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domenica 29 settembre 2019

29/09/2019... Domenica pomeriggio... L'Africa dal finestrino...

#framevoicereport
#ilfemminilediuguale

Buon pomeriggio...


Abbiamo percorso centinaia di chilometri su un treno carico di respiri ispirati da un paesaggio che non si può descrivere a parole...
Il viaggio su strada ferrata da Nairobi a Mombasa è qualcosa di straordinario...in sei ore di viaggio ti passa davanti un mondo incredibile che noi occidentali abbiamo conosciuto solo in televisione...
Quei finestrini del treno si trasformano in un istante, e in ogni momento, come quadri viventi pieni di suggestioni...gazzelle impigrite dall’assenza (almeno apparente) di pericolo, giraffe protese a guardare oltre il confine del loro mondo...gnu placidi e svogliati...babbuini accattoni sul bordo della strada...in attesa di un regalo da parete di qualche camionista meno frettoloso... Struzzi che, fortunatamente, non hanno nascosto il loro muso nella buca del terreno...
La savana ci ha accompagnati per tutte le sei ore di viaggio...con i suoi baobab, le sue palme... A ogni  chilometro ci ha regalato qualcosa di bello e irripetibile...


Stavi lì, con lo smartphone...pronto a immortalare quel miracolo della nostra terra...ma...nulla...
...un miracolo, per essere tale, non si deve fotografare...
Un’immagine sfuocata, un animale troppo lontano per diventare vero...


...alla fine è meglio preservare il ricordo di quel viaggio al centro di una terra che sa di polvere e colora di rosso...
... Non sarei più sceso da quel treno (eppure, in Italia, odio i treni e non ci salgo sopra neppure sotto minaccia)...
...impossibile esaudire il mio desiderio...
...le cose belle, prima o poi, finiscono...ma quelle meravigliose traggono linfa vitale dalle tue emozioni...
...vissute con profondo rispetto per quell’angolo di terra che rischiamo di far naufragare in un mare di indifferenza...
...perché non si può essere tutti più consapevoli della ricchezza globale che possediamo?


...Perché non ci comportiamo da padri con la nostra madre?
Attendo risposte
sapendo che certe domande
Rimbalzano a vuoto
Nel vuoto di certe coscienze
Di quelle potenze del mondo
Che i sogni non vivono
...o calano a fondo...


Buona giornata...













venerdì 27 settembre 2019

27/09/2019... Venerdì mattina... Equality...ovvero...la parità di genere...

Buon giorno...

#framevoicereport
#ilfemminilediuguale

Equality... 

Fotografia di Enrico Minasso 

La parità di genere come energia vitale di una società che fatica a migliorare...
"Il femminile di uguale" è un titolo di un progetto, secondo me bellissimo come bellissimo è il suo titolo, che si propone di affrontare lo studio “sul campo” della situazione della donna in una scalata sempre difficile e lunga verso una parità, sacrosanta, nei confronti dell’uomo...

