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mercoledì 31 luglio 2013

31/07/2013 Mercoledì sera... Saluto serale...

Buona sera...

Più ascolto la registrazione del mio concerto di sabato sera più sono convinto che diventerà un CD...
Credo che questa registrazione sia proprio uno di quei casi di "serendipity"... Vi ricordate di cosa si tratta? Ne ho parlato circa settecento POST fa... Si Tratta di scoperte importanti in ogni ambito avvenute per caso... La scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo, per esempio, la penicillina, la dinamite...le patatine fritte rotonde...e così via...
Questa registrazione è stata da me ottenuta abbastanza per caso, senza provare i volumi (non c'è stato proprio il tempo), collocando lo scatolino nella parte opposta della cassa armonica del pianoforte di quella che volevo utilizzare (che era "invasa dalla ghisa" e non permetteva un posizionamento stabile)...
Aggiungiamoci che io ho sonato meglio del solito... Ispirato dal luogo? Pervaso da sentimenti buoni, positivi, vivi e intensi? Motivato dal nuovo programma e dalla bellezza della Musica barocca? Tutto un po'... Aggiungerei, non in ultimo, che questa è stata la prima volta che ho fatto un concerto da RIPOSATO! Niente lavoro, niente viaggi a Casale Monferrato, niente lezioni, mattutine e pomeridiane...niente Accademia a Savona...
Qualcosa mi dice che mi devo licenziare da tutto e da tutti...
Ma non dai miei indovinelli...che ora vi propinerò... 
Quello di ieri è stato praticamente risolto da PATRIZIA nei COMMENTI... BRAVA!

La domanda era:

Cosa fa un parroco di città, la domenica pomeriggio, per divertirsi?

La risposta: 

UNA BELLA SCAMPA(G)NATA!

E ora...quello nuovo... Lo faccio tematico? NO! Lo faccio macabro...ma simpatico... Ecco la domanda:

Perché questa mattina i parenti di un defunto cremato non l'hanno trovato al solito posto al cimitero?

Molto allegro, non c'è che dire...

E mentre voi vi scervellate alla ricerca della soluzione io vi saluto molto, ma molto caramente...




A domani... Sogni d'oro...



31/07/2013 Mercoledì pomeriggio... E ora... Duo Voxonus

Buon pomeriggio


E' di nuovo la volta della Villa Faraggiana di Albissola... Ma questa volta non suonerò io... Questa sera si esibirà il Duo Voxonus che già nel nome racchiude quella che è l'estetica dei due esecutori...ossia quella di curare ed eseguire le pagine più significative del Barocco italiano ed europeo con filologica passione... 


Un duo omonimo, e non è certo un caso, del Voxonu Festival...che poi è una filiazione dell'Orchestra Sinfonica di Savona, un'istituzione che sul territorio ligure sta investendo energie e denari per fare in modo che la Cultura, con la "C" maiuscola non sia cancellata dalla voglia, legittima s'intende, di movida estiva...
Il fatto è che, trovandomi a frequentare quei luoghi bellissimi della riviera ligure di ponente, noto con mio enorme sconforto che le locandine e i manifesti legati ai concerti rock (e sono già una benedizione del cielo), alle serate Karaoke, ai balli di gruppo, alle feste in piscina, ai party vari, e via discorrendo surclassano e quasi annullano i pochi baluardi di carta che promuovono i concerti di Musica "classica"...dove si suona sul serio...e si suona bene...e si suona facendo poesia...


Davvero la televisione ha potuto così tanto? Ha appiattito il gusto degli italiani, soprattutto delle nuove generazioni?
Io sostengo che ci sia spazio per tutto e tutti... Ben vengano le sere estive piene di note suonate per finta, dove la gente si butta alle spalle i problemi della vita...ma, per cortesia, salvate la Musica, quella vera, quella fatta ancora come si faceva centinaia di anni fa... Il Voxonus Duo, con gli strumenti d'epoca, cioè costruiti nel XVIII secolo, accordati come un tempo, con un altro "La", suonati con archetti che strofinano corde ancora fatte col budello, cerca di fare proprio quello...
Claudio Gilio questa sera suonerà la sua preziosa viola, una Wenger 1738, strumento tirolese che sa di Germania...ma anche, e soprattutto, d'Italia, quella che conta nella storia della liuteria.


