Buon giorno...
Ho tergiversato...ieri...
Ho parlato di Giuseppe Verdi... D'altra parte era il suo compleanno...non potevo non celebrarlo...
E oggi, invece, è il mio... Ogni compleanno è un'occasione per rinascere...cambiare...rinnovarsi...
Sapete...non ho mai festeggiato il compleanno... Fin da piccolo mi hanno sempre messo a disagio le feste in mio onore...
Che strano, vero? Io, abituato a stare in pubblico, nei momenti in cui mi trovo al centro dell'attenzione in ambiti extramusicali, sono imbarazzatissimo... Dico sempre che non mi sono sposato anche per questo...per non dover essere il "protagonista"... Ovviamente è una battuta... Però...l'ipotetica idea di essere in chiesa, tutto elegante, con gli occhi di parenti, amici e conoscenti puntati addosso, mi ha sempre inquietato...
Ecco...sto ancora divagando... Invece devo parlare di ciò che in questi giorni mi ha turbato, e non poco, dando il colpo di grazia al mio stomaco che già versava in condizioni a dir poco precarie...
Meno male che ho aspettato qualche giorno a scrivere... Il fatto è accaduto lunedì...oggi è venerdì...in mezzo ci sono state tante lezioni a scuola, tante lezioni di pianoforte, in Accademia, tanto studio al pianoforte, tante belle novità professionali che mi riguardano...
Oggi posso, senza dubbio, raccontarvi in due parole quello che è accaduto...e credo di riuscire a farlo con pacatezza... Anche perché non voglio la guerra...non voglio aizzare nessuno contro terze parti... Voglio solo sfogarmi...perché su una cosa nessuno deve MAI dubitare... Sulla mia buona fede...
Faccio...in fretta...anche perché scrivere queste cose mi costa notevole fatica...
Lunedì ho pensato di programmare il tradizionale concerto natalizio del coro d'istituto, di quello della primaria "Martiri", delle primarie "IV novembre" e "San Paolo", delle medie "Trevigi" e del Coro degli ex allievi del "Lanza"... Il concerto, come ogni anno è in favore dell'ANFFAS cittadina.
Ho trovato una certa riluttanza a seguire il mio ragionamento da parte del mio interlocutore... Ho chiesto chiarimenti...risposta: "quest'anno il concerto salta"... Ok ci può stare... Non tutti gli anni sono uguali... Ho chiesto qualche notizia in più... La risposta è stata più che mai esaustiva: "troppa gente è infastidita dai tuoi spettacoli che (a detta di questa moltitudine) servirebbero solo a te e al tuo orgoglio personale... Gli stessi distrarrebbero troppo i ragazzi dalle classi e dallo studio...anzi...distrarrebbero anche te dai tuoi doveri didattici"...
Ora...lascio a voi immaginare a quale categoria appartenga questa "moltitudine" di persone... E non colpevolizzo chi me lo ha riferito, voce autorevole e che conosco come persona che nutre sincera stima nei miei confronti...
D'ora in poi, se vorrò fare qualcosa a scuola, dovrò attenermi rigorosamente ai progetti approvati nel Collegio Docenti...
C'è però un particolare che, in tutta probabilità, qualcuno non ha considerato...
Ciò che io ho fatto in quasi vent'anni di attività nella mia scuola è nato dal mio cuore, dalla mia passione e dalla mia vocazione... Tutto ciò che faccio con i ragazzi...dai saggi di pianoforte, ai concerti col coro, agli spettacoli teatrali, è realizzato senza "premeditazione", senza smania di mettermi in evidenza (come più di una persona pare pensare)...
Per puro incidente io, di fronte a un pubblico, mi esalto...è vero... Quando sono sul palcoscenico sono tutt'altra persona di come sarei se fossi il protagonista di una festa a sorpresa di compleanno...
Ma...per favore...nessuno mi immagini come smanioso di mettere in scena lo spettacolo di fine anno per sentirmi realizzato... Le soddisfazioni artistiche, se permettete, me le prendo altrove...
