Buon giorno...
Ecco qui...il mio pensiero solitario...lontano dai vostri che non sono venuti a trovarmi... Proverò a spiccare il volo da solo... Un volo metaforico, certo, ma per me significativo...
Il volo parte da questa foto che ho proposto ieri mattina...
E' stato il mio maldestro fotoritocco a ridurla così... In realtà la fotografia è diversa... Indica un bambino...un ragazzino... Qual è l'età che disegna il bambino? E qual è quella che lo trasforma in ragazzino? Possiamo convenzionalmente indicare i dieci anni come lo spartiacque? Due lustri, forse, sono pochi per diventare ragazzini...
Però, ora che ci penso, è tutto molto soggettivo... Ci sono bambini che sono costretti a crescere in fretta nella loro vita... Altri che rimangono bambini molto a lungo... Altri lo restano per sempre...
Non è grave conservare un po' di quel "fanciullino" dentro di noi... Purché non sia patologico... Riuscire a scavare dentro di noi e "pescare" quel ragazzino...o quella ragazzina che eravamo da' i suoi frutti... Per esempio ti allontana momentaneamente dal peso dell'esistenza adulta... Ti permette di giocare con la vita...ti regala attimi che sembravano perduti per sempre...
Tornare bambini con moderazione...ecco...questa potrebbe essere la formula giusta... Come bere un buon bicchiere di vino... Un bicchiere ti "aggiusta" la cena....due ti fanno sorridere...tre potrebbero essere già troppi...
Quel bambino della fotografia stava spiccando forse un volo? Beh...in un certo senso sì... Vi immaginate, forse, un volo incredibile...un salto da far paura?
No...per nulla... Quel dislivello era minimo...poco più di uno scalino... Un salto di mezzo secondo tra il cemento e la sabbia del mare...
Un salto fatto col cuore per il papà che, macchina fotografica alla mano, immortalava l'impresa... E quel bambino, nell'atto della rincorsa, sa che sta facendo qualcosa per il papà... Non lo vuole deludere... Vuole andare più in alto che può...più lontano possibile dal bordo della passatoia in cemento che mette in fila le cabine dei bagni di Albissola...
"Uno, due...tre"...la voce fuori campo dell'adulto inizia un breve conto alla rovescia... In quei tre secondi il bimbo raccoglie le forze e la concentrazione... E' un gioco...ma in palio c'è la soddisfazione del papà... Il bimbo non ha mai letto Eric Fromm ma intuitivamente sa che l'amore del padre va meritato giorno per giorno... L'amore paterno non è proprio come quello della madre che è sempre e comunque incondizionato... E allora... "uno due e treeeee"...
Eccolo il salto...ecco la fotografia... Quel secondo in cui il bimbo è rimasto con i piedi staccati dal suo mondo rimarrà eterno grazie a quel click del papà... Rimarrà a segnare il punto di partenza dei suoi voli... "Uno due e tre"...ogni tappa della vita...ogni evento importante sarà una sorta di salto...nel buio più o meno profondo... "Uno due tre..." Il diploma a scuola... "Uno due e tre..." gli esami in conservatorio... "Uno due tre..." la laurea... "Uno due tre..."ogni inizio di concerto...
Eccolo il salto...ecco la fotografia... Quel secondo in cui il bimbo è rimasto con i piedi staccati dal suo mondo rimarrà eterno grazie a quel click del papà... Rimarrà a segnare il punto di partenza dei suoi voli... "Uno due e tre"...ogni tappa della vita...ogni evento importante sarà una sorta di salto...nel buio più o meno profondo... "Uno due tre..." Il diploma a scuola... "Uno due e tre..." gli esami in conservatorio... "Uno due tre..." la laurea... "Uno due tre..."ogni inizio di concerto...
"Uno due treeeee"...con i piedi sempre piantati a terra ma con il respiro sospeso per pochi istanti in quella dimensione in cui i piedi prendevano a calci l'aria prima di finire nella sabbia...
Buon giornata...
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