Maurizio Cadossi, invece, utilizzerà il suo violino d'oltralpe, uscito dalle mani di un anonimo liutaio francese proprio sul finire del secolo dei lumi, e precisamente nel 1798.


Ma voi ci pensate? Quale strumento moderno è in grado di emettere un suono dopo trecento anni? Pensate ai vostri computer! Che aspettativa di vita hanno? Due, tre anni? E le tastiere elettroniche? E quei dannati scatolini che riproducono musiche finte per gente sorda? 
Gli strumenti "veri" come i violini, ma direi anche i pianoforti, gli organi, e tutti gli altri, resistono e, se non suonano, è solo perché non hanno più occasioni per farlo...
Il Duo Voxonus questa sera ha il compito  di far rivivere quelle Musiche tardo barocche in una villa splendida del barocchetto ligure... 


Ecco! Questa sera, davvero, la "gente di mare" potrà fare qualcosa di veramente "nuovo"... "Tuffarsi" indietro nel tempo, trovare refrigerio in una prassi così consueta nei salotti del '700 e così scomparsa nella nostra vita veloce, consumistica e consumata...
Io a Villa Faraggiana ho suonato sabato scorso... Vi assicuro che non riesco a togliermi dagli occhi e dal cuore quel luogo meraviglioso...
Questa sera avrete la seconda vostra opportunità... Non perdetela...



Il Duo Voxonus eseguirà un programma a cavallo tra il Barocco e il periodo Classico:

Giuseppe Cambini (Livorno, 1746 - Parigi, 1825)
Duo III in Do maggiore, Op. 4/3
Allegro. 
Rondò. Allegro Moderato

Duo II in La maggiore, Op. 4/2
Allegro. 
Allegro cantabile con variazioni

Wofgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791)
Duo in Sol maggiore K. 423
Allegro
Adagio

Rondeau. Allegro

Per avere un'anticipazione...ecco alcuni ascolti...


Giuseppe Cambini, duo in si minore, Op. 4 n.1. Allegro espressivo



Giuseppe Cambini, Sonate dialoguée, Op.46 n.6. Allegro Affettuoso



Un anno di BLOG
31 Luglio 2012





A questa sera...

31/07/2013 Mercoledì mattino IMMAGINANDO... L'amore eterno per la Musica...


Buon giorno...


Questa mattina mi va di salutarvi con un IMMAGINANDO...e con questo scatto...
Non è mia la fotografia...è di un grande artista del disegno, dell'ingegno, del tratto tracciato tutto d'un tratto... Un artista delle idee...che ha idee...e le mette in movimento...le da' forma e vita e in quella vita diventano, sempre, Arte...
L'artista lo conoscete già voi frequentatrici e frequentatori del BLOG...è Riccardo Guasco...


Mi onoro di aver già condiviso con lui alcuni progetti... Molte delle mie Musiche su YouTube, inoltre, sono colorate e animate dagli splendidi disegni di Rik...
Ieri, all'improvviso, su Facebook, Riccardo ha pubblicato questa immagine...


