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sabato 12 gennaio 2013

12/01/2013 Sabato pomeriggio... L'ascolto del sabato...con divertimento...

Buon pomeriggio...



L'altro giorno ascoltavo l'interpretazione di Lang Lang della Rapsodia ungherese n.2, in Do diesis minore,  di Franz Liszt... In effetti il pianista cinese cura molto l'aspetto scenografico e a volte eccede sotto l'aspetto interpretativo...  Ascoltate un po' e fatevi un'idea...


Non a caso il video di YouTube che vi propongo oggi ha collezionato 1842 "Mi piace" ma ben 482 "Non mi piace"... Troppi per un pianista del suo calibro... Da lì mi sono detto: "perché non proporre un ascolto del sabato che affronti il tema delle interpretazioni?"
Eccolo qui. 
Isidoro di Siviglia, che visse tra il 500 e il 600 d.C., disse (e lo scrivo veramente semplificando) che, anche se scritta, la Musica non può essere totalmente messa "nero su bianco"... Le note, le pause e tutti gli accorgimenti "tecnici" inventati nel corso dei secoli non bastano a tramettere con esattezza "millimetrica" una composizione...
Ecco allora che un interprete potrà eseguire un brano un po' più lento... Un altro lo proporrà un po' più veloce... E poi tante sono le sfumature che possono essere apportate alla stessa composizione... Certo le note sono sempre quelle... Ma c'è tutto un mondo dietro a quelle note...un mondo fatto di attese, di accelerandi, di rallentandi, di fortissimi, di pianissimi...


Lo stesso brano può cambiare moltissimo passando dalle mani di un pianista a quelle di un altro... Questo è il bello, il bellissimo, della Musica... Allora...ecco una PLAYLIST...anzi una PlayLISZT (ah ah ah ah ah...) che propone un notevole numero di esecuzioni della stessa rapsodia ungherese... 
Una curiosità... Tra le tante versioni troverete anche quella, la n.16 della PLAYLIST, di David Helfgott... Non vi dice nulla? E' il pianista australiano di origini polacche che ha ispirato il film SHINE, di Scott Hicks (1996)... La sua storia, vera, è stata raccontata con lo struggente film che ha ottenuto numerose nomination agli Oscar e ai Golden Globe. In entrambi venne assegnato il premio a Geoffrey Rush come migliore attore protagonista...
La Rapsodia ungherese appartiene a un gruppo di 19 composizioni di forma libera ispirate ai moti patriottici ungheresi del 1848... Erano quegli gli anni in cui i compositori romantici si ispiravano al patrimonio musicale autoctono per creare veri e propri capolavori "spendibili" nei teatri a pagamento dove la gente faceva la fila per vedere la "star" del momento... Franz Liszt era una di quelle star...la più lucente per il suo virtuosismo trascendentale copiato, o ispirato, all'estro strumentale dell'italianissimo Nicolò Paganini...

Ecco la Playlist... Ci troverete un mare di grandissimi pianisti... da Alfred Cortot in su (in senso cronologico s'intende!)


Per chiudere...ecco uno spassoso, quanto famoso cartone animato di Bugs Bunny alle prese con il celebre brano e un topo dispettoso...




Rhapsody Rabbit (1946)- Hungarian Rhapsody No2

E, per chiudere il cerchio, ecco un frammento dello stesso brano con Tom & Jerry... Per la cronaca fu proprio questo cartone a ispirare il giovanissimo Lang Lang che, a soli due anni, vedendo  e ascoltando il video qui sotto, "sentì" che avrebbe consacrato la sua vita al pianoforte...





Se volete ascoltare la "storiella" di Lang Lang, fatevela raccontare dallo stesso protagonista...eccolo...


Per oggi è davvero tutto... 

Buonissimi ascolti...


A più tardi...


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