Buon giorno...
Mi ritrovo questa mattina a esprimere un pensiero semiserio... Questo pensiero è rivolto al mio allievo Mattia Niniano, pianista e compositore dalle notevoli qualità artistiche, oltre che umane...
Mattia è giovane, appena ventenne... Ha al suo attivo un bel po' di composizioni, numerose esperienze live come pianista e chitarrista... Da quest'anno ricopre anche il ruolo di direttore artistico di una rassegna musicale intitolata "Bistagno in Musica" che ho avuto l'onore di inaugurare la scorsa settimana... Questa sera ci sarà il secondo appuntamento con il mio caro ex allievo Francesco Ghione e il suo eccellente gruppo "Moonfrò Blues Project"... Venerdì 5 settembre sarà la volta proprio di Mattia, a capo di un quartetto Jazz di tutto rispetto...
Ma...
C'è un ma!
Ogni rosa che si rispetti ha sempre le sue brave spin. Così la biografia e la carriera di Mattia sono incappate nel loro primo "buco nero"...
Sul giornale locale, il puntuale critico musicale, competente musicologo, attento a ogni aspetto del mio recital, ha sbagliato il nome di Mattia (oltre che una manciata di titoli di mie composizioni)... EBBENE SI'... Anche Mattia ha iniziato a veder sgretolare il proprio nome sotto i colpi della più ingenua distrazione...
Ecco allora la mia doverosa lettera di consolazione...
"Caro Mattia, sorridi alla vita! Se è vero che vedere il proprio nome storpiato sui giornali porta bene, allora sappi che la tua 'prima volta' sarà foriera di tanti successi... Ebbene sì... Hai visto, no? Hai letto l'ultimo numero del nostro giornale locale? Devo ammettere che sono rimasto stupito per la lunga recensione dedicata al mio concerto dal critico musicale locale... Di solito passo inosservato come una rondine in piena primavera... Ammesso che le rondini passino ancora inosservate nei nostri cieli... Ce ne sono sempre meno! Disquisizioni ornitologiche a parte, devo proprio confessarti che mi è scappato un sorriso quando ho visto che il giornalista ti ha ribattezzato 'Matteo'...
Beh... C'è poca differenza, dirà qualcuno o qualcuna... Tuttavia credo che, a uno come te che di nome fa Mattia, potrebbe dispiacere vedere cambiato il nome anche solo nelle vocali finali... Ebbene... Così non sia! Devi essere felice di questo piccolo lapsus 'evangelico' da parte del dotto musicologo...
Sai quante volte hanno sbagliato nome al sottoscritto? Almeno cinquanta!
La prima volta è capitata proprio nelle pagine di questo giornale di provincia... Non era neppure una notizia musicale... Avevo appena vinto le selezioni comunali ai campionati studenteschi. Mi ero cimentato con successo nei cento metri ostacoli... La vittoria mi permetteva l'accesso alle provinciali... Ero fiero del mio primo posto e sono andato a cercarlo sul giornale... Vedere pubblicato il mio nome su quel settimanale, a quei tempi, era motivo di grande orgoglio... Cerca...cerca...cerca...cerca...cerca.... Alla fine ho dovuto drammaticamente constatare che il mio nome, Enrico Pesce, si era irrimediabilmente trasformato in 'Ernesto Pace'... Quanto ci sono rimasto male allora!!!!! Ora ci rido su... Anzi... Quel nome è diventato il mio pseudonimo artistico... Lo trovi su YouTube e sui vari aggregatori di notizie nelle due forme: l'italianissimo 'Ernesto Pace' e il più internazionale 'Ernst Pace'...
Poi non ti dico le altre volte in cui il mio nome è stato sbagliato sui giornali: Carlo, Marco, Bruno... Pensa che al festival del cinema di Locarno l'allora direttore artistico, Marco Muller, mi ha presentato pubblicamente come compositore delle Musiche del lavoro del regista Marco Bellocchio chiamandomi Andrea Pesce... Io, che mi ero un po' distratto, non ero sicuro che parlasse di me e non mi sono preso l'applauso della sala maggiore di uno dei festival cinematografici più importanti del mondo... Ora ci rido su ma ai tempi...uhm...mi è dispiaciuto non poco!
Recentemente una scuola di Bologna ha chiesto e ottenuto il permesso di mettere in coda al suo bellissimo documentario sull'amianto e il mesotelioma pleurico una sequenza del mio spettacolo teatrale "Come in una clessidra"... Nei titoli di coda ecco la sorpresa: "un ringraziamento a Bruno Pesce per la concessione delle immagini del suo spettacolo teatrale 'Come in una clessidra'"...
E' una maledizione!
Lo sai cosa mi è successo non più tardi di una settimana fa? Un gentile signore mi ha chiesto l'amicizia sul mio secondo profilo di Facebook... Io, naturalmente, ho risposto positivamente e lui, sai cos'ha scritto sulla mia bacheca? "GRAZIE ENZO!"
Ah ah ah ah ah... Da giovane ridevo di gusto...ora anche...ma un po' meno... Mi chiedo: ma allora non mi conosce proprio nessuno! Non è che scrivono mai Claudio Baglini o Zabaglioni al posto di Baglioni...oppure...Lucio Batoste invece di Battisti...o Lucio Prendila invece di Lucio Dalla... Hai mai visto scritto, caro Mattia, Giovanni Allievi? O Stefano Bollini?
Va beh... Tu, caro Mattia, hai ancora un'età in cui ti puoi permettere di ridere... Io, ti confesso che la prendo comunque sempre con filosofia... Ci ho pure scritto una canzone sopra: 'Il mio nome è Enrico Pesce!"... Aspetta a fare lo stesso (col tuo nome, ovviamente)... Ti auguro di vedere sempre, e a caratteri cubitali, il tuo nome GIUSTO primeggiare su tutti i giornali del mondo... Allora dirò fiero: 'quello lì è Matteo Miniato"...e di lui vado orgoglioso!"
A più tardi...
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