C'era anche qualche sua riga di commento... Come nelle migliori tradizioni di IMMAGINANDO non le riporterò...non oggi... Domani sì...perché domani è il turno dei miei pensieri... In questo caso anche, e soprattutto, di Rik...
Oggi invece tocca a voi, lettrici e lettori fedeli anche in questa estate che sta scivolando via giorno dopo giorno sulla schiuma delle onde del mare...nell'acqua fresca dei torrenti di montagna...nelle vie strette dei centri storici delle città d'arte...nelle metropolitane delle grandi città del mondo...
... Già le metropolitane...questo possiamo dirvelo, io e Rik... Il signore e la signora sono stati immortalati nella metropolitana di Madrid...
Che strano...ieri pomeriggio ho postato il video realizzato alla stazione di Piazza Odenplan di Stoccolma...  Ora è la volta della stazione Opera della Linea Rossa di Madrid...  Madrid e la sua meravigliosa metropolitana...Mai vista una così in ordine e intonsa...
Allora...per oggi ho detto...anzi...scritto tutto...
E voi? Scriverete qualcosa nei COMMENTI del mio POST?!
Sarebbe molto carino... 
E' solo questione di immaginAZIONE... 
Pensare, immaginare 
                                  e agire scrivendo i pensieri più veri 
che possono nascere 
                                  vedendo una stella che muore...
o una stella mai nata...
                                   o una stella cometa 
che ha perso la coda 
                                   che forse non era mai stata...
                                                         e, se c'era, perché se n'è andata?

Ridete, gioite, nuotate, scherzate...ma anche, vi prego, pensate...

Buona giornata...

martedì 30 luglio 2013

30/07/2013 Martedì sera... Saluto serale...

Buon pomeriggio...

DIN DON DAN... Incredibile...ovunque vada, a qualsiasi ora del giorno e della notte...c'è un campanile che suona... Io adoro i campanili e le loro campane... Ci sto per fare un progetto sopra che non vi dirò...perché lo devo ancora perfezionare... Quello che mi perplime è il fatto che spesso, al mattino presto, questi campanili sfoggino il loro repertorio migliore e sventaglino una serie di "sinfonie" da paura... Ho sentito suonare Jingle Bells dalle campane della mia cattedrale in piena estate...
Ci sono campane che iniziano a dare il buon giorno alle sette del mattino suonando per un buon dieci minuti... Dopodiché, TRACK, il colpo di grazia con i sette rintocchi dell'ora... Nessuno si lamenta... Mai... Se però un povero pianista prova a fare l'inizio di "Per Elisa" alle nove del mattino, nel condominio vicino alla cattedrale, il poveretto, rischia il linciaggio... Boh?!
Misteri della FEDE, è proprio il caso di dirlo... Così com'è un mistero quello di cui parlerò ora...
Ma...com'è possibile?! Nessuno ha indovinato l'indovinello di ieri sera! Eppure era molto facile... Ah...ho capito... SIETE TUTTI IN FERIE!
In effetti ho notato un sensibile calo nei contatti giornalieri, per la carità, sempre notevolissimi... Però...direi che in media sono scesi di un centinaio di contatti al giorno...
Non mi preoccupo anche se, da buon ossessivo, un calo di rendimento mi procura sempre un certo scombussolamento interno... E' un po' come quando acquistavo le azioni in borsa... L'ho fatto poche volte... Sempre con titoli di marchi importanti e vincenti che, naturalmente, da quando mi sono interessato io, sono precipitati senza mai più tornare al valore del mio acquisto... Ho smesso... Invece non smetto di produrre indovinelli... Andiamo per ordine... Questo è quello di ieri...

Cosa bevono preferibilmente i fighetti?

La risposta, facile, persino banale, ancorché non risolta, è:

I BELLINI!

Ora ne faccio uno nuovo caruccio e tematico... Sentite qua...

Cosa fa un parroco di città, la domenica pomeriggio, per divertirsi?

Ah ah ah ah ah... Che carina... Mi piace...

Ora vado... Lavoricchio...tra un salame e un radicchio... Ah ah ah ah ah...sempre più bollito (io, non il radicchio)



Buona serata...

...A domani...

30/07/2013 Martedì pomeriggio... La scala che fa le scale...

Buon pomeriggio...



Oggi faccio un POST di alleggerimento... E' estate, bisogna far riposare i ragionamenti...stare più freschi che si può e non fare movimenti...né esterni...né interni...
Faccio mio questo video pubblicitario della Wolkswagen, non perché mi interessino particolarmente le auto...piuttosto per l'esperimento che racconta...


