Buon giorno...
... E che sia proprio un buon giorno quello di questa mattina...
Un "Immaginando"...quello di ieri...un "pensiero serio"...quello di oggi...
Un punto di domanda e un mare che precipita... avete mai visto un mare che precipita prima d'ora? "Sì"...direte voi..."ieri.... ce l'hai mostrato tu"... E' vero...ecco il mio mare che precipita...
E pensare che quel mare da me immortalato un po' di tempo fa era un mare "normale"...bello...amichevole...
Mi trovavo al suo cospetto...lui giocava con i miei piedi...le sue tenui ondine facevano il solletico ai miei piedi... Mi ricordava il mio gatto quando con le zampette, rigorosamente senza unghie, sollecitava il movimento delle mie mani...come fossero agili topolini da inseguire...
In mezzo alla distesa d'acqua azzurra che volgeva al tramonto, in perfetta sintonia con i colori comandati dal cielo, c'era una persona che nuotava lentamente... I suoi movimenti erano languidi...forse meglio dire liquidi... Flirtava con quel lentissimo movimento delle onde... Si vedeva che era una persona esperta... Sono certo che quel rito del bagno serale lo compiva tutti i giorni... Bracciate distese, quasi indolenti...
A un certo momento ho pensato: "pensa se, di punto in bianco, quel mare amico si trasformasse in qualcosa di mostruoso e diventasse un gorgo implacabile e vorace, capace di fagocitare quel pover'uomo in un batter d'onda"...
Voi potete spiegarmi perché in una sera placida, piena di atmosfere dolci, io ho dovuto fare un pensiero così truce? E mentre quei cattivi pensieri si impossessavano di me io, iPhone alla mano, ho disegnato un volto tremendo a quel mare da amare... Lo scatto che ne è uscito fuori è quello che avete visto ieri e questa mattina, poco più sopra... In quel momento ero come il fabbro che forgia il ferro rovente piegandolo ai suoi voleri... Il ferro, incandescente, prova a resistere, ha solo il suo tremendo calore per resistergli...ma nulla... Come plastica si curva e si piega...si arrende come un vecchio scolpito dagli anni che sono passati sul suo corpo...
E io, con lenti movimenti della macchina, ho piegato il mare rendendolo quasi una cascata impressionante...
L'uomo, intanto, procedeva tranquillo a bracciate rilassate...mai avrebbe sospettato che un "Pesce" fuor d'acqua lo avrebbe costretto negli abissi in un fermo immagine che, comunque, lo salvava... L'uomo era lì, in bilico tra un mare che rimaneva uguale e una parte di sé che precipitava nel nulla...
Non c'era motivo, quel giorno, per immaginare per lui un finale così tragico... Eppure, a ben vedere, quell'azione solo disegnata ha un senso...
Pensate... Quell'uomo, proprio quel nuotatore senza fretta, l'indomani avrebbe potuto ricevere la notizia di un male incurabile... E se anche non fosse toccato a lui, migliaia di altre persone che quel giorno stavano nuotando nei mari del mondo avrebbero incontrato quel baratro poche ore dopo... E' la legge dei grandi numeri...
Perché noi esseri viventi della terra siamo così...in bilico tra l'esistere, il resistere e il desistere... "Mi è crollato il mondo addosso"... "Sono in un mare di guai"... Metafore che usano la nostra terra, il nostro mare, per descrivere il dramma dell'esistenza umana...
D'altra parte non sono l'unico a pensarla così... Sono pensieri comuni, purtroppo...scolpiti nel nostro DNA dalla consuetudine del dramma che si rinnova alternandosi alle gioie, impagabili, della nostra meravigliosa vita...
Patrizia, per citare un'amica che ieri ha immaginato, nei COMMENTI al POST di ieri mattina scrive, tra le altre cose:
"Nella vita [...] nulla è scontato! E anche quando sei tranquillo che tutto stia continuando senza intoppi e cambiamenti PUO' succedere QUALCOSA! Nella foto il cambio è netto, improvviso, inaspettato... L'uomo che nuota pacifico rappresenta noi e la nostra vita quotidiana...la routine...a volte anche facile, piatta, a volte difficoltosa, ma programmata...ma ahimè...può succedere qualcosa di inaspettato, un fuoriprogramma e improvvisamente la vita cambia, totalmente".
Oggi è il 9 settembre...ieri, il giorno dell'immaginando, era l'8, ricorrenza dell'assurdo armistizio che precedette la catastrofe di molti italiani...
Penso ai soldati della Divisione "Acqui", dimenticati a Cefalonia... Quel mare bellissimo, nei giorni seguenti il beffardo armistizio, si piegò...esattamente come il mio mare qui sopra...
Tra due giorni è l'11 settembre... Dodici anni fa il mondo crollò addosso a migliaia di persone...insieme alle torri e agli aerei e alle vite innocenti di gente che, sino al giorno prima, nuotava placida nella propria vita...
Cosa possiamo fare per evitare che si pieghi il nostro mare, che ci crolli il nostro mondo? Non ho la risposta...io posso solamente tentare di fotografare e di mettere in Musica mondi migliori...e posso semplicemente dirvi con il cuore in mano...
...vivete...
...amate...
...ridete...
...più che potete...
...meglio che potete...
...nuotate con lentezza
...nella vostra felicità...
Buona giornata
Vivere il presente.
RispondiEliminaMaestro, ho letto ora i suoi PENSIERI di questa mattina. Sono riflessioni profonde, serie ma piene di ottimismo. Le propongo una cosa: riunire tt i suoi PENSIERI in un libro: come tanti racconti. Sarebbe bello averli a ...portata di mano e leggerli quando vuoi provare sensazioni e ricordi che il Maestro Pesce è riuscito a trasmetterti. E per questo lo ringrazio. Silviaenrica
RispondiEliminaCara Silviaenrica, lo sa che è la seconda persona in due giorni che mi suggerisce di scrivere un libro? Sarà un segno. Grazie di cuore...
EliminaSono proprio d'accordo.... sarebbe un libro pieno di vita!!!! Ciao dal mare di Peschici ....:-) Pinuccia
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