Buon giorno...
Ieri è stato il momento dell'"Immaginando"...
Per immaginare, in queste pagine, si deve necessariamente partire da una fotografia... Potrebbe anche essere un'immagine immaginaria...e scusate il bisticcio di parole... Tuttavia nel mio BLOG le regole del gioco sono poche e chiare: io posto una fotografia...scrivo qualche parola...voi avete il giorno e la notte per pensare...poi arriva il "Pensiero Serio"...
Oggi è uno di quei giorni...
Andiamo per ordine... La fotografia di ieri, carpita, e ancora prima capita, era questa...ricordate?
Una strada...molto bella...molto curvosa... Una buona metafora della vita, non c'è che dire... Non è forse così la nostra esistenza su questa terra? Lunga, si spera, non sempre facile, con salite e discese, cose belle da vedere, momenti difficili... La vita è una strada...sì...proprio una strada...
Non si dice forse: "tu farai strada!"... E non è che questa frase la si pronuncia solo ai ciclisti o agli autisti...la si dice a tutti quelli che dimostrano di avere potenzialità... "Tu farai strada nella vita"... Che poi equivale a: "tu vivrai e ti realizzerai!"...
ELENA, ieri, ha commentato definendo la strada come quello spazio che la separa dalle persone a cui vuole bene... In un altro commento ha scritto che, nell'epoca della tecnologia e dei navigatori satellitari, è bello ogni tanto lasciarsi andare alla scoperta di strade e percorsi dove si "rischia" di incontrare la bellezza...
FRANCESCA torna sui due termini che ho usato io ieri: "pattume" e "piattume"... Avevo giocato sulle due parole molto simili e pure così lontane per indicare rispettivamente il pattume e il piattume esistenziale... Francesca ha scritto di preferire la prima parola...poiché si può buttare... La seconda, inesorabilmente (aggiungo io), si subisce... Vero...molto vero!
Sapete una cosa?
Ieri, quando ho postato la fotografia della strada e l'"Immaginando" relativo, non pensavo tanto alla vita...cioè...sì, certamente mi è venuta in mente...e ci ho già scritto anche su diverse volte in questi anni di BLOG... Tuttavia l'idea della strada mi è stata suggerita da una breve frase in cui ho inciampato nel mio cammino di persona che guarda...
C'era una stradina con un muretto... Su quest'ultimo erano collocate delle mattonelle in ceramica sulla quale i bambini delle scuole elementari e medie locali avevano scritto frasi inventate da loro e dalle loro maestre o "rubate" alla mente di grandi pensatori...
La mattonella che più mi ha colpito riportava tre brevissime frasi di Confucio... Come vi ho detto ieri mattina, le tre frasi daranno il "La" ad altrettanti "Immaginando" e relativi "Pensieri seri"...
La frase che ho pensato per il POST di ieri era quella centrale e recitava così:
Sì...è vero... E' proprio così... Noi esseri "moderni" siamo troppo protesi verso il divenire...verso il futuro... Io sono spesso concentrato sul quello che deve venire anche a distanza di mesi...per esempio un concerto o la realizzazione di un nuovo album... Raramente mi godo l'attimo in cui sono... Il discorso vale anche per la felicità... Si vive sempre protesi verso il raggiungimento della felicità...quella strada immaginaria che dovrebbe condurre allo stare bene dell'anima... Raramente ci accorgiamo e abbiamo coscienza del fatto che la felicità è qui e ora...nello stesso momento in cui la stiamo desiderando...
E' un po' il pensiero che più volte ho espresso in queste pagine citando la filosofia del monaco buddista contemporaneo Thich Nhath Hanh: ognuno di noi deve imparare a vivere il suo presente...l'attimo...il qui e ora... Ognuno deve essere in grado di esistere sul proprio respiro, assaporare ogni inspirazione ed espirazione...e ogni passo che compie... Godere, insomma, di ogni atto che compie in quel millesimo di secondo di un'esistenza comunque lunga e brevissima allo stesso tempo... Quel passo dietro all'altro, quel respiro regolare su cui noi concentriamo il nostro essere, il nostro esistere, il nostro resistere è già felicità... "Non esiste una strada verso la felicità. La felicità è la strada".
D'un tratto mi sento stupido a continuare a piangere l'autunno che arriva, sia esso reale o metaforico (e quindi riferito alla nostra esistenza terrena)... Così facendo continuo a cercare la strada verso la felicità non vivendo concretamente il presente che è per se stesso fatto di felicità...
Ecco il senso della mia strada... Qualunque sia la vostra non pensate di gioire al termine della stessa...incominciate da subito...
Dobbiamo ricordarcelo ogni secondo che passa...
Allora facciamo tutte/i un esercizio...e facciamolo da subito... Ad un certo punto, qualunque cosa stiate facendo, oggi fermatevi e ditevi: "oggi sono felice...lo sono in questo momento...lo sarò tra un'ora...lo sarò domani...sino alla fine della strada..." Il solo prendere consapevolezza della nostra felicità nel qui e ora è sintomo della sua duratura permanenza nel nostro interno più autentico...
Io sono felice ora...mentre vi saluto...e voi?
Buona felicissima giornata...
Si anch'io lo sono...hai ragione...e più volte ho messo in pratica quello che ci inviti a fare, ma non è facile... vivere il momento ed esserne felice! Solo così la strada può diventare interessante e meno tortuosa o almeno dobbiamo cercare di godere dei momenti di felicità ed estenderli al resto della giornata...della vita.
RispondiEliminaOggi purtroppo devo salutare un amico che ci ha lasciato per sempre, e so per certo che lui non ha mai vissuto così...sempre alla ricerca del domani e cercando di riempire l'oggi, la propria vita con tante cose...troppe...e chissà forse non ha mai riconosciuto la felicità....