Ringrazio l'amica Elena Mari che me lo ha suggerito su Facebook ieri..
In definitiva, nel breve video, succede questo.... Una squadra di tecnici entra di notte nella stazione della metropolitana di Piazza Odenplan, nel distretto Vasastaden di Stoccolma, e attrezza una scala con dei sensori che, alla pressione del piede, emettono ognuno un suono della scala musicale... E già qui c'è il fatto carino... Una scala che fa la scala...  


I gradini, con sensori annessi, vengono "truccati" da tasti del pianoforte, bianchi e neri... Salendo le scale si eseguono, quindi, note varie... 
Si sa che i passeggeri della metropolitana usano molto le scale tradizionali anziché quelle mobili... Io, per esempio, reputo quest'ultime molto noiose... Stai lì, fermo, a farti trasportare... Vorresti salire ma le decine di persone davanti, munite di bagagli e zainetti, stanno belle ferme, immobili...sulle scale mobili...un bell'ossimoro della deambulazione...
Ebbene...quelle centinaia di persone che sono transitate su quella "scala musicale" si sono comportate in modo differente... Ognuno si è approcciato a suo modo, secondo la propria sensibilità...
Chi con paura...chi con timida curiosità...chi con estro...


Il video mi ha fatto ricordare la scena del Film "Big", di Penny Marshall (1988). Ve ne ho già parlato quando mi sono occupato della Musica "Heart and Soul", di Hoagy Carmichael e Frank Loesser, quella dell'iPad mini...per intenderci... Nella scena i due protagonisti, Tom Hanks e Robert Loggia, si divertono a suonare il motivetto su una tastiera enorme da suonare con i piedi... 
Veloce ripasso...



Bell'esperimento... Passa in secondo piano il marchio dell'automobile per cui è stato ideato il breve video... Mi spiace per i suoi produttori che, peraltro, sono sempre in vetta alle graduatorie mondiali di vendita nel settore...
Mi sarebbe piaciuto passare da quelle parti quel giorno...e voi, come vi sareste comportate/i? 



UN ANNO DI BLOG
30 Luglio 2013




Buona giornata...

30/07/2013 Martedì mattino STORIE STORTE... La pirata rapita

Buon giorno



Estate statica, molto estetica...mai patetica... Per poterla al meglio celebrare una favola bisogna raccontare... Quale, dunque, mi domando in forma lieve? Pollicino, Cappuccetto, Biancaneve? No, mettiam da parte ogni tradizione...ci va la novità, l'innovazione... Qualcosa che sollevi la nazione! Rovisto nella mente, nei ricordi, qualcosa che capiscan pure i sordi... Ci sono! La memoria mia si è accorta che ho in serbo ancor per voi 'sta storia storta!
E son come non mai molto contento...amiche, amici, BUON DIVERTIMENTO!

