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domenica 10 giugno 2012

Movida...avida...e arida...

Buon giorno...


Quanti anni erano che non mi trovavo a passeggiare il sabato sera per le strade della mia città? Troppi...direi..
Ieri, approfittando del mio primo giorno di semi-libertà, dopo una cena con amici, mi sono trovato nel centro di Acqui Terme, carino come sempre...
Partiamo subito dai lati positivi!
Quanta gente! Bene, anche in periodo di crisi il turismo (del sabato sera) non molla. Acqui è una città turistica...quindi...ben venga tutta questa gente!


Molti giovani...tutti festosi...Bene! La strada come centro di aggregazione... Sì...però troppi giravano con la bottiglia di birra in mano...
Ormai c'è questo vezzo...il locale interno del bar serve per l'approvigionamento delle bevande...poi...tutti in giro con bottiglia al seguito...che inesorabilmente viene scaricata per la strada...
Ma la cosa che mi ha fatto più male, soprattutto alle orecchie, è stata la musica che ho ascoltato...se così possiamo definirla... Non so se avete mai notato...nei miei POST io scrivo sempre Musica con la "M" maiuscola... Questa volta non riesco...perché quella di ieri sera non era musica!
Dunque se andava bene, c'era il Dj che suonava i suoi dischi...certo erano suoni e ritmi indefiniti...molto rumorosi... almeno per me (sarò vecchio!)


Quando andava male trovavi la solita coppietta di lui (alla tastiera) e lei (cantante) con la musica RIGOROSAMENTE NON SUONATA... Tutta la sera con MIDI FILE e MP3 a manetta....e il signore che muoveva le mani con un altro ritmo e  in un altro tempo...in un'altra "dimensione" rispetto a quella in cui stava suonando il "magnifico lettore".



Ogni tanto ti imbattevi in gruppo che suonava dal vivo, magari non erano dei fenomeni, ma almeno SUONAVANO SUL SERIO!



Le "macchinette" che suonano da sole, comparse alla fine degli anni ottanta e da lì drammaticamente cresciute nel numero e nella qualità (perché anche lì la tecnologia ha fatto grandi progressi), hanno quasi definitivamente cancellato il musicista che fa sul serio e con lui, il suo cachet... Pensate: nel 1991 ho sostituito per un'estate un pianista sulle navi della Costa Crociere... Suonavo sull'Eugenio Costa, in un'orchestra che suonava davvero. Guadagnavo 100.000 lire al giorno. Tre anni dopo, nel 1994, sono risalito per un brevissimo periodo sulla Costa Riviera... Tutti i musicisti, ad eccezione di un gruppo molto bravo di Napoli, facevano ormai finta... Non c'era più un vero pianista a bordo. Il loro cachet si era dimezzato: 50.000 lire a sera (il mio, fortunatamente, no). 
La proliferazione di "finti" musicisti ha, in base alla legge della domanda e dell'offerta, drasticamente abbattuto i loro compensi. Quelli "veri", o hanno smesso di fare quelle cose, o si sono adeguati alla "spazzatura" appiattita e omogeneizzata dei sequencer e dei lettori di file mp3... Il pubblico, stordito anche dalla televisione, non ha più fatto caso ai "musicisti" (?!) che suonano le stesse canzoni e con gli stessi arrangiamenti... Anche le orchestre da ballo hanno smesso di suonare, addestrandosi a fare solo i finali.... I gestori di locali hanno tratto profitto dalla situazione riducendo i loro esborsi, e di molto... Invece di prendere un "professionista", assoldano "finti" musicisti con "quasi" cantanti (soprattutto giovanissimi...o pensionati)...al prezzo di mezzo musicista... Il risultato, per loro (i gestori), è lo stesso... La gente beve comunque... Per i musicisti, invece, significa la fine della loro attività...


