Buon giorno...
Torno alla normalità...se mai si può dire di aver incontrato la normalità in questo BLOG...
Ma poi... Chi stabilisce cos'è normale e cosa non lo è?
Per comprenderlo occorre (forse) molta immaginazione...
Così come tanta immaginazione ha spinto una persona ha fabbricare queste piccole barche di carta e a farle navigare in una piccola pozzanghera...
Ecco lo scatto di oggi... L'ho realizzato io all'inizio di questa settimana... Ho visto una persona che, in un normale lunedì mattino, si è presa la briga di giocare con la propria fantasia.. Allora mi sono detto: "devo fermare questa sana follia"...e non avevo certo intenzione di "tarpare" le ali della fantasia di una giovane studentessa... La volevo fermare in uno scatto...
Dalla sana follia di questa ragazza ho capito, immediatamente, che c'erano alcune speranze... Speranze che volavano nell'aria...
Sì... Le speranze girano...volteggiano... E queste speranze le possono raccogliere (forse è meglio dire "catturare") solo le persone che camminano con il naso all'insù...oltre le nuvole del torpore della vita di tutti i giorni...
Sì... Le speranze girano...volteggiano... E queste speranze le possono raccogliere (forse è meglio dire "catturare") solo le persone che camminano con il naso all'insù...oltre le nuvole del torpore della vita di tutti i giorni...
Di certo non si accorgono di queste opportunità di fantasiosa speranza coloro che camminano guardando sempre e solamente a terra... Coloro che volano basso...per intenderci...
E...vi garantisco...non c'è un'età per volare alti o bassi... Noi tutti possiamo essere piloti della nostra felicità...
Bisogna vedere, e stabilire, se siamo (e saremo) bravi piloti o degli "Schettino" del nostro desiderare...
Perché a far naufragare i sogni ci vuole un attimo... La costruzione di questi è lunga e difficile...ma la loro distruzione è velocissima...
E' così anche per le "cose" reali...è così per quelle concretamente "astratte"... Pensate a quanto tempo ci vuole per costruire una casa...e a quanto tempo impiega il terremoto a distruggerla... O un incendio... Il terremoto dell'anima fa gli stessi danni e in ancora meno tempo...
Allora, con pazienza, dobbiamo costruire le nostre barchette di carta...e lasciarle libere di navigare dove più ci pare... Se ci crediamo possiamo farle anche volare... Dipende da noi...solo da noi...dalla nostra determinazione...dalla nostra fortuna...dal nostro coraggio e dalla nostra mentalità...dalla nostra voglia di buttarci nei sogni che riusciamo a trattenere in quel difficile e tortuoso passaggio dalla notte al giorno.. Perché ogni risveglio al mattino e una nuova rinascita...e ogni rinascita, ogni giorno, porta nuovi sogni e nuove consapevolezze...da caricare su una di quelle barchette che sembrano avere poche chances di arrivare ma, credetemi, possono andare molto...molto...lontane...
Vi aspetto...aspetto i vostri "Immaginando"...prima del mio...
Buona giornata....
di ritorno dal concerto, mi son ripromessa di scrivere l'immaginando. In verità l'ho immaginato mentre risalivo con l'auto dal parcheggio sotterraneo del supermercato.
RispondiEliminaal mattino presto avevo visto la foto ed era troppo facile pensare a fragili barche che affondano portandosi via vite, sogni, donne e bambini.
Poi ho pensato alla persona che ha fatto le barchette di carta... al mattino presto, che carta potraà aver usato? ho pensato alle pagine di un libro, di una materia ostica oppure odiata a tal punto da non esitare a farne barchette. Oppure pagine di giornali o riviste con tutti i loro pettegolezzi inutili; e allora perchè non trasformare l'inutilità in qualcosa di divertente?
e io cosa userei per fare le barchette? ho pensato a lettere d'amore, lettere di promesse che non sono state mantenute, lettere virtuali, mail in cui si dichiarava un'amicizia sperticata, naufragata così, tra le pagine di internet...tanto vale farle naufragare in tante barchette... trasformare l'ipocrisia in un gioco. Mi porto dietro tanto rancore e amarezza. Vorrei riuscire ad affidarlo alle onde. Ma ci sono sempre dei punti interrogativi... forse un po' di sana follia serve a salvarsi.
ciao buonanotte