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giovedì 10 ottobre 2013

10/10/2013 Giovedì mattino... PENSIERI SERI... Buon compleanno Giuseppe...uomo giusto

Buon giorno...


Per la prima volta da quando ho il BLOG derogo a un principio rigido e scolpito nella consuetudine... Anche il migliore (o peggiore) degli ossessivi, in fondo, può tornare sui suoi passi...
Questa mattina avrei dovuto scrivere il mio "Pensiero serio" in risposta all'"Immaginando" di ieri... Molte/i di voi, probabilmente, lo aspettavano... Dovrete avere un po' di pazienza e attendere domani... Anche perché ho bisogno di tempo per parlarvi del mio disagio esistenziale...diciamo, più che altro, professionale...
Questa mattina, guardando il calendario, non ho potuto non notare che è il 10 ottobre...una data molto importante per noi italiani...per la Musica del mondo... Il 10 ottobre 1813 nasceva, infatti, Giuseppe Verdi...


Non sto a farvi la storia del "grande vecchio"... Quante ne sentirete oggi sul suo conto! Il 2013, inoltre, è l'anno verdiano... Da gennaio non si parla che di lui e dell'altro grande della Musica dell'ottocento...Richard Wagner... Anche quest'ultimo è nato nel 1813...anno fortunato...
Dunque, dicevo, non vi racconterò la biografia di Giuseppe Verdi... Il mio regalo di compleanno nei suoi confronti consisterà nel raccontarvi qualcosa del Verdi più inedito...
Non è stata una vita  sempre facile quella del nostro... Un'infanzia vissuta in povertà in quella frazione di Busseto, le "Roncole"... 


Povertà  bilanciata dalla fortuna di trovare un estimatore che, intuite le grandi capacità del giovane Giuseppe, lo incoraggiò, anche economicamente, a studiare...  E Verdi provò ad andare al Conservatorio di Milano, sì...proprio quello che oggi porta il suo nome...
"Troppo vecchio" (aveva diciannove anni) per entrare nella classe di pianoforte...e poi era straniero... A quei tempi, gli anni trenta dell'ottocento, andare da Parma a Milano significava passare da uno "stato" all'altro... Quindi Verdi, oltre che vecchio, era anche considerato "extracomunitario"... 
Sapete cosa penso? Che il destino, la vita, quando deve arrivare a destinazione riesce sempre...nonostante le avversità... Verdi era un predestinato... Nato svantaggiato, ha recuperato tutto il tempo che la sua nascita povera gli aveva portato via... "In nomen omen", dicevano gli antichi... 


Giuseppe Fortunino Francesco Verdi aveva una buona stella... E allora...diamo un nome a questa buona stella: Antonio Barezzi, suo mecenate, amante della Musica, titolare di un negozio a Busseto, direttore della Filarmonica del paese... Fu lui a dare il "La" al Giuseppe...
Da allora la sua carriera decollò... Non vi cito neppure un'opera di Verdi... Sarebbe sminuire la loro importanza... Tutte/i voi che leggete sapete indicarne almeno tre... Fate la prova... Vi do trenta secondi di tempo... In quei pochi istanti citate mentalmente tre titoli delle sue opere rimaste immortali...
.......

Fatto? Siete riuscite/i? Bene... Procediamo...
Verdi è stato certamente uno di quei musicisti che ha conosciuto in vita la fama e la ricchezza grazie alla sua arte... E' morto, quasi novantenne, con la consapevolezza di essere divenuto immortale grazie alla sua Musica... Quel 27 gennaio 1901, quando alle 2:50  morì a Milano, (preferì passare quei giorni invernali al Grand Hotel de Milan della capitale lombarda piuttosto che farsi assalire dall'angoscia a Villa Sant'Agata), la città rivestì le strade della via dell'hotel con la paglia per evitare che le carrozze disturbassero il trapasso del compositore...
Verdi, a duecento anni dalla nascita, rappresenta ancora il modello di "uomo" ideale di un'Italia che, quando il compositore venne al mondo, non era ancora fatta e finita... A due secoli dal suo arrivo su questa nostra terra incarna ancora il modello che tutti noi dovremmo seguire... Invece il suo esempio è pressoché ignorato da tutti...
Nonostante la ricchezza Giuseppe, uomo della terra, non sprecò mai i soldi ma, anzi, li investì in altri terreni... 