La pirata rapita

Nei Mari dei Caraibi, tanto tempo fa, quando ancora non era stato istituito il corpo dei CARAIBInieri, vigeva la sola legge che a quei tempi la gente di mare conosceva e temeva: quella dei PIRATI!
Fino ad allora si conoscevano i Pirati della Malesia e della Magnesia...entrambi facevano così paura che i poveretti che si trovavano a fare i conti con loro se la facevano sotto... 
Poi arrivarono loro...i pirati dei Caraibi... Come signora? No?! Nulla a che fare con quelli dei film... semmai quest'ultimi hanno riprodotto su pellicola le gesta dei veri pirati del Mar dei Caraibi...
Tra questi c'era lei, il capo supremo... Nonostante fosse una donna aveva talmente carisma, peggio del peggior cataclisma,  che faceva venir l'asma a tutti gli altri pirati della sua risma... Era anche molto bella...ma così bella che nessun uomo poteva resisterle... Il suo nome? Rita... Il suo cognome? Pepita... Nel Mar dei Caraibi tutti la conoscevano come Rita Pepita la pirata alla menta piperita... Infatti non si presentava mai in pubblico senza tenere in bocca un rametto di menta piperita... Questione di anelito di avere l'alito sempre candido... E' vero che l'alito non fa il monaco... Però, credetemi, un arrembaggio, anche a maggio, su una nave fatta di legno di faggio dopo un assaggio di formaggio...se si fa con l'alito fresco sa convincere anche l'uomo più saggio... Siccome le caravelle...PARDON...le caramelle non erano ancora state inventate e, se è per questo, neppure le gomme da masticare, Rita pepita, la pirata, si masticava la menta piperita appena fiorita...
Rita, la pirata, era così bella e, nonostante le apparenze, così tenera che si tagliava con un grissino... Sarà per questo che tutti si innamoravano di lei... Rita non era, pertanto, solo il terrore dei mari...ma anche dei mariTI... Infatti tutti i coniugi, di ogni genere,  che la incontravano perdevano la testa per lei... Naturalmente quando parlo di tutti i coniugi parlo anche  di tutti i generi...perché, voi capirete bene, se esistono i coniugi esistono anche i generi... Ad ogni buon conto...tutti i mariti perdevano la testa per lei... Questi infatti, una volta caduti nelle braccia di Rita Pepita la pirata alla menta piperita, venivano decapitati... disgrazia, questa, che capitava loro tra capo e collo...
Le mogli, invipirate, PARDON, invipepite, RIPARDON, inpiratate, RI-RIPARDON... Un momento... Le mogli, arrabbiate come iene, decisero di risolvere il problema... Una notte di luna nuova, quando tutto è buio e le galline non fan le uova, rapirono Rita Pepita la pirata alla menta piperita...
Immaginatevi cosa successe sul vascello di Rita Pepita la pirata alla menta piperita... Ci fu un tramestio mostruoso... figuriamoci... Là tutti erano abituati a costruire vascelli in aria... Ora che c'era un problema Varo...PARDON...VERO tutti andavano in confusione e in contusione...perché l'una, la confusione, non escludeva l'altra, la contusione...poiché i pirati di Rita, privati di Rita, correndo avanti e indietro senza riflettere, sbattevano l'uno contro l'altro...
E si sentivano frasi sconnesse come: "Rita Pepita, la pirata alla menta piperita, è stata rapata"... Ma NO! Sopraggiungeva il nostromo che, più che altro era uno stron.. (CENSURA), e diceva, sicuro di sé: "Rita Pepita, la pirata alla menta piperita, è stata parata"... MA NOOOO!? CHE PALLA!!!!!! Sopraggiungeva il nullatenente di vascello, aveva infatti perso la sua nave, e aggiungeva, dall'alto della sua competenza: "Rita Pepita, la pirata alla menta piperita, è stata perata"... L'ufficiale sosteneva, infatti, che Rita fosse stata drogata... Ma l'ufficiale di coperta, sempre freddoloso, più anziano ed esperto, aggiunse drammaticamente: "Sancisco che Rita Pepita, la pirata alla menta piperita, è perita!" Ci fu allora un silenzio di tomba! Cessò di squillare pure la tromba...
Il mozzo, però, più giovane, e come tale armato di molte speranze, disse: "NO! Non è possibile! "Rita Pepita, la pirata alla menta piperita, non può essere perita... Sostengo invece che sia stata rapita"... Tutti lo guardavano come si guarda un extraterrestre... Un coro scettico lo apostrofò: "Ma non dire MOZZATE?!" E il mozzo... "Dico che bisogna cercarla da prua a poppa...e la troveremo!"
Ma siccome Rita Pepita, la pirata alla menta piperita, di poppe ne aveva due, la ciurma non sapendo quale cercare, ed essendo piuttosto pigra, presto rinunciò...
Di Rita Pepita, la pirata alla menta piperita, non si ebbero più tracce...neppure su CD... Neppure sulla neve in inverno... Molto tempo dopo si seppe che le mogli del Mar dei Caraibi, rapirono la donna e la portarono a Camogli... Rita, tra le mogli e Camogli, lontana mille miglia stette subito meglio... Incominciò a lavorare a maglia e presto si dimenticò di essere Rita Pepita, la pirata alla menta piperita. Il gruppo di donne non fece più ritorno nelle loro terre...aprirono il primo ladriturismo del mondo... Si misero a ospitare turisti sprovveduti, li derubarono...finché non divennero ricche... Il tempo passò... Oltre a ricche diventarono pure racchie... si ritirarono a vita pirata...PARDON...a vita privata... Passarono i loro ultimi anni tra gli agi più agiati e poco agitati e gli aghi meno agiti... Poi sparirono nel nulla non rivelando a nessuno dov'era custodita la loro immensa ricchezza che era, semplicemente, nascosta in mensa... Le donne, infatti, erano molto tirchie e avare dei loro averi... Forse è proprio loro la primitiva colpa di aver alimentato l'antica credenza (e anche il comò), ancora viva,  che le donne liguri sono molto tirchie...

