Oggi vi racconto di una piccola esperienza che ho vissuto venerdì scorso... E' passato qualche giorno...a volte mi serve tempo per "elaborare" le cose che vedo e "sento"...
Questa mattina mi sono svegliato con quel pensiero in testa e gli ho dato corpo...e forse anima...
Erano, più o meno, le tre e mezza del pomeriggio...era venerdì...stavo andando di fretta, come al solito... Dovevo andare dalla commercialista...prima, però, dovevo fare delle fotocopie di alcuni documenti...e poi avevo altro da fare...tutto in fretta, come sempre... In un quarto d'ora, equivalente a un chilometro di vie cittadine percorse rigorosamente a piedi, ho incontrato tre persone in lacrime...
Vi sembra normale? Sarà stato un caso? A metà pomeriggio, con il week end alle porte, tre persone, tutte giovani donne, erano in lacrime...lacrime forti, incelabili, incancellabili, inalienabili, inespugnabili, impermeabili...lacrime labili... Andavo di fretta...ma non il mio cuore...lui batteva veloce per andare al passo con le mie gambe...ma il suo ritmo interno ha incontrato quello tempestoso di quelle tre giovani donne che piangevano...e si è trovato in sintonia...
La prima donna l'ho incontrata poco lontana da un manifesto funebre... Non ci ho fatto molto caso... Il mio cervello inventa sempre storie che si dirigono verso altre strade...dettate dalla mia fantasia... Ma qui c'era poco da inventare... Ho subito associato il pianto a un lutto... Fin troppo facile... Infatti, una persona che piange con lacrime così forti non apprende la notizia di un lutto importante attraverso un manifesto funebre...né, tantomeno, si reca di fronte allo stesso, perlopiù affisso per coloro che sono destinati a partecipare al dolore...ma ai margini... Quindi cosa sarà successo? Ho pensato: "questa giovane donna piange per caso nei pressi del manifesto funebre... Piange perché ha appena perso il lavoro... Possibile? Nulla di più facile...la crisi non molla...le ditte si arrendono...a fine settimana, la prima del nuovo anno, la giovane donna ha avuto la conferma di essere, purtroppo per lei, libera da vincoli contrattuali con il proprio futuro"...
Mi è spiaciuto lasciarla in quelle condizioni...stavo pensando a queste cose e, sul mio marciapiede, eccola...una donna ancora più giovane... Stava spingendo un passeggino con un bimbo che aveva meno di un anno... E lei, nascosta dietro a un paio di occhialoni scuri e rotondi, piangeva lacrime di disperazione... Ma com'è possibile? Giovane, molto bella, con un bimbo piccolo... "Com'è possibile?" Ho pensato... "Forse il bimbo non è suo e lei piange per problemi esterni a quella scena bella e calda... O forse no... E se fosse molto più grave? Cervello...smetti di pensare"... No... Ha continuato... "Lei piange perché, mentre spinge il frutto del suo amore giurato eterno poco più di un anno fa, lo stesso amore è già finito...lasciato dietro alle spalle... Un errore di valutazione...o un drammatico scherzo del destino... Quel 'fin che morte non vi separi' si è trasformato in 'fin che morte del vostro amore non vi separi'"... Ero già scosso...due donne in lacrime in circa quattrocento metri di cammino...era abbastanza...ma non troppo...evidentemente...
Mancavano poco più di duecento metri all'ufficio della mia commercialista... Mi sentivo al sicuro, quasi arrivato...invece no...la porta del negozio al mio fianco si spalanca di colpo...esce una ragazza, la terza, in lacrime... Era un pianto devastante, reso ancora più straziante dal suo tentativo di soffocare il dolore... Vano tentativo... Con le spalle alla vetrina si sentiva protetta dalla vista di chi era dentro... Tra loro, forse, colui o colei che aveva provocato quella grave reazione... Si sentiva protetta da quella parete di vetro che tutto, invece, metteva in luce amplificandolo... "Un errore sul lavoro... E il capo che l'ha trattata malissimo davanti ai clienti... L'umiliazione mista alla paura di finire come la prima ragazza...senza lavoro...in questo periodo poi"...
Il pianto fa sempre rumore...come un forte acquazzone...
Avete mai visto un acquazzone "allegro?" La pioggia si associa sempre alla tristezza, alla melanconia... Il sole, invece, sembra un sorriso dell'universo... L'essere umano è armonizzato con il mondo in cui vive...lo copia...ne copia il pianto e il sorriso... Avete mai visto un rubinetto che gocciola? Non è bello... Si dice "quel rubinetto 'perde'"...
Anche l'uomo, quando piange, perde sempre qualcosa... Almeno che non sia un pianto di gioia o di commozione... Sono più rari...
Il pianto più diffuso è quello del dolore... Si piange perché si perde qualcosa o qualcuno... Le lacrime, però, non vanno mai perse... Scivolano su di noi ma, in realtà, si sommano nel cuore...piccole gocce delle stalattiti del nostro esistere...
Il pianto più diffuso è quello del dolore... Si piange perché si perde qualcosa o qualcuno... Le lacrime, però, non vanno mai perse... Scivolano su di noi ma, in realtà, si sommano nel cuore...piccole gocce delle stalattiti del nostro esistere...
Goccia dopo goccia crescono, si solidificano...creano una corazza, gli anticorpi per sopravvivere al dolore... Ma alle lacrime non ci si abitua...perché il dolore si rinnova sempre diverso...e ogni volta ci spiazza...
"Ed io son un di quei che 'l pianger giova;
e par ben ch'io m'ingegni
che di lagrime pregni
sien gli occhi miei, sì come 'l cor di doglia"
Francesco Petrarca
canzone Sì è debile il filo a cui s'attene
Buona giornata...
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