Fotografia di Enrico Minasso 

Esistono ancora troppe barriere culturali, sociali (che poi, spesso, sono strettamente connesse) e geografiche che rendono davvero faticoso il cammino della donna verso quella libertà di pensiero, e di azione che ogni essere vivente, a qualsiasi latitudine e longitudine, DEVE avere...
Ovviamente vi sto parlando (anzi scrivendo) di cose che conoscete molto bene...
Pensate agli innumerevoli casi di femminicidio che ogni anno sconvolgono le pagine dei nostri giornali e scuotono le nostre coscienze di gente, sì per bene, ma impotente...
Pensate a quei lavori prettamente maschili (secondo un costume che stenta a morire), come il pilota d’aerei, il direttore d’orchestra e tanti altri che vedono quasi assenti le donne...
Per parlare della situazione africana (ovviamente è così anche in tante altre parti del mondo...ma io, ora, conosco meglio quella), lo sapete che se c’è un incontro tra uomini e donne (in questi giorni di Nairobi sono testimone consapevole ogni giorno), i primi si siedono mentre le signore stanno in piedi? E non provate a lasciare il vostro posto a una di loro (come siamo abituati a fare in Italia)! Le stesse rifiutano e ribadiscono che fa parte del loro essere donna... Qualora, una volta seduti tutti gli uomini, avanzi ancora qualche posto, allora potranno sedersi anche loro...forse...
Ho vissuto questa situazione (per me) imbarazzante a ogni riunione con la preside della scuola africana di turno...ecco...quello, in Africa, è un lavoro essenzialmente da donne...
Vogliamo poi parlare dell’orribile pratica della mutilazione genitale praticata ancora con costante crudeltà su centinaia...direi migliaia...di ragazzine?
Perché mai l’essere umano dovrebbe arrogarsi il diritto di decidere sulla libertà (e felicità) sessuale delle donne?
Ecco...il nostro progetto “Il femminile di uguale”, sviluppato nell’ambito del bando intitolato “Frame Voice Report”, promosso dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte, si pone come obiettivo quello di raccontare le storie di successo di alcune donne, italiane (piemontesi) e africane che ce l’hanno fatta o ce la stanno mettendo tutta per riuscirci...
Donne di un Piemonte rurale che sono diventate infermiere nonostante il parere contrario di un padre padrone (si parla, ovviamente, di un po’ di anni fa ma può ancora capitare di inciampare in storie simili anche oggi), immigrate africane che sono arrivate in Italia, in Piemonte e, grazie ai centri di volontariato che funzionano, sono riuscite a togliersi da quel limbo di disperata stasi riuscendo ad affermarsi in campo sanitario, scolastico, artistico, umanitario...

Fotografia di Enrico Minasso 

Allo stesso tempo siamo volati in Africa alla ricerca di quelle donne che ce l’hanno fatta senza rinunciare alla loro terra...donne che non sono certo partite in pole position, in una corsa di rinascita e rivincita tutta al femminile... Donne che vivono negli Slum di Nairobi e lì lavorano...insegnando ai bambini a volare...donne che sono diventate infermiere negli ospedali fondati molto spesso da noi italiani (uno di questi è il “nostro” Ruaraka Uhai Neema Hospital, inaugurato più di dieci anni fa dal grandissimo medico acquese  Gianfranco Morino, da più di trent’anni trapiantato in quella povera città...da più di trent’anni, quindi, impegnato a trasferire il suo sapere e la sua umanità a uomini e donne, tante, che diventano parte integrante e integrata di un sistema sanitario perfetto che, in autonomia, si dedica alla cura delle persone più povere...

Fotografia di Enrico Minasso 

Tutte queste storie diventeranno un grande racconto collettivo...un canto corale (sì...ci sarà anche la Musica e la danza) di quelle donne eroine e vincenti che diventeranno il motore di una marcia inarrestabile delle donne di tutto il mondo che le porterà a raggiungere (si spera presto) la meta finale del loro, del nostro, obiettivo...
Il femminile di uguale non esiste (come si può trasformare un aggettivo neutro e invariabile colorandolo di rosa?)...ma noi che ci stiamo impegnando a raccontare quelle vite così diverse e così lontane, pur nella loro vicinanza emotiva, siamo disposti a forzare la grammatica, a compiere un errore, per cancellarne altri molto più gravi, umani e disumani, che hanno tolto il sorriso a generazioni di donne meravigliose.

Fotografia di Enrico Minasso 
Per vedere il reportage fotografico di Enrico Minasso clicca su questo LINK: http://www.enricominasso.com/

Buona giornata...



mercoledì 25 settembre 2019

25/09/2019... Mercoledì mattina... GOAL


Buon giorno...

#framevoicereport
#ilfemminilediuguale

Goal...



In mezzo alla savana...in un villaggio masai non lontanissimo da Ngong (a gennaio ne raggiungemmo uno ben più lontano), il suono di un vento freddo e intrigante viene interrotto da una parola ‘amica’... GOAL... fa specie sentire quel suono dove le tracce del mondo occidentale si perdono in quei sentieri rossi e polverosi...



Guardando meglio, oltre le pareti posticce di una scuola comunque affollata, ecco un ‘campo da calcio’...con tanto di porte e pallone...
GOAL!



La palla entra in rete...i ragazzi esultano...come fanno i nostri ragazzi...come fanno nei ‘veri’ stadi...



