L'ho già fatto...lo rifaccio... Cosa? Pubblicare una foto del grande fotografo statunitense Steve McCurry... Qualche tempo fa è stata la volta di Kerala... Ricordate? Una folla oceanica...tante teste...tante idee...tanti volti...tante domande... Quegli occhi centuplicati che guardavano noi attraverso l'occhio del fotografo...
E ora? Nessuno... Non un anima viva... O forse sarebbe meglio dire più di un'anima morta? IMMAGINANDO serve proprio a questo... A farsi delle domande ed, eventualmente, darsi delle risposte... Non sono per forza necessarie le risposte... Le domande sì... Ognuno di noi deve sempre farsi delle domande... Perché, se ci poniamo degli interrogativi può essere che qualcuno, prima o poi, ci risponda... Se ci poniamo degli interrogativi vuol dire che pensiamo...e se pensiamo può essere che non commetteremo di nuovo gli errori percorsi da altri prima di noi... Ma se non ci interroghiamo...allora vuol dire che non siamo dinamici, non siamo riflessivi... Si può essere dinamici e riflessivi allo stesso tempo? La dinamica del pensiero non necessariamente corre... La dinamica del pensiero pervade e assale il nostro essere... Chi non pensa, chi non immagina non si commuove, non si emoziona...e chi non si commuove, chi non si emoziona, commette errori e, spesso, atrocità...
Allora IMMAGINANDO ci prova...con delle fotografie...uno scatto fermo...uno scatto che ti proietta in una dimensione altra... Quella che vi invito a visitare, a penetrare leggendo questa fotografia... Avete paura di sbagliare? Sbaglia chi non ci prova... La verità, quando si tratta di immaginazione, sta nell'esercitare la propria elasticità... Il resto non conta...
Allora...ecco a voi, care lettrici e cari lettori... Che cosa vedete in questa fotografia di Steve McCurry?
Avete tempo sino a domani mattina per immaginare e entrare nella filosofia dell'essere e dell'esistere...
Buona giornata....
Come vedi sono una fedele di "immaginando"!
RispondiEliminaAbbandono, degrado e povertà del "tutto", ma anche una estremizzazione della nostra odierna società: disservizi nella sanità, nella sicurezza e nell'ambiente. Nelle case in lontananza, anche se fatiscenti, intravedo, comunque, un minimo di calore e un punto fermo...forse la speranza.
Forse è esplosa una casa... Perché proprio quella mentre le altre sono rimaste in piedi?
RispondiEliminaE' conseguenza di una scelta precisa di qualcuno o è solo un segno del caso che domina le vite di persone e cose??
E noi, siamo come quelle case? Subiamo inermi il peso di un destino cieco e a volte terribile?
O forse è stata abbattuta volontariamente...??Fforse il suo proprietario ha deciso che era giunto il momento di fare un cambiamento radicale che necessitava di abbattere del tutto una vecchia dimora che ospitava una parte che ormai non esisteva più.
Allora non è più una catastrofe subita, ma una coraggiosa scelta di rinascita...
Rimane il luogo per gli escrementi... come a dire... "dai diamanti non nasce niente...."
mi sono lasciata trascinare un po' ....??!!
ciao, Ambi....