Memore della "fame" patita da ragazzo, cercò di creare occupazione... Investiva i soldi in campi adiacenti alla sua bellissima villa e assumeva contadini...la sua gente... Questa, spesso, considerava Verdi "tirchio" e burbero... Non lo era... Era semmai concreto e pragmatico... A Natale, per esempio, elargiva regali in denaro più modesti degli altri possidenti terrieri... Tuttavia i suo risparmi li tradusse in copiosi vitalizi che Verdi lasciò in eredità a ognuno dei suoi mezzadri... Somme cospicue che variavano a seconda delle mansioni e degli anni d'impiego...
Lungimirante e sognatore, fece costruire una casa di riposo per ex musicisti... Si era accorto dello stato di grave indigenza in cui versavano molti dei suoi ex orchestrali e cantanti... Li aiutò... La casa di riposo "Giuseppe Verdi", tuttora attiva, doveva mantenersi con una cospicua eredità unita ai diritti delle opere del compositore... Il nostro non poteva prevedere che le leggi del diritto d'autore sarebbero cambiate... Ai suoi tempi questi non decadevano dopo un certo numero di anni dalla morte... La legge successiva il suo decesso stabili che essi decadessero dopo cinquant'anni dalla morte del compositore (oggi il limite è stato innalzato a settanta)... Questo il motivo per cui la casa rischiò di fallire nei decenni successivi la dipartita di Verdi...
Ma il suo grande spirito di giustizia e onestà emerse anche nella breve parentesi politica che lo vide deputato del primo parlamento dell'Italia Unita... Verdi non voleva intromettersi nelle faccende politiche della neonata Italia... Era il 1861...la capitale era stata appena proclamata...a Torino... Fu Cavour a obbligarlo moralmente, convinto che Verdi fosse il testimonial ideale per il primo parlamento dell'Italia unita... Verdi non potè non accettare... Se voi andate a visitare la sua villa Sant'Agata (nei pressi di Busseto, tra Cremona e Parma), tra i numerosi cimeli, troverete anche il carnet di deputato, a sua disposizione per viaggiare gratuitamente verso Torino e per mangiare nei ristoranti... Verdi non utilizzò alcuno di questi privilegi e pagò sempre tutte le spese di tasca propria... Perché oggi i nostri politici non seguono, anche solo in parte, il suo esempio?
Noi tutti siamo abituati a considerare Verdi, e giustamente, come grande uomo di teatro, autore di pagine indimenticabili del melodramma italiano... Ebbene...sappiate che Verdi aveva mille altri interessi... 


Sapeva molto di astronomia, di ingegneria, di botanica.... Se andrete a Villa Sant'Agata (e sono di nuovo a consigliarvelo caldamente) noterete che tutto quello che la costituisce è frutto dell'ingegno di Verdi... 


Dalla meridiana sulla parete della bellissima casa...alla struttura della stessa casa...all'orto botanico, progettato e realizzato dal compositore... Orto botanico con tanto di laghetto  e ghiacciaia (entrambi ideati da lui) che, con un sistema di ventilazione, collocata a una certa profondità nel terreno, era in grado di mantenere il ghiaccio dalla primavera alla fine dell'estate...


Incredibile Verdi... Incredibile e impensabile... Esempio da imitare e da ricordare nei secoli a venire...
E allora...buon compleanno Giuseppe... In fondo abbiamo qualcosa in comune... entrambi "bilancia"... Tu nato il 10 ottobre...io l'11...e non importa se tu sei venuto al mondo un secolo e mezzo prima di me... Il tempo, per quelli come te, e per la tua Musica meravigliosa, non passa...



Buon compleanno Giuseppe...

E...a tutti voi... Buona giornata...

1 commento:

  1. Maestro.buongiorno. Interessante quello che ha raccontato su Verdi. Conoscere la vita dei grandi uomini e donne (of curse) può essere utile. Ma, se sta prendendo tempo (su quanto anticipato ieri) significa che quello che è successo l'ha colpita e ferita molto. Non permetta MAI a nessuno di ferirla gratuitamente.
    Trascorra una giornata serena. (una delle caratteristiche della Bilancia, oltre all'equilibrio, è che sfugge davanti alle stupidità). Silviaenrica

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