Cosa cambia, alle diverse latitudini?
Nulla e tutto...rimane quel sano divertimento di prendere a calci la palla con una tecnica invidiabile...
Già...la palla...è tanto diversa anche se è comunque tonda...metafora del mondo...che gira...gira...ma dove va?!



Buona giornata 

martedì 24 settembre 2019

24/09/2019... Martedì mattina... La scuola non DEVE mai fare male!

Buon giorno...

#framevoicereport

#ilfemminilediuguale


A Nairobi siamo venuti, io, il giornalista Maurizio Paganelli, il fotografo Enrico Minasso e il videomaker Francesco Morino, per realizzare un progetto molto importante intitolato "Il femminile di uguale", cofinanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Piemonte e implementato in Italia dal partner Consorzio Ong World Friends insieme alla Onlus Crescereinsieme...
L'idea è quella di approfondire con interviste, progetti musicali e fotografici il tema della Parità/Disparità di genere all'interno della nostra società. L'obiettivo comune di tutti i partner del progetto è quello di rimuovere tutti gli ostacoli che rendono impossibile la vita alle donne italiane e keniote...
Intorno a questa idea gira un mondo di volontariato che va ben oltre questo aspetto importantissimo della vita... C'è l'aiuto costante che organizzazioni come World Friends offrono senza secondi fini ai bambini, alle donne e agli uomini di Nairobi e del Kenia (ma non solo in questa parte dell'Africa), paese che racchiude in sé una miriade di contraddizioni, talmente grandi da far pensare, a noi che ci veniamo ogni tanto, di essere finiti in un inferno terreno e inspiegabile...


Personalmente io avverto la mia acclarata impotenza di fronte a problemi così enormi... Davanti alle Slum, costituite da migliaia di baracche di lamiera, senza luce, acqua e altri beni di prima necessità, io mi sento come un uomo che cerca di svuotare l'oceano con una tazzina da caffè...
Sensazione che ho provato ieri quando nella base di World Friends siamo stati raggiunti dalla terribile notizia che una scuola della città, sulla strada che noi percorriamo per andare in missione nella terra Masai a Ngong, è crollata uccidendo almeno sette bambini... I numeri qui sono un'opinione...i giornali riportano la frase "sono morti almeno sette bambini" ma, di fatto - sino a ieri sera -, c'erano ancora parecchie anime da tirar fuori da quell'inferno di lamiere...
Io che in quelle scuole ci sto, e ci sono stato tanto anche nel precedente viaggio, non trovo risposte alle mie domande...


Perché una scuola deve crollare? Perché la scuola, che dovrebbe essere la zattera di salvataggio in una vita altrimenti perduta, ti fa affogare in un mare di lamiere roventi?


Come fa una scuola fatta di cartone uccidere tanti bambini? Strutture posticce, così inconsistenti da dare l'impressione di crollare da un momento all'altro (infatti è successo), non sembrano far paura perché ricordano le capanne che mi costruivo, per gioco, da bambino...


Ma qui nulla è gioco...qui tutto è dramma...ecco perché il nostro progetto #ilfemminilediuguale, nell'ambito del bando europeo #framevoicereport, diventa ancora più importante...
Allora avanti...a svuotare quel mare fatto di niente per cercare di riempirlo di  cose belle...


Al mio ritorno, spero che la Musica che suonerò con le mie allieve e i miei allievi (a completamento del progetto bilaterale Italia-Kenia) sappia trasmettere quella voglia di svuotare il mare della povertà che sta invadendo gran parte del nostro mondo... Lasciatemelo credere...


Buona giornata...

lunedì 23 settembre 2019

23/09/2019...Lunedì mattina... Di nuovo a Nairobi...

Buon giorno...