Buona giornata...




lunedì 29 luglio 2013

29/07/2013 Lunedì sera... Saluto serale...

Buona sera...

E va bene...un temporale ci sta! A fine luglio non è ancora di quelli che chiudono i conti con l'estate... Certo che, acqua, vento e tutto il resto... Insomma...il tempo non poteva limitarsi a un po' d'acqua e qualche fulmine con saetta?
Tanto...cosa scrivo queste cose a fare... Non si può combattere le bizzarrie del tempo... Da sempre fa quello che vuole...
Accontentiamoci che torni subito il caldo e l'estate e bon!

Detto questo, mentre sto organizzando tutto a tempo di record per la probabile produzione del mio CD Barocco Jazz, mi distraggo temporaneamente e vi posto la soluzione all'indovinello di ieri... Nessuna/o ha indovinato... GIULIA, in CHAT, ha dato una soluzione decisamente pertinente... 
Ma...partiamo dalla domanda...

Cosa beve una star africana al bar, la sera?

GIULIA ha risposto: UN NEGRONI! Ah ah ah ah ah... Brava!

Risposta ufficiale:

UN APERIDIVO!

Forse occorreva scrivere: UN ABERIDIVO! Mah... 
Corbelleria era, corbelleria rimane...

Vediamo quello di oggi... Lo aggancio a quello di ieri e, nel farlo, mi rendo conto che è facilissimo...

Cosa bevono preferibilmente i fighetti?

Va beh...scusatevi... Sono in ferie col cervello... Per qualche giorno, terminati i concerti, ho deciso di non far lavorare troppo le meningi...

Voi, invece, fate lavorare le vostre dita sul mouse... Leggete il mio BLOG e, se vi da' soddisfazione, votatelo...




A domani...


29/07/2013 Lunedì pomeriggio... E se, davvero, lo trasformassi in CD?

Buon pomeriggio...


Ok...poi non parlo più del concerto di Villa Faraggiana...


Devo però aggiungere una cosa...
Da ieri sono ufficialmente in "ferie"... In quest'estate non ho più concerti... Se ne parla a settembre... Questo è il momento giusto per progettare... 
A ottobre e novembre ci saranno importanti concerti tra cui quello a Torino e in Russia e in altri luoghi... Sto inoltre facendo ricerca in rete per alcuni progetti di cui vi dirò...poi... 
Sto curando la promozione dei miei diversi recital... Sto per iniziare lo studio di altri brani da aggiungere nei miei repertori... Devo, infine, comporre brani nuovi che girano nella mia testa da un po' ma non si sono ancora depositati in quella zona del cervello in cui si fissano...ed escono...
Insomma...l'ho detto tante volte... La Musica non va in vacanza!
Mentre archivio i vari articoli usciti nei giorni scorsi sul concerto di Albissola (e a questo proposito ringrazio il mio ex allievo, amico e LANZAchenecco, Julien Coggiola che, essendo in zona "mare", ha rintracciato un po' di materiale e me lo ha inviato), ascolto la registrazione di sabato...



Con i sistemi di ascolto di cui dispongo devo dire che le esecuzioni  parrebbero molto buone... La registrazione parrebbe essere anch'essa di buon livello... Sapete...ho ripreso il suono con uno "scatolino" che, per la carità, registra in formato digitale ma è stato piazzato senza troppa accademia all'interno del pianoforte... 


