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venerdì 9 novembre 2012

09/11/2012 Venerdì mattino... Fratelli d'Italia...

Buon giorno...


Non mi sono ancora ripreso dalla mazzata dei ladri che un'altra mazzata, per fortuna più lieve, mi destabilizza. Di ritorno dall'Accademia di Savona, dove mi sono recato - come tutti i giovedì - per insegnare pianoforte, apprendo che in Senato è passato in via definitiva, con la sola opposizione della Lega, il DDL che introduce lo studio dell'Inno nazionale italiano nei programmi scolastici...


BENE!
Immaginatevi cosa può provare un professore di Musica, che è costretto a prendere il PART TIME perché gli hanno soppresso la sua cattedra alle scuole secondarie di secondo grado, nell'apprendere questa notizia!
Immaginatevi come si può sentire un prof. italiano, di Musica, che per poter sopravvivere, si divide tra la Acqui Terme, dove vive, Casale Monferrato, dove sopravvive e Savona, dove cerca di rinascere...
Immaginatevi cosa può pensare un professore di Musica italiano di fronte al fatto che il governo, poco più di un paio di anni fa, ha soppresso l'insegnamento della Musica alle superiori e ora, con una disinvoltura che fa persino rabbia, obbliga gli studenti a imparare, e i professori a insegnare, l'inno nazionale italiano, altrimenti dello "Inno di Mameli", diversamente conosciuto come "Fratelli d'Italia", dall'incipit dello stesso Inno creato dalle menti fervide e appassionate di Gofferdo Mameli e Michele Novaro...
Sulla capacità evocativa dello spirito risorgimentale nulla da eccepire... Sulla qualità del brano...beh... Stendiamo un velo più che  pietoso...diplomatico!

Cantatelo con me...forza... Tutti in piedi!



Insomma...un capolavoro non è...però è pur sempre il nostro inno nazionale... Certo che, confrontato con altri!
Basti pensare a quello tedesco: "Deutschland, Deutschland über alles", del poeta teutonico Heinrich Hoffmann von Fallersleben, che si è servito della Musica di (nientepopodimeno) Franz Josef Haydn! Per la precisione è stato usato l'Inno imperiale che Haydn scrisse e dedicò all'Imperatore d'Austria Franz II nel 1797...

Cantate anche questo...anche da seduti va bene... Tanto sta in piedi sa solo!


Ma non è questo il punto! In questi giorni il Senato ha reso obbligatorio il canto nelle scuole dell'Inno di Mameli. Questo fa il paio con l'istituzione definitiva, il 17 marzo, del "Giorno dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera", allo scopo di promuovere i valori di cittadinanza e di consolidare l'identita' nazionale.


Ma non è neppure questo il punto!
Io mi pongo la seguente domanda: ma il nostro stato italiano cosa fa? Prima toglie la mia materia, Musica, dai pochi istituti di istruzione secondaria di secondo grado e poi pretende che la MUSICA serva "obbligatoriamente" per trasmettere i valori di unità nazionale? E chi insegna agli studenti l'inno? Faranno come alle scuole elementari, nelle quali l'arte dei suoni è quasi sempre assegnata all'insegnante di matematica per vecchie reminiscenze che vorrebbero associare la Musica ai numeri?
E nella mia scuola, chi lo insegnerà? L'insegnate di italiano con sopite velleità canore? O la docente di religione che farà cantare l'inno alla stregua della più becera interpretazione dell' Ave Maria di Bach Gounod? O ancora l'insegnante di educazione fisica, nella utopica speranza che le venga l'idea di abbinare la Musica al movimento? L'Italia è decisamente nel pallone...


Ah...brutta storia! L'Italia patria del bel canto, del Made in Italy musicale che ha imperversato per tutto il '700...l'Italia, patria di autori come Vincenzo Bellini, Gioacchino, Rossini, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini...si perde la Musica per strada, salvo poi tentare di far cantare "obbligatoriamente" a eserciti di studenti di ogni età l'Inno di Mameli... 



Ma...a proposito...con tutto il rispetto per la coppia Mameli-Novaro...perché il nostro inno nazionale non l'hanno commissionato a uno di loro?

Siamo sempre la solita, povera, Italia...pasticciona....



Buona giornata, care sorelle e cari fratelli d'Italia...


3 commenti:

  1. Avrei un'idea...i dirigenti scolastici potrebbero incaricare esperti maestri di musica con progetti inseriti nel POF per insegnare l'inno e in questo modo si potrebbero recuperare le ore perse dai magici docenti di musica buttati fuori...

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    1. Ciao cara, o caro, anonima/o... Può essere un'idea...ma non risolutiva... Perché la Musica non è solamente l'Inno di Mameli... La Musica, in Italia, siamo noi, il nostro passato e il nostro futuro... Grazie dell'idea...

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  2. Infatti era un commento provocatorio! La Musica per noi italiani è Vita e per le nostre istituzioni invece è Agonia, ma per fortuna ci sono persone come te che la sanno tenere VIVA più che mai! =)

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