Buon pomeriggio...
Ieri sera, a Bistagno, ha avuto luogo il concerto del Moonfrò Blues Project, secondo appuntamento della rassegna "Bistagno in Musica"...
Vi ho già parlato di questa formazione acquese-nicese e zone limitrofe... Ora posso chiudere il cerchio avendo ascoltato dal vivo la performance del quintetto di giovani musicisti.
Posso scrivere cose solamente positive... Il concerto è stato bello, accattivante, felice nella scelta del repertorio...
Ma andiamo nello specifico...
I cinque giovani musicisti sono tutti davvero molto bravi. La formazione appare coesa e lascia comunque venir fuori le individualità decisamente interessanti di ognuno dei componenti... come dire: ottimo insieme che, però, non "appiattisce" i diversi componenti...
Conosciamoli...
Andrea Rapetti, Voce inesauribile e chitarra, ostenta sicurezza in ogni brano cambiando timbro e modalità espressiva a seconda che affronti un brano di Rod Stewart piuttosto che di Freddie Mercury, Jerry Lee Lewis, Bob Marley o esegua il repertorio dei più navigati bluesman della storia della Musica... Usa le chitarre con ottimo senso ritmico che ben s'impasta alle tastiere, al basso e alla chitarra solista.
Enrico Mattiuzzo, Chitarra solista, ha una felice mano, un fraseggio ispirato, un suono sempre adatto e un piglio da vero professionista. Suoni caldi, uso sapiente della pedaliera, tecnica ottima. Alcuni suoi soli mi sono piaciuti davvero moltissimo.
Francesco Ghione, Tastiere e cori...beh...che dire... sempre più orgoglioso di lui... Sento nei suoi fraseggi molto della mia gioventù... I suoi glissati sulla tastiera dall'ottimo sound Hammond, le sue improvvisazioni, all'organo e al pianoforte, sono assolutamente puntuali, belle e impeccabili... Stilisticamente ineccepibile...
Alice Costa, Basso e cori, un po' nascosta fisicamente dal frontman dei "Moonfrò Blues Project", non si è certo fatta da parte con il suo strumento... I bassi infilati uno ad uno in ogni brano dei tantissimi eseguiti sono "perle" per consistenza di suono e precisione... Il suo basso sembra "quantizzato"... Precisa anche nei cori (come del resto Francesco Ghione), ha dato sfoggio anche delle sue qualità vocali solistiche... Ottima bassista davvero...
Marco Becuti, Batteria, l'altro "metronomo" del gruppo. Perfetto nel segnare la strada del ritmo sempre preciso e puntuale... Un tutt'uno con il basso di Alice Costa... Guardate che non è sempre così... Avere il batterista che c'è sempre, su ogni click, vuol dire già portare a casa metà del risultato.
L'insieme, come già scritto, è apparso decisamente omogeneo... Il gruppo ha dimostrato al pubblico di non essere composto da una manciata di musicisti buttata sul palcoscenico quasi per caso... Nulla è stato lasciato all'approssimazione... Anche la scelta del programma, sapiente e meditato, ha portato il pubblico a una graduale e costante escalation di ritmo, Musica e voglia di ballare!
I "Moonfrò Blues Project", pur prediligendo il Blues (che suonano veramente bene!), nel concerto di ieri sera hanno attraversato "territori" vastissimi della Musica Rock, Blues, Rag, Pop... Una carrellata di brani che hanno fatto la storia della Musica del XX secolo (e anche la nostra che in quel millennio abbiamo vissuto la maggior parte della nostra vita): Country Roads, Proud Mary, Wonderful Tonight, Crazy Little Thing Called Love, Jailhouse Rock, Great Balls of Fire, No Woman No Cry, Imagine, sono solo alcuni dei titoli di ieri sera...giusto per far rimpiangere a chi non è venuto di non aver partecipato all'evento...
Qualcuno si starà chiedendo se non ci sia stato nulla di negativo nella lunga performance dei Moonfrò Blues Project. Ebbene no...nulla di rilevante... Se proprio devo cercare il pelo nell'uovo, o nell'uomo, giusto per essere più credibile nella mia critica (sincera, vi assicuro) potrei fare un piccolo appunto sui tempi "morti" tra un brano e l'altro... Ottima cosa quella di presentare i brani, soprattutto con quel piglio autoironico che al pubblico piace (perché sdrammatizza e avvicina gli artisti a chi li ascolta)... Consiglierei (ma è un mio parere assolutamente personale) di non eseguire scalette e piccoli commenti musicali a fine brano e prima dell'inizio del successivo... Sono cose che, ovviamente, ho fatto anche io da giovane e tolgono un po' di quella "professionalità" dimostrata da tutti gli elementi del gruppo nelle due ore e mezza di concerto...
Bravi Moonfrò Blues Project!
Ora aspettiamo con ansia il concerto del "Mattia Niniano Quartet", la formazione Jazz creata appositamente dal giovane bistagnese per chiudere la rassegna "Bistagno in Musica"... Allora...tutti nell'area feste di Bistagno (ormai è diventata la Location ufficiale della manifestazione), venerdì 5 settembre alle 21:00... Ingresso a offerta!
A questa sera...