Non c'è stato il tempo di fare prove... Prima del mio recital c'è stato il concerto delle allieve della Master class di canto del grandissimo soprano, e grandissima amica, Elena Bakanova, accompagnate dall'altrettanto   grandissimo musicista e amico Raffaele Mascolo... A seguire, dopo un sontuoso buffet di cui un giorno vi parlerò (soprattutto per lo scopo sociale e umanitario dell'associazione che se n'è occupato) c'è stato il mio concerto... 
Lo scatolino è stato collocato "random"...all'interno della cassa armonica... Fortunatamente non ci sono state distorsioni e il bilanciamento tra bassi e acuti non sembrerebbe proibitivo...
Quella sera un sacco di gente mi ha chiesto il CD di quel concerto... Ormai, si sa, i CD si vendono solamente ai concerti o in rete... Di fronte alla mia risposta negativa il pubblico si è dovuto "accontentare" del mio CD "DISTANZE"... Ora, ascoltando le registrazioni, mi viene voglia di produrlo, così com'è, con quel fascino dell'esecuzione dal vivo, senza reti, senza la possibilità di editing, di correzioni... Come una fotografia sonora senza fotoritocco... 
Se scioglierò tutti i condizionali che ho usato in questo POST, lo realizzerò... Voi però,  gentili lettrici e cari lettori, dovete promettermi che vi interesserete di lui...
Vi farò sapere... Intanto vi porgo l'augurio di un ottimo pomeriggio nonostante il tempo non sia proprio dei migliori... 

A proposito... Ricordatevi che mercoledì sera, 31 luglio, ci sarà il secondo appuntamento di Voxonus... Sarà la volta del Duo Voxonus con Maurizio Cadossi al violino, e il mio socio e amico Claudio Gilio alla viola... Da non perdere!


UN ANNO DI BLOG
29 Luglio 2012




A questa sera...



29/07/2013 Lunedì mattino... PENSIERI SERI... Improvvisare...

Buon giorno...


L'altro ieri, dopo il concerto alla villa Faraggiana di Albissola Marina (Sv), più di uno spettatore mi ha chiesto di spiegare in due parole il termine "improvvisare"... Era indubbio che il mio concerto si fosse basato per l'80% sull'improvvisazione...


Ho provato a spiegare in poche parole quello che significava per me improvvisare... Difficile farlo in due minuti... Ci provo questa mattina...

Parto da un presupposto teorico: esistono le scale... Per il pianoforte, come per ogni strumento, sono molto importanti...


Ehm... NON quel tipo di scale!
Così come ci sono quelle "normali", ossia le successioni di toni e semitoni canonici che definiscono le scale maggiori e minori, esistono anche quelle per l'improvvisazione... Guardate che sto semplificando moltissimo...
Queste si chiamano "modi"... Voi mi direte: "ma che MODI sono questi?!" Pensate che si chiamano: DORICO, FRIGIO, LIDIO...ecc... Esattamente come i modi dell'antica Grecia e come quelli del canto gregoriano...
In effetti sono proprio quelli...solo che producono effetti completamente diversi. Allora voi direte: "Ma, allora, basta imparare quelle scale e tutti sanno improvvisare!" La risposta è NO!
Tommaso Lama, chitarrista e compositore, mio insegnante di armonia nelle Master Class Jazz di Siena, ora docente della stessa disciplina al conservatorio "Martini" di Bologna, una volta terminate le lezioni sulle scale disse testuali, e sacrosante, parole:
"Avete imparato tutte le scale?"...


"Bene, ora...DIMENTICATELE!"
E' proprio così... Bisogna conoscerle, fare pratica e poi, VIA...non pensarci più... Altrimenti tutti suonerebbero allo stesso modo... Forse tutti quelli che imparano a  leggere e scrivere in italiano diventano poeti? Ecco, in Musica, nel Jazz è lo stesso... Tutti, in teoria possono capire le scale...ma improvvisare è un'altra cosa...
Volete sapere cosa passa per la testa a me quando mi siedo al pianoforte e incomincio a improvvisare? Un mare di cose...


