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domenica 29 settembre 2013

29/09/2013... Domenica mattina... PENSIERI SERI... Dove va a finire tutto ciò che viviamo?

Buon giorno...


Nel POST di ieri pomeriggio, ossia nella guida all'ascolto del sabato, ho suggerito la visione di un video che raccontava in poco meno di un'ora un set di registrazione del Concerto per Pianoforte e Orchestra, n.23, in La maggiore, K 488, di Wolfgang Amadeus Mozart... I protagonisti principali erano il pianista e compositore russo Vladimir Horowitz e il direttore d'orchestra italiano Carlo Maria Giulini... Bellissimo momento quello regalato da quel video... Forse solo chi ha passato un po' di giornate in studio di registrazione può apprezzare appieno quel video...percepire la tensione, pur mascherata dietro un'apparente "semplicità" e "leggerezza", di grandi professionisti che stavano per "scrivere" ancora una volta una pagina memorabile della storia della Musica...


Dietro alle due figure gigantesche di Horowitz e Giulini c'era un'altra persona, una donna... 
Era Wanda Giorgina Toscanini, la moglie di Horowitz... Si vedeva che era sicura in quel set attrezzato per le registrazioni di Horowitz e dell'Orchestra della Scala di Milano guidata dalla bacchetta di Carlo Maria Giulini... 
Horowitz, quell'ometto anziano (aveva 84 anni ai tempi del video), esile, con due occhi vivaci, si girava ogni tanto  a guardare la moglie...la salutava, le faceva un sorriso... Dal canto suo la donna, non più giovane, era sicura, si comportava con molta naturalezza, dava le imbeccate al marito durante le interviste estemporanee che nascevano nei momenti di pausa... 


Come sarebbe potuto essere diversamente? Wanda è stata la figlia del più gigantesco direttore d'orchestra che l'universo abbia mai avuto, Arturo Toscanini... Personalità enorme, non certo facile, che ha finito per schiacciare le velleità artistiche e musicali della piccola Wanda... Come avrebbe potuto  reggere al confronto di cotanto padre? 


Per contro l'allora giovane figlia d'arte mancata si sposò con uno degli astri nascenti del concertismo mondiale, Vladimir Horowitz... Altro complicato banco di prova da superare...e non solo perché Horowitz era un pianista di proporzioni ciclopiche...ma anche perché la sua "personalità" non era certo "tranquilla"...


Ai tempi del loro matrimonio si vociferò molto poiché era abbastanza sicuro che Horowitz fosse omosessuale... Per la carità...per noi questo non è certo un "problema"... Peraltro il pianista negò sempre la sua omosessualità smentendo più volte le sue negazioni con atti inequivocabili che portarono Wanda (pare) a sbatterlo più volte fuori casa a seguito di ripetuti presunti "tradimenti" con altri uomini...


Bel pasticcio...davvero... Quel momento del video (03:19 e seguenti) in cui Horowitz si ferma a fare complimenti "strani" a un giovane in livrea, a questo punto, sembrerebbero quindi decifrabili sotto un'altra chiave di lettura che non fosse quella del senso della battuta...
Sarà vero...non sarà vero...non mi importa stabilirlo... Parla ciò che resta...la Musica straordinaria lasciata da un grande "sacerdote" di una "religione" che solo con i suoni riesce a portare chi l'ascolta e chi la fa in "Paradiso"... 
Ecco...proprio il "Paradiso" mi fa riflettere...e so che voi che state leggendo vi state anche domandando: "ma dove vuole arrivare con questo POST?"
E' molto semplice...o forse dannatamente complicato... Ieri, guardando il video di cui sopra, non ho potuto non notare la figura di Wanda Toscanini, la sua "amorevole" cura con cui si occupava, discretamente, del famoso marito... 


Vladimir, ultraottantenne, sembrava un bambino ai giochi dei giardini pubblici... Faceva battute, scherzava sulla sua giacca che affidava alle mani di qualche assistente  a cui chiedeva più volte nel corso della giornata di non portare via i soldi dalle tasche... E poi si rivolgeva a lei, a Wanda... La guardava...la salutava (l'ho già scritto), cercava appigli tra le pieghe del suo carattere forte e discreto al tempo stesso... E mentre guardavo tutto questo pensavo: "se è vero tutto quello che si è letto e si legge sui libri a proposito del rapporto 'burrascoso' tra Vladimir e Wanda, è altrettanto vero che quella donna forte e tenera è stata davvero una gran donna capace di rimodulare più volte i propri sentimenti nei confronti di un uomo 'complicato', come sono complicati tutti i geni"... Quel trasformarsi, adattarsi, rinnovarsi è sicuramente costato energia e passione a Wanda...


Allora, ed ecco il punto di questo POST, mi chiedo, e vi chiedo: "dove va a finire tutta questa energia, questo amore, questo turbinio di emozioni, belle e brutte, che s'intrecciano in una coppia, che s'insinuano, si avvicinano, si allontanano, volteggiano sopra i capi dei protagonisti della vita? Che fine fanno queste potenze esplosive che deflagrano ogni giorno, in ogni passo di una storia d'amore, dopo la morte di tutti i protagonisti?"


I beni fisici, le cose, restano sulla terra a parlarci di generazioni di proprietari che si sono passati il testimone dell'esistenza terrena... Ma quel bene immateriale che si crea tra due persone che si amano, si odiano, si interfacciano, si allontanano, si avvicinano...dove va? Perché, vedete, io non credo proprio che l'essenza del nostro essere, e scusate il gioco di parole, sparisca insieme alla nostra vita... Quell'essenza, nostra e solo nostra, non può trasferirsi ad altri come una casa, un quadro, uno strumento... Quell'essenza  immateriale e, se vogliamo, spirituale non entra in nessun altro... E allora...dove va?


Queste domande sono sempre state più grandi di me... Mi pongo questi quesiti da quando ho dieci anni... La mia vita è stata più volte turbata dal tentativo di comprendere cose più grandi del mondo...
Sento di aver inaugurato una serie di POST filosofici...pur essendo consapevole del fatto di non essere un filosofo... Dovrete avere pazienza...vi toccherà leggere di questioni che non sarò in grado di spiegarvi...e...forse...mi potrete aiutare...


Buona giornata...

2 commenti:

  1. Si è portati a pensare che corpo ed anima si "dividano" nel momento stesso della morte, ma aldilà dell'interpretazione religiosa secondo la quale l'anima continua a "vivere", penso che questa entità astratta segua il corpo...e solo chi rimane, l'altra parte della coppia, l'anima gemella, possa tenere accesi e vivi i sentimenti condivisi. Ma ecco che alla morte anche dell'altro, i sentimenti condivisi perdono la loro vita, nessuno li manifesta più, anche se almeno per un po' rimangono nell'aria, nella casa, nelle cose di tutti i giorni, negli scritti dedicati, nei messaggi inviati, nelle composizioni ispirate...tutto lasciato per sempre inanimato.
    Buona domenica Enrico

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  2. Buongiorno Maestro, mi piace il commento di Marghy e la penso anche io così. Certo è che, oggi, lei è andato sul difficile! Dove vanno a finire tt le emozioni di una vita? Mah! Le emozioni le vivi dentro di te e, se hai fortuna, le puoi condividere con qualcuno. Quando questo qualcuno non c'è più, ti rimangono i ricordi che non bastano mai ad arginare il ricordo forte delle emozioni. E quando te ne vai anche tu.....può rimanere il ricordo negli altri, ma le emozioni NO perché sono troppo personali. Mi piace pensare che diventino stelle....

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