Buon giorno...
Arrivo sempre qualche ora o qualche giorno dopo la notizia... Non sono mica un giornale?! Non ho l'obbligo di essere sempre e subito sul fatto! Io ascolto, leggo, vedo...poi vivo...e mentre vivo...viaggio, suono, insegno, scrivo, esisto, penso...elaboro...rifletto... E quando mi viene fuori un pensiero compiuto lo esprimo in queste pagine... Perché? Perché mi va...perché questo è il mio BLOG...perché, come ho già più volte scritto, la mia Musica si capisce meglio se si capisce chi sono, cosa faccio e cosa penso...
Ci sono volte che emetto anche giudizi... Soprattutto sulle astrusità che commettono i nostri politici... Oggi, invece, non lo faccio...oggi esprimo una sensazione...
Riguardo a cosa? Vi sembrerà banale ma parlerò di Fabrizio Corona..o meglio...del suo viaggio improbabile verso l'errore forse più madornale della sua vita.
E' inutile che vi stia a raccontare la storia di Fabrizio Corona, delle sue splendide compagne di qualche suo pezzo di vita, dei suoi atti "criminali"... Sapete tutto e neppure mi interessa...
Allora perche scrivi? Mi sembra di sentire la vostra domanda... Perché quel suo fuggire pazzo, meditato e sconsiderato allo stesso tempo, quel suo illusorio respirare libertà per quattro giorni mi hanno creato ansia... Vi dico subito che Fabrizio Corona non mi è per niente simpatico... Però è un essere umano...e per quanto abbia più volte dimostrato di essere un uomo senza scrupoli...o perlomeno con scrupoli soggettivi, credo che quei quattro giorni siano stati il più grande incubo di tutta la sua vita...
Parlo di incubo non a caso perché un po' di tempo fa ho fatto un sogno simile. Il protagonista ero io... Fuggivo braccato dalla polizia... Nel sogno non sapevo che reato avessi commesso... Non era importante... I sogni non hanno i prologhi, gli antefatti, le ouverture... Quasi sempre mancano anche dell'epilogo... La maggior parte delle volte mi sveglio prima che il sogno finisca... Alcune volte è un sollievo... Altre volte mi rammarico perché quello che succedeva nel mio mondo onirico mi piaceva...
Per tornare alla mia fuga di quel sogno, ricordo solo che il mio panico era inarrivabile, rappresentava il momento più cupo della mia esistenza. I sogni spesso sembrano così veri da esserlo davvero... Perché i sogni, come ci spiegano gli analisti, hanno sempre un fondo di verità... Fuggivo da cosa? Da me stesso? Dalla mia vita? Dalle mie paure? Pendenze con la giustizia non ne ho...quindi i conti li devo fare con me stesso... Ma quel terrore fabbricato durante la mia fase rem credo fosse molto simile al panico vissuto in quei quattro giorni di fuga da Fabrizio Corona... Ogni chilometro fatto con quella cinquecento era una boccata d'ossigeno, di quell'aria di libertà che sentiva che gli stava mancando... Eppure, fin che c'è vita c'è speranza... Ma tutti noi, da casa, sapevamo che non sarebbe riuscita quella fuga che sapeva di anacronistico... Uno come Corona, conosciuto fin troppo in Italia e all'estero, poteva resistere giusto quattro giorni nel suo correre latitante contro un muro... E me lo vedo...con quella piccola auto, lui abituato al lusso, alle belle donne, alla bella vita, nelle strade periferiche e secondarie, lui abituato alla velocità, alla corsa a regimi elevati... E me lo vedo, fermo in mezzo alle strade invase dalla neve del colle di tenda, preludio all'epilogo del suo sogno ad occhi aperti... E me lo vedo a Lisbona, a cercare alleanze con persone combattute tra il rischiare e il salvarsi... Mi ricordava un uomo nelle sabbie mobili che, nel tentativo di salvarsi, si agitava sempre più finendo inesorabilmente a fondo...
Non poteva farcela...e forse non lo voleva... Altrimenti perché portarsi dietro un navigatore satellitare con GPS che, come tutti sanno, è facilmente rilevabile... Come dire: "io voglio scappare e correre incontro a una nuova libertà...ma lui, il mio inconscio, lascia tracce fin troppo evidenti che condurranno i miei inseguitori nel luogo in cui ho scelto di smettere di essere un uomo libero"...
Sono certo di questo...e credo che Corona, al momento dell'arresto, abbia tirato un respiro di sollievo... In quei quattro giorni della corsa contro se stesso avrà vissuto certamente male...a disagio, spaventato... Dal momento in cui si è costituito (o è stato catturato...qual è la verità?) si è fermato il conto alla rovescia della fine della libertà... Ora è scattato il conteggio a ritroso dei giorni che mancano alla sua "rinascita"... Quanti anni farà in carcere...cinque, sette, dieci? Ci sono ancora procedimenti in corso...altri, oltre a quelli conclusi con la condanna definitiva...
Sono quasi certo che questa sua ultima "guasconata" aggraverà la sua situazione...
Ma che vita avrebbe fatto Fabrizio Corona se fosse davvero fuggito lontano dai suoi guai?
Credo proprio che non sarebbe stata una bella vita perché, vedete, si può fuggire dalle persone, dai guai, dai debiti...ma non da se stessi...
Buona giornata...
super verità , belle parole
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