C'è persino il rischio che un pianista che proponga il proprio repertorio al pianoforte passi per uno "scarso" poiché il pubblico dei locali non individua nella sua esecuzione alla tastiera il frastuono della batteria elettronica, le frequenze profonde di un basso finto...il suono di "plastica" di una pseudo chitarra elettrica...
Io mi sono salvato da questo delirio, faccio le mie cose...quando ne ho la possibilità...per un pubblico che si trova dove suono non per mangiare o bere ma per sentire musica...un pubblico libero di apprezzare o non condividere...un pubblico...VERO!



4 commenti:

  1. PAROLE SANTE! mn (anzi Mn spero...)

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  2. Condivido la critica alla falsa musica che distrugge l'atmosfera e il fascino di una serata...può esistere solo perchè c'è un appiattimento piuttosto diffuso del gusto musicale. Quindi entriamo nello spinoso campo della mancanza di educazione musicale nella Patria della Musica e del Bel Canto....Oi Barbaroi!!!!...che fa rima con "Hoi polloi" (la maggioranza)

    Black cat

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  3. Memo male che non eri a Casale: qua il comune (volutamente minuscolo) ha patrocinato una serata in cittadella con nientepopodimenoche il deejay arrivato direttamente dal grande fratello di canale 5: alla faccia di tutte le ordinanze e leggi esistenti ha tenuto mezza città sveglia sino alle 3.00 di notte.
    Se questo è il modo di rendere viva una città, calpestando l'udito e il sonno altrui, ci hanno scambiato tutti per zombie...

    Casalese disgustato

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  4. Luciano Andreotti6/10/2012 10:50 PM

    Caro Enrico, il tuo gradito e intelligente post mi perfette di esprimere un mio pensiero (...un pò lungo...) su tutto questo. Non è che la falsa musica sia un fenomeno a sè...così come il falso musicista ecc.ecc.Si tratta di un fenomeno socio-culturale molto chiaro, esteso ed evidente che, per chi ama la musica veramente e l'arte in generale, salta agli occhi...pardon alle orecchie. Il problema fondamentale è la "falsità"...cioè, traslando il concetto, la famosa e "buona" mela di Biancaneve per esempio(che pure nella sua sostanza malefica era vera) rappresenta una realtà fittizia e oggi possiamo definirla similtelevisiva, un facsimile; una realtà che ha fatto, a ragione o a torto, cultura nel nostro paese. E' evidente che di fronte ad una esperienza autentica ed intensa vera si è preferito o meglio ci si è abituati ad un facsimile che può anche andare bene...tanto chi lo comprende? o meglio come posso comprenderlo... se riesco a comprenderlo?
    Il problema è dunque il "facsimile"...o se vuoi l'omologazione così come la generazione beat ci ha insegnato: il jeans nato come espressione di una originalità e una filosofia contro-corrente di vita è diventato un prodotto omologante e di largo consumo perdendo così il suo vero significato. Il "sistema" deve fagocitare e omologare ogni cosa per trasformarlo in un prodotto di consumo, lo sta facendo anche in politica con il fenomeno Grillo. Ed ecco quello che vediamo nella vita in generale: mangiamo alimenti finti pieni di veleni (quelli sì che sono veri!) che si presentano bene ( il gelato, per esempio è peggio della mela di Biancaneve...ma è bello da vedere); ci vestiamo alla moda ( cioè come ci vogliono gli altri)così possiamo essere osservati per l'involucro (finto) che vogliamo proiettare sentendoci interessanti; ascoltiamo musica finta fatta con strumenti elettronici e computer per appagare le orecchie addomesticate, e non la pratichiamo con la necessaria disciplina e passione. E' una vita finta quella che ci viene prospettata ogni giorno e alla quale ci dobbiamo o vogliamo adeguare. L'intensità e la passione richiedono la nostra "vivencia" cioè "l'esperienza vissuta con grande intensità da un individuo nel momento presente" (Biodanza sistema Rolando Toro)...tutto il resto è come una copertina sbiadita di un libro non scritto...Un caro e amichevole saluto.Luciano Andreotti

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