Ho la testa piena di note... Il cuore, parimenti, trasuda di cose e note da dire... 


Incomincio a suonare e, magicamente faccio tutto e il contrario di tutto quello che pensavo di fare...
Mi capita anche un po' nel BLOG... Certe volte, quando scrivo il POST del mattino, parto da certi discorsi e poi, quasi senza volerlo, finisco altrove...a parlare di cose che neppure avevo pensato...
Così nella Musica... Dalla testa ai piedi sono pervaso dal sacro fuoco di buttare in quella tastiera tutto il mondo interiore che in quel momento penetra ogni cellula del mio corpo...


Le scale canoniche? Manco l'ombra... La didattica? Cos'è? Lo stile puro del Jazz? Non ci siamo mai presentati...
Il segreto di chi improvvisa, e me lo insegnava anche il grandissimo Franco D'Andrea - pianista di fama mondiale  e docente  al Siena Jazz -, è avere sempre pronti dei patterns "precotti" in caso di mancanza di "estro" nella sera del concerto... Questi devono servire come "paracadute"...nulla più... Quando si è in forma si va...e si va con il massimo della fantasia...
Io non mi preparo mai nulla... Quando improvviso in concerto sono sempre "vergine"... Certo, se un brano è collaudato, le mani vanno da sole su quei percorsi armonici...ma, ogni sera, è sempre una sorpresa...per me... Con i pro e i contro...


Se non sono in forma può venir fuori qualcosa di ordinario... Ma...se è la serata giusta, allora sì che mi diverto...e il pubblico con me...


Inizio a suonare...una nota, un'altra...tante...le mani vanno.... Sto parlando di una serata  OK, come quella di sabato scorso... Sento proprio ogni nota che si snocciola con una facilità da sorprendermi... E io, vi giuro, mi sorprendo sempre... Mentre suono, in un millesimo di secondo, decido di cambiare rotta, ottava, zona sul pianoforte, linea del basso... E' come trovarsi sempre a un bivio...


Nella vita, di fronte a più strade, non sono mai così sicuro... Spesso non so dove andare o, molto più semplicemente, non ho il coraggio di scegliere... Come se il bivio non avesse indicazioni...


Nella Musica sì... Ho sempre le idee chiare... E comunque, ho il coraggio di vedere il segno tracciato dal "cartello" dell'istinto...


E' come andare in bicicletta... Corro, svolto repentinamente a sinistra...poi a destra... Salgo, scendo... Non mi fermo...


Quelle note studiate in conservatorio non mi servono a nulla... Mi hanno insegnato a leggere e a scrivere...non a fare "poesia"... Io quello che so fare, quando mi lascio libero di non pensare troppo mentre suono, l'ho imparato da solo... o forse lo avevo già dentro...


Non mi servono spartiti...non ho bisogno di penne... Quello che farò di lì a poco nasce per evaporare in un secondo e rimanere nelle orecchie, e poi nel ricordo (se saranno note degne di nota), della gente...


Così, l'infinità di note che sono affastellate dentro di me in alcune parti del mio corpo, si ritrovano sulla punta delle mie dita che le raffina e le ordina secondo strutture non ordinabili...ma comprensibili...



A quel punto quelle note...quelle migliaia di note...diventano un linguaggio... Sì...in quel momento è come se parlassi...con tutto il mio corpo...attraverso la Musica...



Solitamente il pubblico mi capisce...si emoziona..e io con lui e prima di lui... Il pianoforte diventa lo "stargate" tra il sottoscritto e chi ascolta...





E' una magia...un'empatia...una sinergia...che solo la Musica riesce a creare...




Eh...lo so...non sono stato molto chiaro...ma se lo fossi, forse, non renderei così "precisamente" l'ineffabile e intraducibile afflato che mi solleva dallo sgabello del pianoforte per farmi entrare in una realtà che forse non esiste ma proprio per questo è meravigliosa... Una realtà fatta di note, di strade prese, lasciate, pensate...tra un presente, un passato e un futuro sospesi nell'aria solo quando suono... 

Alcuni esempi, se volete...





Buona giornata...