Chi pensa questo di me non mi conosce e non mi rispetta...e, a dirla tutta, non rispetta neppure se stesso...
Solo persone frustrate possono lamentare disagio di fronte alla creazione di piccoli spettacoli scolastici che nascono con il primo e imprescindibile scopo di fare gruppo di aumentare la socializzazione tra i pari, di aumentare il senso di appartenenza nei confronti della scuola che, nonostante tutto, amo...
Chi pensa questo non si merita che io continui a spendere la mia vita nel sudore e nella sofferenza...vita che non conosce pause, domeniche e notti...
Sono qui...in bilico...tra il cercare di ignorare le considerazioni che mi sono sentito fare con una certa enfasi e interrompere, anzi abortire (giacché quest'anno nulla è ancora nato), ogni attività...
Pacatamente, pur dispiacendomi enormemente per tutti quei ragazzi che mi stanno chiedendo la data d'inizio delle prove (e sono tanti anche dalla sede centrale...per la prima volta), dichiaro dalle pagine del mio BLOG che non credo di proseguire nell'attività artistica che tanto ha contraddistinto la mia scuola...
Ci guadagnerò in salute...e, se proprio devo dirla tutta, anche economicamente...perché avrò più tempo per dedicarmi alle mie attività redditizie... Quelle sì ben retribuite e foriere di grandi soddisfazioni professionali... E questo con buona pace di tutti coloro a cui ho dato, ovviamente involontariamente, così tanto fastidio in questi anni...
Buona giornata...
I tempi cambiano e siamo tutti più poveri
RispondiEliminaBuon giorno Maestro, e che sia veramente un "buon giorno". Per prima cosa "BUON COMPLEANNO" e qui ci vuole un abbraccio. Ho letto con tristezza la sua spiega di quanto è successo. Che squallore!
RispondiEliminaCapisco che la delusione sia stata forte, ma poi è riuscito a trovare qualcosa di positivo: "lavorerò meno, avrò più tempo x me, ecc ma .....e i ragazzi?" Spieghi loro come stanno le cose e se ne faranno una ragione anche loro. La cosa strana è che queste povere persone (povere di spirito, di intelligenza, di cultura, di altruismo, ecc) lavorano anche loro con i giovani, ma a loro interessa la mediocrità. Per loro è difficile capire che un insegnante possa avere a cuore i suoi ragazzi facendo anche dei sacrifici per migliorarli o per interessarli maggiormente. La grettezza è lo squallore della persona. Lei non è come loro, è diverso: loro lo capiscono, la temono e questo suscita invidia. E' giusto e doveroso, sentirsi orgogliosi di un concerto, di uno spettacolo che è costato studio, impegno e tempo. Facciano anche loro (questa "moltitudine infastidita") qualche cosa per il loro orgoglio.....ma, cosa potrebbero mai fare? Niente: in quanto dal niente nasce il niente. Certo, non si può contravvenire a disposizioni superiori, ma veda il lato positivo (come ha già detto lei). Segua il suo istinto e continui ad essere la persona che è. Ancora auguri, Maestro! Silviaenrica
Rispondo a ciò che hai scritto con una frase di Carlos Ruiz Zafòn :"L’invidia è la religione dei mediocri. Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità fino a credere che siano virtù e che le porte del cielo si spalancheranno solo per gli infelici come loro, che attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere, e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è, mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato.
RispondiEliminaRimani come sei Enrico , con la tua semplicità , la tua voglia di donare la tua arte e il tuo entusiasmo...parla con i ragazzi , loro capiranno !
Buon compleanno ,riceverai tanti auguri sinceri , pensa a chi ti apprezza !!!
Canta (anzi facci cantare...) CHE TI PASSA!
RispondiEliminaNon prenderti/li troppo sul serio e torna a spandere amore e allegria!
Basta con ste lagne!