Buon giorno...
Ogni 29 giugno, in occasione della festività di San Pietro e Paolo, dalle mie parti, si organizzano degli spettacoli pirotecnici... E' l'occasione per stare qualche minuto con il naso all'insù...in una calda sera d'estate...
Quei fuochi, con l'albero in primo piano che faceva da gambo per surreali fiori pirici, sono stati affascinanti...più del solito...
Eppure...ogni anno si fanno le stesse considerazioni: "erano meglio lo scorso anno"..."no, sono stati meglio questi"... "Quelli blu sono i migliori"..."no, sono più belli quelli verdi...perché "sbarluccicano" di più"... "Questa serie è lunga...mi sa che è l'ultima"... "Ma no, ci devono essere i colpi finali a vuoto!"... "Ecco, uno, due, tre...ora sono davvero finiti!"
Nell'aria il fumo...l'odore di polvere pirica...tutto finito...
I fuochi sono belli perché sono così brevi?
Se durassero un'ora sarebbero così affascinanti? Il bello del fuoco d'artificio è nella sua istantanea e fugace apparizione. Parte da terra come una luce insignificante, quasi un missile terra-aria...poi esplode in tutto il suo fragore luminoso...immediatamente dopo cade a terra in mille rivoli di fumo...ma nessuno lo guarda più perché è già arrivato un altro fuoco, più luminoso e più bello del precedente...
Se durassero un'ora sarebbero così affascinanti? Il bello del fuoco d'artificio è nella sua istantanea e fugace apparizione. Parte da terra come una luce insignificante, quasi un missile terra-aria...poi esplode in tutto il suo fragore luminoso...immediatamente dopo cade a terra in mille rivoli di fumo...ma nessuno lo guarda più perché è già arrivato un altro fuoco, più luminoso e più bello del precedente...
Sarà che penso sempre alla vita, ma nei fuochi ci vedo un'altra metafora... I fuochi come le persone...vanno e vengono...arrivano tra squilli di tromba e festeggiamenti e se ne vanno in sordina...
Questo succede molto spesso nel mondo della televisione, tritacarne umano che fabbrica miti temporanei e li trasforma in poco tempo in stelle cadenti e, se volete, fuochi fatui...
Nella vita "normale" è, fortunatamente, un po' diverso...più "soft"...le persone vanno e vengono...ma senza troppi clamori in entrata e senza il totale menefreghismo in uscita... Così è per i ragazzi "trasparenti"...dopo cinque anni di scuola, e così è per i docenti...che cambiano scuola, o vanno in pensione, o vanno in un'altra "dimensione"...così è per tutto il genere umano...
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