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martedì 10 settembre 2013

10/09/2013 Martedì mattino... PENSIERI SERI... Cara signora professoressa...

Buon giorno...



Ecco...questa mattina il nuovo anno scolastico prende davvero il via... Fino ad ora c'è stato lavoro solo per noi docenti... I soliti collegi, le riunioni per indirizzo, per dipartimenti...e così via...
Questa mattina tocca a loro...ai ragazzi... Mi immagino l'ansia dei più piccoli, quelli che entrano per la prima volta in classe... Penso a coloro che si stanno affacciando alla classe quinta di una scuola superiore... avranno la maturità...PARDON...l'esame di stato... 



Penso anche a coloro che hanno finito la scuola nel passato anno scolastico... Sono certo che questa mattina penseranno alla loro scuola...ai loro docenti...nel bene e nel male... Prevarrà comunque un po' di malinconia...
Perché gli anni della scuola sono anni importantissimi...in cui si scopre un universo di dati e di saperi... L'università non sarà più così... I docenti degli atenei non hanno il tempo di guardarti negli occhi e di leggere il tuo stato d'animo... Non si curano di chiederti cosa c'è che non va... La scuola, nel bene e nel male, è una famiglia... Come in tutte le famiglie ci sono alti e bassi...momenti brutti e belli... Col tempo si ricordano certamente di più questi ultimi...



Allora io abbraccio tutte le mie ex allieve e i mie ex allievi...dico loro che le/li ricorderò ogni giorno di quest'anno... E' sempre più difficile perché sono sempre più numerosi gli "ex"... Ma non è impossibile... Perché amo la mia scuola, amo i miei studenti, amo il mestiere dell'insegnante...
A quelli che restano...a quelli che arrivano dico: "coraggio...vi trovate di fronte a un nuovo viaggio ricco di cose... Ci troverete allegria, lacrime, competenze, conoscenze...amori"... Non sarà una passeggiata...ma è una parte integrante della vostra vita... Andare a scuola è come andare in banca a portare i propri risparmi... 



A scuola si mette al sicuro il proprio futuro, si capitalizzano le conoscenze, si aumentano le competenze...si diventa uomini, donne... Si impara a essere grandi... La scuola è la vostra seconda famiglia. Insieme a quella naturale ci siamo noi... Insieme, genitori e professori, ci prendiamo cura di voi... "I care" amava dire Don Milani... E quel senso di amore noi dobbiamo conservarlo dentro il nostro cuore... Noi docenti e voi allievi... 



E voi dovrete essere spugne e assorbire ciò che vi diremo... Dovrete imparare a riconoscere coloro che hanno davvero qualcosa da dirvi e da darvi e quelli che rimangono inerti di fronte alla vostra voglia di crescere intellettualmente... Dovrete far crescere, affinare il vostro senso critico... La scuola è una piccola società... Voi dovrete imparare a muovervi dentro individuando le persone sincere da quelle opportuniste... 
Questo significa crescere...e noi saremo lì, tra di voi, per aiutarvi a farlo nel modo migliore possibile...



Vi accompagno nel vostro primo giorno di scuola con una canzone che ho scritto nell'aprile di quest'anno...o meglio, per essere precisi, dello scorso anno scolastico... S'intitola "Cara signora professoressa", è ispirata al libro "Lettera a una professoressa" che il grande sacerdote e didatta don Lorenzo Milani ha scritto nel 1967 insieme ai suoi ragazzi della scuola di Barbiana, un piccolo borgo isolato sui monti della Diocesi di Firenze.



Le parole di don Milani erano rivolte a una professoressa della scuola statale con idee ottuse e retrive, talmente ancorata alla sua rigida posizione conservatrice da non voler riconoscere gli incredibili progressi compiuti nell'apprendimento dai ragazzi di Barbiana, emarginati dalla società scolastica "ufficiale" per cause non solo economiche ma anche geografiche...
La professoressa della lettera di don Milani oggi, giustamente, non è nessuno...è rimasta un'anonima burocrate della lavagna e dei registri... Don Milani è invece riconosciuto come uno dei più profondi pensatori di una scuola moderna che oggi esiste anche grazie a lui... Purtroppo in qualche anfratto delle diverse scuole italiane esiste ancora qualche "ramo secco", qualche parente stretto della professoressa di cui nessuno sa più ricordare il nome... A quella signora, e alle professoresse e professori che la emulano con atteggiamenti anacronistici, dedico le parole e la Musica di "Cara signora professoressa", cantata meravigliosamente bene da Sabina Ganora, allieva dell'ultimo anno del mio istituto, interprete per la quale prevedo un futuro davvero splendente nella Musica e nella vita...





Buon anno ragazze e ragazzi...

1 commento:

  1. Buongiorno Maestro, Don Milani diceva "I care" ed io le dico " Take care of you" e sempre tks. Silviaenrica

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