Buon giorno...
Questa sera varcherò questo bellissimo portone seicentesco per tenere un concerto, con le POKER SINGERS, nella "Tenuta Cannona" di Carpeneto, un centro di eccellenza della Regione Piemonte nella ricerca vitivinicola.
Non voglio però parlarvi del concerto...né della bellissima, ancorché "decadente", tenuta del XVII secolo...
...immersa in un mare verde di vigneti bellissimi, forieri di futuri dolci e inebrianti nettari...
Mi interessa il portone come simbolo della vita, delle opportunità che questa ci regala sempre, ad ogni "chiusura di porta"...
Quanti proverbi su dei semplici infissi... "Esce dalla porta, entra dalla finestra", "Si chiude una porta, si spalanca un portone"...
In un periodo di possibili cambiamenti lavorativi nella mia vita questo portone mi parla e mi manda dei segnali... Mi separa dall'interno della tenuta che difende da più di quattrocento anni e, allo stesso tempo, mi fa vedere qualcosa del suo prezioso contenuto...un invito... "Vedi", mi dice, "se oltrepassi la mia soglia, tutto questo, per una sera, sarà tuo"... Per una sera...perché, quando avremo finito il concerto, ce ne andremo... Lui sarà sempre lì...ad aspettare chi verrà dopo di noi...
Io ho voglia di spalancare quel grosso portone chiuso che è il mio futuro... Non riesco ancora...non è socchiuso, né amichevolmente aperto, in parte, come quello della CANNONA... Il mio portone è chiuso...dipende principalmente da me aprirlo...dal mio coraggio, da chi mi sta vicino... Per tutti gli anni che ho vissuto ho aperto solamente porte spalancate...mai ho provato ad aprire un portone chiuso... Ho sempre pensato di non averne la forza, il coraggio... E cosa ci trovo dietro? Ma cosa aspetto? E' meglio finire i miei giorni con la consapevolezza di non aver tentato di aprire la prima vera porta chiusa della mia vita o congedarmi da me stesso consapevole di averci almeno provato? Il Ministero, il Provveditorato, la Scuola mi hanno dato una bella spinta...o meglio..l'hanno data alla porta dell'insegnamento, quello che intendo e amo io...chiudendola...o quasi... E se fosse un grosso aiuto da parte delle istituzioni per spingermi contro al mio primo portone chiuso?
Ciao
RispondiEliminaconsiderando l'ora in cui hai scritto il post, penso tu non sia tranquillo.....leggendo le tue sensazioni e le tue vicende credo tu non abbia chiaro il tuo domani, ma se posso darti un consiglio, cerca di non farti trascinare dall'ansia e coinvolgere dai quesiti ahimè senza risposta, ma vivi intensamente quello che fai giorno dopo giorno, continua a "costruire" come solo tu sai fare e vedrai che, senza nessun ostacolo, il tuo portone si aprirà....quello giusto, quello che vuole il Destino e ricordati che non serve....cercare di forzarlo....
"Andai nei boschi, perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita. Sbaragliare tutto ciò che non era vita... per non accorgermi in punto di morte, di non aver mai vissuto."
RispondiEliminaNon ho letto Henry David Thoreau; anzi, ho dovuto cercare su Wikipedia chi avesse scritto questa frase. Mi sono rifatto all'"attimo fuggente". Keating avrà vinto o perso?
Come sai, ho provato ad aprire il mio portone "lavorativo". Alle volte credo di aver fatto il più grande errore della mia vita; altre credo di aver fatto bene. Di sicuro, tornassi indietro, torneri ad aprirlo.
Credo che nessuno possa dare un consiglio ad un'altra persona su una simile materia; probabilmente non c'è neppure una scelta giusta e una sbagliata. Ci sono soltanto delle scelte, compresa quella di non scegliere.
A me sta consolando, dando forza e coraggio soltanto il sapere "perchè" ho fatto quella scelta; e vado avanti. A te, amico mio, il mio sostegno per qualunque cosa deciderai.
ciao
Gianmario