Buon giorno...
Ieri ho postato questa fotografia per il consueto "immaginando"...
Come vi ho detto ieri, quel giorno ero alle prese col computer e il cellulare...nello stesso momento...prima dell'inizio del concerto di Chick Corea all'Outlet di Serravalle... Era il 24 luglio di quest'ultima estate e l'amico FRENCH mi ha teso un'"imboscata" fotografica proprio nel momento della mia massima attività di connessione...
Prima di andare oltre vi voglio far leggere un passo tratto dal libro di Jon Kabat Zinn: "Riprendere i sensi", edizioni TEA, 2013...
[...] "Ora invece la nostra esperienza personale, interiore, è che gli avvenimenti si susseguono a un ritmo così accelerato che quasi non sappiamo quello che accade intorno a noi, né a livello individuale né a livello collettivo. Come la proverbiale rana messa nell'acqua poi riscaldata progressivamente, spesso noi non ci rendiamo conto di quanto veloci e frenetiche e bollenti siano diventate le cose per noi finché non sentiamo che si sono fatte davvero roventi, ossia finché la rana non muore senza cercare di saltar fuori, come invece avrebbe fatto se fosse stata gettata fin da subito nell'acqua troppo calda. La velocità stessa ci è arrivata alle spalle di soppiatto; a poco a poco è diventata uno stile di vita dal quale ora siamo dipendenti, al quale ci sottomettiamo senza resistere e senza rendercene conto. Veniamo trascinati in un'accelerazione perpetua con l'aspettativa sempre crescente di fare più cose e più in fretta, di elaborare quantità infinite di informazioni, di essere gratificati all'istante, non fosse altro che dalla velocità alla quale il nostro computer si accende al mattino (ammesso che l'avessimo spento)".
Devo dire che mi immedesimo molto in questo breve stralcio di un pensiero peraltro molto più articolato...
Da quando sono diventato un BLOGGER mi sento un po' come quella rana che incomincia a nuotare beata nell'acqua fredda e si abitua, piano piano, all'aumento della temperatura sino al momento in cui questa diventa impossibile da frequentare e ci rimane secca...anzi...direi...bollita...
Tutte le abitudini...le abitudini ossessive...sono "pericolose"...perché, se ti fai prendere la mano, diventano una schiavitù...
Quando ho iniziato a scrivere sul mio BLOG, quell'ormai lontano 4 dicembre 2011, non pensavo, non credevo, non speravo che le cose andassero a finire così... "Enrico Pesce, Music" ha avuto un successo sempre crescente... Il numero delle lettrici e dei lettori è andato aumentando giorno dopo giorno... Due anni fa se alla fine della giornata contavo cento contatti ero già strafelice... Pochi mesi dopo veleggiavo sui duecento...
Ad aprile 2012 c'è stato un giorno, era il 14, in cui sono stato attaccato pubblicamente da un personaggio che, peraltro è (sarebbe) un mio amico...diciamo un ex compagno di scuola che non vedo da più di trent'anni... In quel caso il BLOG è letteralmente esploso arrivando a superare i settecento contatti in un giorno...
Da allora la media si è spostata a trecento...s'intende...con punte anche superiori ed escursioni verso il basso nei duecento...
Qualche mese dopo la media si è attestata nella regolare frequentazione di circa 400 utenti giornalieri... Poi cinquecento... Oggi sono quasi sempre sopra quel numero...e molto spesso oltre i seicento... I settecento contatti giornalieri non sono una rarità...
L'incremento dei CLICK si registra sempre dopo un mio concerto... I nuovi "fans", che io fotografo sempre a ogni concerto, vanno a scorrere le pagine, scrivono commenti, o pensieri nella CHAT...
E io, ora, mi sento come la rana nell'acqua quasi bollente...
Ci sguazzavo tranquillo in quel successo mediatico... Con il "fallimento" della televisione la rete è diventata l'unica possibilità per promuovere me stesso e la mia Musica... Ma questo costa fatica e, soprattutto, TEMPO...che non sottraggo allo studio, alla composizione o alla scrittura di testi teatrali...lo sottraggo al sonno e al tempo libero...
I miei POST, che due anni fa erano scarni ma essenziali...e molto spesso scarni e basta...sono diventati ricchi, pieni di pensieri...soprattutto quelli del mattino... E io...che lavoro quindici ore al giorno...e due le impiego nel viaggio, mi ritrovo a dover fare i salti mortali per non saltare un appuntamento... certi giorni mi sento l'ombra di me stesso...
Ma cosa succederà mai se qualche volta un POST saltasse per qualsiasi motivo? E' quello che mi chiedono tutte/i... Ma io non riesco a immaginarlo...e mi "ammazzo" per cercare di scrivere pensieri, indovinelli, suggerimenti musicali sempre all'altezza... E mi arrampico sugli specchi quando sono all'estero...alla ricerca del WI FI... Non ho mai mancato...so che succederà...per il momento nuoto nel mio brodo che è sempre più caldo...e che temo diventerà presto una zuppa di pesce...
Ma non pensiamoci ora...anzi...sorridete...dai...dite tutte/i...
CHEEEEEEESE!
A più tardi...
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