#framevoicereport

#ilfemminilediuguale


Quella sera, il 21 gennaio di quest’anno, dando l’arrivederci a quell’Africa nera e vera, sapevo che sarei tornato in quei luoghi...
Sapete come si dice, no? Vivendo qualche tempo in quei posti così diversi e lontani (ma poi...sono lontani perché così diversi o sono diversi perché così lontani?) ti viene il "mal d’Africa"...quella sorta di malinconia che i brasiliani definirebbero con quella bellissima parola che è ‘saudade’...è lo stesso ‘male’ che ti viene quando vivi il mare e da esso ti allontani...io l’ho provato all’inizio degli anni novanta, dopo aver navigato per qualche mese come pianista sull’oceano...
Stavo dicendo...anzi...scrivendo...(mi sono perso nei meandri dei ricordi)...
Quella sera, il 21 gennaio di quest’anno, dando l’arrivederci a quell’Africa nera e vera, sapevo che sarei tornato in quei luoghi...ma non così presto... invece, poco dopo la fine del viaggio, ancora carico di profonde emozioni, mi sono buttato, insieme a molti amici, alle onlus Worldfriends (per la quale ero già stato in missione a gennaio), Crescereinsieme  e alla mia scuola, in un progetto importante e ambizioso che ha passato positivamente il vaglio della comunità europea, aggiudicandoci un bando intitolato #framevoicereport di cui vi parlerò nei prossimi giorni...
Eccomi, quindi, di nuovo qui...a Nairobi...in quella città carica di contraddizioni, di odori, buoni e cattivi, di colori, di valori...di valori e disvalori... eccomi di nuovo in Africa, per trovare suoni...note che nascono dal cuore di queste persone...dal polmone (ferito) di questa terra...per farle mie e portarle alle mie ragazze e ai miei ragazzi italiane/i affinché loro, così diverse/i...così lontane/i (ma poi...sono lontane/i perché così diverse/i o sono diverse/i perché così lontane/i?) aggiungano le loro emozioni a quelle delle loro coetanee e dei loro coetanei...per creare quell’armonia che manca al nostro mondo, nel suo insieme...
Sì...non credevo davvero che sarei stato di nuovo qui...dopo così poco tempo... quanto sono arrivato, domenica, ho subito avuto la sensazione di non essermene mai andato...eppure, in questi otto mesi, la mia vita non è stata ferma... Per prima cosa c'è stata la morte di mio padre...quando sono partito la scorsa volta era ancora con me... In questi mesi, poi, ho tenuto concerti, realizzato spettacoli...abbiamo sostenuto, io e i miei studenti, il primo esame di stato al liceo musicale...sono stato in parecchie città, non solo in Italia...
...Eppure 
... eppure mi sembra di essere sempre stato qui... riconosco le strade, la gente... quei bambini, che ho visitato a gennaio, non hanno ancora terminato il loro anno scolastico (allora appena iniziato)...
Qui, a Nairobi, sta finendo l’inverno...ma non lo avverti...perché in questo luogo, subito sotto l’equatore, le stagioni non esistono...il sole emette una luce strana e la luna è capovolta...
Nulla cambia, qui a Nairobi...neppure gli odori, gli ardori...neppure i colori e i calori...neppure la disperazione e l’indigenza della grande maggioranza dei suoi abitanti, indigenza che non teme confronti...con nessuna altra parte del mondo...
Cercherò di raccontare tutto questo nelle mie note e di portarle a casa a tutte/i coloro che avranno voglia di suonarle e di ascoltarle...
Del progetto #framevoicereport, che coinvolgerà, anima e corpo, gli studenti del Liceo Musicale "Saluzzo Plana" di Alessandria, vi parlerò più avanti...
Se volete incominciare ad avere un assaggio di quello che stiamo vivendo vi consiglio di visitare il Blog del Fotografo Enrico Minasso (http://www.enricominasso.com/) che racconta per immagini bellissime il nostro viaggio, o leggere l'articolo di Maurizio Paganelli, giornalista di Repubblica che con noi condivide esperienza ed emozioni (www.repubblica.it)...
Maurizio Paganelli verrà a fine ottobre nel nostro liceo musicale e coreutico a seguire il nostro lavoro, lo stesso che a migliaia di chilometri stiamo realizzando con le ragazze e i ragazzi della scuola di Musica di Baba Dogo...a Nairobi...
Troverete tutti i contributi fotografici, video e musicali sul sito #ilfemminilediuguale (così s'intitola il nostro progetto)...questo è il sito: www.ilfemminilediuguale.it. Al momento è un contenitore vuoto...presto sarà ricco di storie che non vi lasceranno indifferenti...


Buona giornata