Buon giorno...
Vi avevo avvisate/i... Per qualche giorno entro nel tunnel del pensiero filosofico delle 05:21...
Il POST di ieri mattina mi ha dato il "la"... Ho alcune cose da tirar fuori...tutte strettamente connesse ai pensieri espressi all'alba di ieri...domenica...
Per incominciare vi regalo lo scatto su cui dovrete, come di consueto, immaginare... Eccolo...
E' una fotografia di erik Johansson, fotografo svedese, di Goteborg, mago dello scatto e del foto-ritocco...
Ecco...anche per darvi tregua da una tempesta di pensieri che vanno decisamente oltre questi confini di vita, questa mattina vi lascio immaginare... E' molto difficile mettersi nei pensieri di una terza persona... Già è impresa ardua mettersi nei panni di un altro...figuriamoci indossare i suoi pensieri più intricati...
Perché i pensieri che esprimerò in questi giorni sono davvero intricati...complicati...annodati...non disperati...ma neppure sdolcinati...
Sono pensieri che, come ho scritto ieri mattina, mi accompagnano da quando ero piccolo... In quinta elementare mi hanno rovinato più di una notte... Credo che le mie ossessioni, le mie "ipocondrie" varie, le mie destabilizzazioni...la mia Musica...nascano tutte da quel momento in cui, in un pomeriggio d'autunno, alle 17:03, io ho smesso di fare i compiti e ho detto a mia madre che nella notte sarei morto...
Immaginatevi mia madre!
Naturalmente mi ha fatto mille domande, ha illustrato il fatto a mio padre... Nulla...non ho saputo spiegare quella frase...e neppure quell'angoscia che, da quel giorno, e per molto tempo, mi ha afflitto... Roba per psicologi infantili... Ma...a quei tempi non c'era ancora l'abitudine di ricorrere frequentemente alle cure di quegli specialisti... Più che altro, in quella middle class dei tempi dell'austerity, non c'erano neppure i soldi per poterselo permettere...
Sta di fatto che le notti, soprattutto le notti, il mio cervello incominciava a teorizzare cose più grandi di me...e il mio corpo gli andava dietro...costringendomi a passare ore lunghissime insonni...a effettuare riti ossessivi impossibili da compiere...
In quegli spazi bui ed eterni ho avuto tutto chiaro...cioè ho compreso chiaramente che nulla di quello che mi passava per la testa avrebbe mai avuto una risposta...
Allora...in quei momenti notturni e ansiogeni...ho capito che non sarei morto... Strano, vero? Eppure è così... La mia premonizione non era vera...io non sarei morto com'era vero che io non avrei risolto gli enigmi che il mio cervello fabbricava nella mia anima...
Quei pensieri vagano ancora dentro di me in attesa di risposte...che non verranno...credo...mai risolte... Ogni tanto cercano risposta nella mia Musica ma, in realtà, questa si limita ad amplificarli...
A voi il compito di immaginare le risposte per me...sino a domani... Poi toccherà a me cercare di esprimere la prima delle mie sensazioni in azione...foriera di frustrazioni esistenziali...ma, pur sempre, ispiratrici...
Buona giornata
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