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domenica 17 giugno 2012

La sera del dì di festa...

Buon giorno, e buona domenica...



La sera tanto attesa (?!) è arrivata!

Gabibbo, Veline, Greggio, Pavarotto & Friends sono approdati ad Acqui Terme per la grande serata della registrazione di VELINE!
Questa mattina la mia amica Claudia, su Facebook, ha paragonato il palco della popolare trasmissione a un'astronave con tanti "alieni" che le giravano attorno... Ottima similitudine...
Che dire...tanta gente...tante luci...tanta musica in ogni dove... Sulla "nuova" movida acquese potrò essere più esaustivo nei prossimi giorni...

Insisto invece su VELINE...

Nel pomeriggio, in un caldo torrido, sono passato più volte dalle parti del MEGAPALCO! Alla sera tenevo un concerto con le POKER SINGERS nell'adiacente Grand'Hotel Nuove Terme (ma anche di questo parlerò in seguito, magari oggi pomeriggio).
Cosa posso dirvi... La televisione, certa televisione, è la fabbrica di illusioni... Ho visto delle ragazze, belle, non c'è che dire, provare a cantare...sotto l'occhio vigile di "PAVAROTTO", il signore a destra con i capelli bianchi...quel tipetto che è diventato "famoso" cantando nel modo più stonato immaginabile da un orecchio umano... Il bello è che ieri pomeriggio, quando si è esibito in prova in uno dei suoi acuti migliori,  il pubblico (piuttosto numeroso considerato il caldo e l'ora) lo ha applaudito con entusiasmo...


Torniamo alle ragazze. Quando scrivo che le giovani soubrette "provavano a cantare" non commetto un errore. Qualcuno di voi penserà "avrà voluto dire che le ragazze provavano il brano". Assolutamente no! Il tentativo delle giovani  era proprio quello di emettere alcuni suoni intonati, possibilmente a tempo con la base...tentativo, in molti (troppi) casi, non riuscito...


Ho pensato alle mie POKER...eccezionali...cantanti professioniste, giovanissime (età media 20 anni) capaci di fare sacrifici e gavetta a oltranza... Che differenza c'è tra le ragazze di "Veline" e artiste, ancorché di provincia, dotate di talento smisurato? La differenza è questa: le ragazze di "Veline" s'incendiano, hanno una massima esposizione mediatica che dura una sera, due, al massimo una settimana...o forse qualche giorno in più...poi tornano ad occuparsi di altro...forse anche un po' frustrate... Le artiste, che sudano, studiano, soffrono (anche la fame) sono brace viva, che continua a rimanere accesa... Tra dieci anni saranno più brave, forse non avranno fatto il "salto"...ma saranno ancora loro...artiste vere...in crescita...costante...


La colpa non è delle "veline"...è del sistema... Loro fanno bene a provarci...sono giovani, facilmente abbindolabili... La colpa è della televisione...ancora una volta...che manda nella guerra mediatica, in prima linea, giovani disarmate (e disarmanti)...
Nulla nasce per fortuna...o per caso.... Fortuna e caso possono essere determinanti...ma dietro ci deve sempre essere la sostanza...
L'apparenza inganna...soprattutto le "giovani vittime"...
E così...le ragazze vivono una serata di gloria... La più "fortunata" (non certo la più brava o la più bella, a giudicare da quel poco che ho visto...e sentito) viene proclamata, dall'inossidabile Ezio Greggio, "reginetta" della favola di "plastica" e lustrini...


Il Gabibbo sfodera una delle sue magnifiche "perle" di saggezza...




e le snocciola ai sudditi della TV che, con i suoi potenti mezzi, tramanda (per qualche ora) ai posteri l'ardua sentenza... 


la vincitrice è "la numero 4"...ecco il risultato... un numero, senza nome, senza cognome...
Ma almeno un prefisso potevate darglielo...no?




2 commenti:

  1. Luciano Andreotti6/17/2012 6:41 PM

    Caro Maestro, ciò che scrivi è del tutto condivisibile. Hai centrato,a mio parere, il nocciolo della questione paragonando le Poker Singers al circo mediatico di Veline. Ma la realtà è questa: la finzione vale più della sostanza, perché è visibile e amplificata da un megafono infallibile (ma finto) come la televisione. La sostanza richiede un percorso di crescita e di preparazione, e naturalmente talento, che non si vede ed emerge a fatica. La televisione come il Minotauro ha bisogno delle sue vittime, le illude e poi le fagocita, le brucia. Quando tutto è finito...avanti le prossime. E' il pubblico che ama il "sacrificio" mediatico che mi impressiona maggiormente. Quell'emozione che attiva per un momento le endorfine del cervello e che per un attimo infonde un senso di "felicità" nello spettatore. Una commedia di Pirandello...come per esempio 6 personaggi...non riuscirebbe a fare la stessa cosa: troppo complicata e statica per la televisione. Bonolis, che di televisione se ne intende per aver contribuito (strapagato) a renderla così, dice che la tv è sempre la stessa, non si rinnova: dieci anni fa come ora e che, in questo momento, è in crisi. Forse voleva dire che lo spettatore medio è sempre lo stesso...non ha compiuto alcun passo verso la sua evoluzione personale, altrimenti non la guarderebbe. Non ha bisogno di evolversi: gli bastano quel quid di endorfine che gli permettono di sopportare la vita noiosa che conduce; non trova in sé la capacità di autoprodursele con attività ludico intellettuali. Caro Enrico, ti seguo molto volentieri e apprezzo la tua sensibilità ( e le tue argute provocazioni) sulle vicende della nostra città e della società in generale. Un caro e amichevole saluto. Luciano Andreotti

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    1. Grazie Luciano, le tue parole mi gratificano...e molto...

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