il "protocollo" settimanale non prevede...
Ecco allora che, per la redazione di questo POST del mattino, mi faccio aiutare da Thich Nhat Hanh, monaco buddista vietnamita, nonché poeta, studioso e attivista dei diritti umani. 



Vive a Plum Village, un monastero e centro di meditazione in Francia. Viaggia in tutto il mondo per condurre ritiri sull'arte di vivere in presenza mentale...


Allora prendo a prestito le sue parole a proposito di quello che lui definisce il "Giorno Pigro"... Le parole che seguono sono tratte dal suo libro "Semi di felicità, coltivare la consapevolezza insieme ai bambini", 2012, Edizioni Aam Terra Nuova, Firenze.


Ecco le sue parole...

"In tutti i centri di pratica nella tradizione di Plum Village del mondo c'è un Giorno Pigro alla settimana senza attività programmate all'infuori dei pasti. Quando sappiamo come vivere in profondità, il Giorno Pigro può diventare per noi il momento più squisito della settimana. Oziare non vuol dire non praticare, vuol dire solo praticare per conto proprio. Non ci sono campane che ci chiamano alle attività, non c'è un programma da seguire, ciascuno è libero di fare quel che desidera, incluso dormire o leggere. Il Giorno Pigro è proprio un giorno sacro, un po' come lo Shabbath in altre tradizioni. Durante il Giorno Pigro cerchiamo di oziare il più possibile. Non è poi così facile stare in ozio, dal momento che siamo abituati a fare sempre qualcosa. Se vogliamo, possiamo riposarci su un'amaca; possiamo praticare per conto nostro la meditazione camminata o seduta, o ancora organizzare un pic-nic o una gita. Possiamo spegnere il telefono e il computer e darci spazio e tempo per quelle cose che non riusciamo a fare durante il resto della settimana: una lunga passeggiata, per esempio, comporre una poesia, prepararci una tazza di tè da sorseggiare lentamente mentre contempliamo il cielo, invitare un amico a sedere con noi in silenzio godendo della compagnia reciproca. Qualunque cosa facciamo, la facciamo in presenza mentale, perché quello è il modo migliore per godercela a fondo.
Non fare nulla è semplicemente stare bene con noi stessi e con ciò che abbiamo intorno è una pratica profondissima: abbiamo tutti dentro un'energia che ci spinge di continuo a fare questo o quello. Non siamo capaci di sederci e sdraiarci tranquilli e star bene con noi stessi o goderci un magnifico cielo: non possiamo sopportare di starcene senza far niente. E' necessario che pratichiamo per trasformare questa energia dell'abitudine che ci spinge sempre a far qualcosa, a dire qualcosa. Se ci riusciamo, il Giorno Pigro darà i suoi risultati. Se non possiamo prenderci tutta una giornata possiamo ritagliarci mezza giornata o qualche ora della settimana. Ogni Giorno Pigro può offrirci svariate cose da fare - più esattamente, da essere..."


E allora... Buon Giorno Pigro a tutte/i...



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